Studio da consulente del lavoro, se ti servonospiegazioni specifiche scrivimi pure sarò lieto di aiutarti.
Comunque x la liquidazione dal punto di vista del lavoratore non cambierà nulla o quasi.
Avrai sempre diritto ad averla al termine del rapporto lavorativo, potrai sempre avere glianticipi secondo le regole vigenti.
E per i datori di lavoro insolventi continuerà ad esserci il fondo istituito presso l'inps, che ti garantirà il tfr anche in caso di fallimento per debiti della ditta presso cui sei impiegato
Per la precisione la nuovafinanziaria sta cercando dicorreggere il tiro sulla riforma biagi che auspicava il trasferimento del tfr presso fondi in compagnie assicurative e ciò per incentivare la previdenza privata secondo dettami imposti dalla ue.
Peccato cheinaltri stati europei ciò fosse stato attuato con molta più razionalità... (francia per es.)
Infatti il trasferimanto del tfr a compagnie assic. (di cui il cavaliere possiede una buona fetta, sarà un caso?) sarebbe diventato effettivo nel 2008 in base al decreto attuativo della riforma biagi approvato nel 2004, con la forma: nel silenzio del dipendente (cioè se il dipendente non si attiva per fermare il trasferimento) il tfr sarebbe stato trasferito ad un fondo istituito presso una compagnia assicurativa.
Il grosso del cambiamento nel trasferimento è per l'azienda. Infatti il tfr di tutti i dipendenti deve figurare a bilancio (ed esserci fisicamente) solo appunto quando l'azienda deve farlo, il bilancio.
Nel resto del tempo la ditta può attingere a questa liquidità auto prestandosi soldi a tassi molto più bassi di quelli fatti dalle banche.
Spiego meglio: il tfr è un accantonamento di una parte dello stipendio con una "rivalutazione" che in un anno di lavoro fa risultare una somma pari all'accantonamento come se ci fosse unmese inpiù all'anno(in parole povere). Le regole per calcolarlo sono all'art.2120 del codice civile che fissa la rivalutazione all'1,5% e la lega la 75% dell'inflazione calcolata dall'istat.
Questo accantonamento sono soldi tuoi, del lavoratore. Però finchè rimangono lì accantonati, il "capo" può usarli (prestandoseli) per investire, migliorare, riparare ecc. insomma per l'azienda. l'unico vincolo è restituirli entro la redazione del bilancio, oppure quando un dipendente richieda un anticipo (consentito solo a chi ha anlmeno 8 anni di lavoro nella stessa azienda e conle regole scritte sempre al 2120c.c.).
Chiaramente il tasso di rivalutazione del tfr è comunque sempre minore del tasso che una banca chiederebbe per la stessa somma prestata.
quindi il trasferimento del tfr fuori dell'azienda costituirebbe una grossa rinuncia, perchè è il principale mezzo di autofinanziamento delle aziende.
ciò spiega le decisione di lasciarlo nelle aziende, quando queste non superino i 50 dipendenti.
Questa è l'unica cosa abbastanza certa della finanziaria, altre modifiche alla legge biagi e successivi decreti attuativi sono ancora in fase di lavorazione, non c'è niente di definitivo.
Mi fermo qui perchè sto scrivendo un trattato, se vuoi informaz. più specifiche per il lavoratore scrivimi pure, ma sarebbe meglio aspettare che la legge venga approvata, visto che cambiano versione una due volte al giorno!
2006-11-11 20:16:56
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answer #1
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answered by Daniele 6
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Questo è quello che vuole farti credere il centro destra.
In realtà buona parte del TFR andrebbe all'istituto di previdenza che, quando andrai in pensione, ti ridarà ed in più avrai anche una pensione più alta rispetto a quella che dovresti percepire normalmente. Tutto questo però succederà SOLO se tu darai il consenso. Berlusconi ed i suoi compari si lamenta perchè con il NOSTRO TFR ci faceva quello che voleva e non ci dava neanche un minimo di interessi!!! spero, anche se a grandi linee di averti schiarito un pò le idee. ciaooo
2006-11-11 20:18:26
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answer #2
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answered by marco a 1
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Rispondo a Marco che vuole far credere che i problemi sulla riforma del TFR siano montati dalla destra. Preciso che anch'io studio come Consulente del Lavoro, perciò di queste cose ne so.
Comunque cercherò di esporre la mia opinione il più terra terra possibile, evitando articoli e/o normative.
Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è sempre stato una grossa risorsa per le aziende. Il datore di lavoro accantona per ogni anno di lavoro del dipendente un mese di stipendio. A Fine Rapporto è tenuto a restituirlo al dipendente con gli interessi maturati anno dopo anno.
La situazione che si viene a creare con la riforma attuale è questa: il datore di lavoro verserà parte del TFR allo stato, che provvederà ad accantonarlo (o meglio a pagare gli attuali debiti). A fine rapporto, o in caso di richiesta di un anticipo, il dipendente farà comunque la richiesta al datore di lavoro, che provvederà ad anticiparli in busta paga e richiedere all'INPS di poterseli scaricaqre dal DM10 successivo.
Bello vero? Diventa una doppia spesa per il datore e per il lavoratore non cambia. A parte il fatto che certi datori di lavoro non si possono permettere di fare una cosa del genere.
Molte aziende potrebbero chiudere per questo.
