Ho già risposto qualche giorno fa ad una domanda simile, mi riserbo il diritto di fare il copia incolla sulla mia risposta per non riscrivere tutto, ti ringrazio, comunque, perchè la penso come te!
Partiamo dal presupposto che se tutti rispettassimo i dieci comandamenti, non avremmo neppure bisogno delle carceri.
Dato che così non è, io farei tabula rasa del nostro sistema giudiziario e riscriverei tutto.Così, direi che chi commette un reato deve pagarne le conseguenze che devono assolutamente essere proporzionate al reato stesso.
Se le pene in Italia venissero effettivamente scontate come sarebbe giusto che fossero, non avremmo bisogno di tipi diversi di pene da quelle che già esistono.
Faccio un esempio esplicativo: chi ha violentato o procurato danni gravi ad una persona merita almeno 20 anni di carcere.
Ebbene deve farli tutti, non esiste che ci siano sconti di pena e magari permessi premio per buona condotta.
Succede poi come con il mostro del Circeo che ha ammazzato ancora.
Quindi, se potessimo pensare a far funzionare meglio la macchina della giustizia, dovremmo applicare in maniera più rigorosa le condanne.
Già questo porterebbe, magari, ad evitare la reiterazione dei reati.
Ora, veniamo alla penna di morte: sono convinta che tutti coloro che hanno risposto che sono contrari, non si sono mai soffermati a chiedersi se queste brave personcine che ammazzano e stuprano e abusano dei bambini, lo facessero nella loro sfera affettiva, la penserebbero ancora così?
E' vero, Gesù che è morto in croce, ci ha insegnato il perdono, ma noi siamo uomini e per questo assolutamente fallibili, ci sentiamo così elevati da riuscire a perdonare?
Io personalmente non credo che riuscirei ad essere così brava da perdonare chi mi ha toccato in maniera così profonda in prima persona.
Credo che chiederei a gran voce, per i reati più efferati la pena capitale!
Ciò non toglie che dove questa è già applicata la percentuale di crimini non è calata, quindi forse non risolverebbe il problema della criminalità, ma a volte l' esempio potrebbe essere deterrente.
1 settimana fa - Segnala un abuso
2006-11-07 00:40:15
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answer #1
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answered by macchiolinablu 5
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Direi che sarebbe ora di fondare un'associazione "Abele chi lo difende?"
2006-11-07 09:16:04
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answer #2
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answered by feah59 1
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"nessuno tocchi Caino" disse Dio lasciandolo andare dopo l'orrendo delitto.
Ma molti dimenticano che LO MARCHIO' SULLA FRONTE AFFINCHE' TUTTI SAPESSERO CHI ERA E COSA AVEVA FATTO E CHE SI REGOLASSERO DI CONSEGUENZA.
Certi individui per le loro azioni non meritano di appartenere al consesso umano.
Assasini, stupratori, violenti... sono pericolosi per la società e non hanno diritto di rientrarvi, mai.
Morte, non morte... si pone sempre il problema della possibilità di innocenza, in certi casi, ad esempio i recidivi, tuttavia abbastanza definibili.
Un recidivo non merita nulla, gli è stata data una possibilità per redimersi e l'ha sprecata.
Perchè devono essere tutelati più i criminali delle loro vittime?
Isolarli (come più aggrada) e poi DIMENTICARSENE.
2006-11-07 09:03:03
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answer #3
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answered by isoglossa 3
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Tutto sta a pensare se nel giudicare costoro vogliamo vendetta o giustizia.
Se vogliamo vendetta allora facciamola, applichiamo la legge del taglione ("occhio per occhio") e riteniamoci appagati, anche del fatto che il torto subìto comunque non sarà mai ripristinato se non in un eventuale Alto dei Cieli.
Poi magari un giorno saremo noi a passare dalla parte del torto secondo le malsane idee di qualcuno più forte di noi, il quale provvederà a punirci per il nostro, vero o presunto, crimine.
Se vogliamo giustizia, invece, dobbiamo porci al di sopra del crimine effettuato, e con giustizia concedere comunque possibilità di redenzione, se non fisica almeno morale. Forse sbaglieremo comunque a giudicare, ma almeno potremo dire di aver fatto del nostro meglio.
