2006-11-10
02:45:43
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16 risposte
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inviata da
Mitzi DNP
6
in
Salute
➔ Malattie e disfunzioni
➔ Malattie - Altro
Anche se il congiunto è un bambino di 11 anni, molto intelligente?
2006-11-10
02:56:31 ·
update #1
Scusate se ho mal posto la domanda.
Il mio nipotino è affetto da distrofia di duchenne e le poche volte che esce di casa, oltre agli sguardi di compassione (quando va bene), si sentono commenti del tipo "ma se deve vivere così, perché non lo lasciano morire o lo soffocano nel sonno?". Molto spesso certe cattiverie vengono dette in modo che il bambino senta, con ovvie conseguenze. Vorrei sapere quanti di voi, sinceramente, di fronte a persone malate e magari difficili "da guardare", avrebbero il coraggio di dire altrettanto. Vorrei che però vi identificaste nella situazione.
2006-11-10
03:21:22 ·
update #2
Il 15 Agosto del 2001 è morto Marco: insufficienza respiratoria causata da un edema polmonare dovuto all'incapacità del suo cuore di pompare a dovere. Causa: sd di Douchenne.
So di cosa parlo, non ho bisogno di immedesimarmi, la risposta alla tua domanda è NO. E non perchè io sia contro l'eutanasia, ma perchè la distrofia è terribile, letale, invalidante, ma al contempo non è dolorosa, non comporta deficit intellettivi e un ragazzo fino ai vent'anni può dare tanto alla sua famiglia e a se stesso, anche su una sedia a rotelle.
Dovete pensarci voi della famiglia a difenderlo dai commenti imbecilli delle persone, e se qualcuno osa farsi sentire da lui riducetelo al verme quale è.
Non è facile osservare il declino e non poter fare nulla, ma bisogna sforzarsi di parlare con lui, di parlare della Douchenne, di spiegare, di uscire e vivere per quel che gli sarà concesso.
Marco ha finito il liceo artistico e dipingeva, ora abbiamo i suoi quadri e il ricordo della sua intelligenza.
Coraggio.
2006-11-12 21:07:50
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answer #1
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answered by doc_ste 2
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E' difficile rispondere: l'eutanasia (dal greco eu=buono e tanatos=morte) secondo il mio personalissimo parere è una scelta che dovrebbe essere compiuta non tanto da un familiare o amico (insomma un terzo), ma dalla stessa persona che ne vuole usufruire. Mi spiego: tale decisione non va presa così su due piedi, e comunque è una maniera per avere una morte "dignitosa" per chi non può più avere speranza di guarigione; chi è affetto da distrofia muscolare, una malattia che impiega un lasso di tempo relativamente lungo per arrivare al punto di non ritorno, ha tutto il tempo per vagliare tale opportunità aiutato da chi gli vuole bene e sostenuto anche psicologicamente. Io personalmente non mi sentirei in grado di "ordinare" l'eutanasia per un'altra persona senza sapere quale sia la sua volontà, però posso affermare che se fossi malato di distrofia, per prima cosa lotterei con tutte le forze (anche psicologiche) per cercare di arginarla, ma, una volta arrivato alla soglia del baratro, preferirei mille volte una morte "dolce", assistita. Di ciò, però, farei partecipi tutti i miei cari affinchè sappiano quale è la mia volontà, di sicuro non potrei permettere a chicchessia di sobbarcarsi l'onere di prendere una decisione in vece mia.
2006-11-10 03:12:05
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answer #2
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answered by Cane pazzo 2
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La scelta dell'eutanasia (dove prevista dalla legge) può essere delegata a terzi solo nel caso in cui il malato teminale non è in grado di decidere da solo. Non mi sembra sia il caso di una persona affetta da distrofia muscolare...
2006-11-10 02:52:05
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answer #3
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answered by inventamondi 4
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è sempre una vita
io soffocheri quelli che dicono certe cose, non un bambino innocente!
2006-11-12 04:06:09
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answer #4
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answered by Anonymous
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Le persone che ti hanno detto per strada quelle parole non sono nemmeno degne di essere chiamate bestie perchè gli animali certe cose non le fanno.
L'argomento è molto delicato e non è facile rispondere. Credo che la decisione spetti comunque al malato e non a chi gli sta vicino. E' chiaro che i parenti di chi soffre provino dolore nel vedere star male una persona a loro cara ma bisogna vedere se la scelta dell'eutanasia è un modo per non avere più sotto gli occhi il peso di una grave malattia oppure la scelta consapevole e ben ponderata di chi si è reso conto che non vuole più andare avanti in quelle condizioni. In questo caso sono a favore dell'eutanasia e non condivido il pensiero di chi dice che per arrivare a Dio può essere necessario percorrere una strada di sofferenze. A volte questa scelta però viene presa non tanto per dare sollievo a chi è malato ma perchè chi gli sta intorno non vuole avere più il peso di certe responsabilità, non vuole star male egli stesso in una condizione scomoda e sgradevole. In questo caso non credo sia giusto arrivare a tale soluzione. Tu chiedi a noi di immedesimarci ma è veramente difficile, se non impossibile. Se un mio caro avesse un problema del genere credo che lascerei decidere lui e con tanta sofferenza ma pieno rispetto della sua volontà accetterei la decisione. Un bambino di 11 anni non è sicuramente in grado di compiere una scelta del genere, ha bisogno ancora di capire troppe cose e sicuramente stando con lui ne capiremmo tante anche noi.
Poi sai affermare le cose scrivendole su di una pagina è una cosa, affrontare veramente il problema nella realtà è un'altra e può suscitare emozioni e sensazioni tali da spingerti in direzioni che non crederesti mai di prendere.
2006-11-10 05:22:36
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answer #5
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answered by Kat 4
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No, anche se il non vedere soffrire più una persona cara potrebbe indurre qualcuno a pensare a questa soluzione.
Ma i sostenitori dell'eutanasia non conoscono le strade infinite che Dio segue per portare a termine la salvezza delle anime.
Molte anime si salvano proprio perchè si paga un prezzo per loro e questo prezzo si paga in termini di sofferenza e preghiera.
Questo concetto, mi rendo conto, è DIFFICILE DA COMPRENDERE, solo chi ha fede e segue un discorso di conversione può arrivare a comprendere, sempre con l'aiuto della grazia questo meccanismo.
L'eutanasia perciò sarebbe un grande errore!
2006-11-10 04:58:27
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answer #6
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answered by SKORPIO 5
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no mai.
2006-11-10 03:07:21
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answer #7
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answered by Thomas Milian 4
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Così com'è posta la tua domanda, mi chiedi se vorrei uccidere un mio congiunto, sia pur gravemente malato.
Ho letto le tue precisazioni e ti esprimo la mia infinita tristezza per il piccolo.
E l'infinita nausea per quanto hai sentito.
In ogni caso, per me credente l'eutanasia non è assolutamente accettabile.
Significherebbe rinunciare alla speranza.
Che è il più grande dono che ci sia stato elargito.
Auguri di cuore.
2006-11-10 02:58:59
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answer #8
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answered by marco m 5
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è difficile rispondere ad una domanda del genere.mi limito a dire che in ogni caso bisogna evitare l'accanimento terapeutico.
2006-11-12 03:57:19
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answer #9
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answered by johnfrog 2
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per una parte si e per un altra no....egoisticamente direi no...perche la perdita di una persona cara e' un dolore che non si puo cancellare...pero d'altra parte si soffre in quelle condizioni e quindi potrebbe essere una liberazione la morte
2006-11-11 14:34:16
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answer #10
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answered by DAREDEVIL 3
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