Prodi troverà lavoro ai disoccupati poi? Credo proprio di no...
Un'altra cosa sempe sulla risposta di Marco.
Berlusconi ha sempre pagato gli interessi sul TFR come tutti quanti. Non si lamenta perchè va a pagare di più. Si lamenta perchè, e anch'io sostengo questa opinione, è un modo subdolo di avere fondi statali, che poi comunque dovranno restituire (sempre che non riescano a congelare tutto per motivi di stato). Togli liquidità alle aziende per averla all'INPS che resterà comunque in pesante passivo.
Un piccolo commento anche al sottostante Illuminato.
Ti consiglio anch'io di andare a chiedere ai sindacati. Sentiamo se ti dicono che è tutto rose e fiori come descrive Illuminato.
Fede non lo guardo nemmeno io. Per informarmi mi sono letto la bozza di finanziaria e qualche modifica successiva. Aspetto che sia completata per informarmi al 100%.
Confermo comunque che al lavoratore, in teoria, non cambia nulla! Cambia al datore di lavoro. Se il datore di lavoro però non riesce a sostenere le spese e chiude però cambia anche per il lavoratore.
2006-11-11 22:57:11
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answer #3
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answered by Mangiafuoco 3
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Il rischio esiste perchè anche se è vero che teoricamente nulla cambia per il lavoratore se non il luogo di deposito dei suoi soldi, è altrettanto vero che se questo luogo è l'inps, notorio pozzo senza fondo, e pertanto un rilevante incremento dei suoi debiti potrebbe portare all'emanazione di una normativa ad hoc che preveda il congelamento del pagamento del tfr o il suo pagamento a mezzo di titoli di stato non vendibili per "x" anni.
Nota bene che questa ipotesi non è nuova perchè se ne parlò già una quindicina di anni or sono proprio per la situazione debitoria dell'inps che ne aveva ridotto drasticamente la liquidità.
Allora non se ne fece nulla sia perchè successe il finimondo sia perchè furono "miracolosamente" trovati (nelle tasche dei cittadini, ovviamente) soldini ulteriori da elargire all'inps per superare l'impasse.
Domani, con l'enorme incremento del debito che l'inps contrarrà con i nuovi versamenti a lui devoluti, chissà.
2006-11-12 01:55:54
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answer #4
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answered by marco m 5
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i soldi del TFR ovvero trattamento di fine rapporto sono dei lavoratori e rimangono dei lavoratori. Fino al 31-12-2006 questi soldi restavano al datore di lavoro, oppure se il lavoratore decideva di trasferirli in un fondo pensione di categoria, esempio metalmecanici "Cometa" chimici "fonchimimici" e cosi via.
Dal 1-07-2007 questi soldi andranno per le aziende con più di cinquanta dipendenti e su decisione del lavoratore o in un fondo pensioni o all'INPS. Il lavoratore decidera dal 1-1-07 al 30-06-07 cosa fare di questi suoi soldi fermo restando tutte le facolta di chiedere anticipi ecc. La liquidazione e del lavoratore e rimane del lavoratore cambia dove è depositata.
2006-11-12 01:32:01
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answer #5
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answered by Anonymous
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macchè non è cosi hai capito male
2006-11-11 21:54:29
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answer #6
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answered by giovacchino2001 4
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http://www.panorama.it/economia/pensioni/articolo/ix1-A020001038710
2006-11-11 21:48:21
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answer #7
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answered by Anonymous
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La situazione è piuttosto complessa. Ti segnalo il sito http://www.kataweb.it
In alto troverai la sezione " speciali". clicca e potrai leggere oltre al testo del'accordo sul TFR, caso x caso le risposte degli esperti.
Ciao
2006-11-11 20:40:22
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answer #8
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answered by sun 7
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ti posso rispondere solo parzialmente.Chi ha una lavoro statale la percepisce.chi lavora in un' azienda con più di 50 dipendenti anche.Non ho capito bene nemmeno io come funziona la cosa delle imprese con meno di 50 dipendenti...mi sembra che il datore di lavoro debba versare in questo caso i contributi per i dipendenti affinché a fine rapporto percepiscano la cosiddetta liquidazione..poiché molti non lo fanno...pare che li ci siano dei problemi..ma credo che in somma il lavoratore non abbia nulla da temere...spero che abbia capito bene...ciao
2006-11-11 20:17:12
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answer #9
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answered by carolina c 5
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alle 19.00 di tutte le sere non seguire emlio fede
quello è fuorviante. per la liquidazione non cambia nulla , anzi avremo dei benefici , perchè i soldi maturati non saranno più nelle mani del datore di lavoro , ma potrai scegliere se metterli in un fondo p"pensione" dove sicuramente daranno interessi più alti del 2% fino ad adesso o farteli gestire direttamente dall'inps
quando finirai il rapporto lavorativo il tfr ti verrà versato nei termini di legge stabiliti dall'ente o dall'assicurazione con cui hai stipulato il contratto. quindi abbi fede e meno fede(emilio)
se non ti bastano le mie parole informati c/o qualsiasi sindacato o patronato e avrai TUTTE le rassicurazioni del caso. e non TERRORISMO spicciolo e di propagandistico del giornalista - scrittore - conduttore - portavoce televisivo di berlusconi cav. silvio che sta ancora a contare i voti di aprile2006
2006-11-11 23:00:22
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answer #10
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answered by Anonymous
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