E' dura lo so, anch'io pensando a certi individui (vedi pedofili) ho in automatico desideri di morti atroci e molto lente, ma so che la vendetta genera solamente vendetta; la giustizia segue ideali sensati.
2006-11-07 08:44:29
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answer #4
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answered by saltalacordasloty 4
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E anche se ce ne sono molti che significa?
Li vuoi ammazzare tutti?
E con quale diritto? Il tuo libero arbitrio forse, la tua elevata, anzi elevatissima capacità di giudizio?
Attenzione a questi rigurgiti di giustizia a muso duro perchè non si sa mai dove può andare a parare.
2006-11-07 08:40:14
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answer #5
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answered by marte 6
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Intanto non puoi condannare a morte per uno stupro - questo non sarebbe più neppure la legge del Taglione - ciòè dell'occhio per occhio e del dente per dente - ma ancora peggio. Uno stupratore mica uccide.
Penso che l'essere umano, non abbia il privilegio e il diritto di togliere la vita a nessun altro umano, in quanto la vita sta soltanto nelle mani di Dio e non sta a noi decidere se e quando togliere la vita a qualcuno, altrimenti ci arrogeremmo il diritto che non ci spetta, ci eleviamo a dei piccoli Dei, e ci approppriamo di un diritto che non ci appartiene. Soltanto a Dio viene rimesso il potere sulla vita e sulla morte, non sappiamo nulla dei piani di Dio e dei piani che ha nei confronti anche dell'ultimo asassino.
Ci sono naturalmente delle eccezioni e cioè: quando la nostra vita è in pericolo, e quindi per difesa, propria o altrui.
2006-11-07 16:56:56
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answer #6
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answered by geilboy12002 4
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io le persone ritenute "caino" le darei in mano ai familiari di chi hanno torturato, stuprato o ucciso..perchè togliere a loro il gusto di trattarlo/a come lui/lei ha trattato il loro caro?!sono loro per me i giudici migliori..sono loro che hanno patito le pene dell'inferno per la morte o altro di qualche innocente che era a loro legato.E loro è giusto che diano la giusta punizione..
2006-11-07 08:50:16
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answer #7
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answered by luby 3
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per qunto possa condividere la tua ragione credio che il togliere la vita sia lultima cosa da fare,
per questo non sono dacordo
sono favorevole al carcere a vita senza privilegi con il minimo per mangiare e vestire
per le cure solo se in pericolo di vita
inpegnando il tempo per essere utile ai più bisognosi fuori
se non lavora non mangia ,
se dopo un primo tentativo che non lavora e qundi non mangia
e di conseguenza lo devo far curare
come si rimette in sesto gli facio costruire la sua bara,poi può anche ritentare di lasciarsi morire da solo
ma non gli toglierei la vita ne di mano mia ne per conto di altri
sono un pò contorto nel discorso spero di essermi spiegato
2006-11-07 08:48:07
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answer #8
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answered by fabio g 3
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sono stufo di rispondere a questo tipo di domande (non mi riferisco a te) e mi trovo daccordo con te. quando è troppo è troppo e se chi all'interno di quella assurda organizazzazione ha trovato il modo di mangiarci grazie ad una buona dose di ipocrisia, buon per lui, ma che non rompano troppo le scatole...!
ma allora chi è contro la pena di morte è necessariamente e sempre nel giusto rispetto a chi è favorevole? non lo sò...se ne vogliam discutere è una cosa ma se ogni schieramento è convinto della propria posizione, allora chi ha effettivamente ragione? e poi un'ultima cosa...con tutti i carcerati che soffrono le pene dell'inferno in tutto il mondo e magari anche ingiustamente, mi dovrei preoccupare di saddam hussein che ha ordinato lo sterminio kurdo?...un poco di obiettività non guasterebbe...che "Nessuno tocchi Caino" si occupi di prigionieri politici e non di squallidi dittatori...
2006-11-07 08:47:50
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answer #9
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answered by ₪djanma₪ [a man in the maze] 7
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La morte è il male minore ...si soffre moooolto mooolto di più a stere in carcere per tutta la vita a vedere la propria vita sprecata...Se lo uccidiamo l'avrà vinta lui...sarà morto e avrà posto fine alle sue soffrenze...
2006-11-07 08:36:28
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answer #10
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answered by fabioebastaaa 3
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