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ciò che noi pensiamo come un mondo oggettivo osservato da un soggetto finisce per essere, secondo la fisica quantistica, una creazione del soggetto

2006-11-04 06:10:30 · 12 risposte · inviata da Anonymous in Matematica e scienze Fisica

12 risposte

Il punto fondamentale della meccanica quantistica è che non si può separare il fenomeno misurato da chi effettua la misura e quindi dal modo con cui la misura viene fatta, essi costituiscono un insieme unico e ontologicamente indivisibile. Ne consegue che qualsiasi fenomeno che osservo a livello quantistico è strettamente connesso e inseparabile con tutto l'universo. Questa visione dell'essere come un tutto unico richiama incredibilmente la mistica orientale soprattutto quella taoista, vecchia di più di duemila anni.
Ora, un positivista può sempre controbattere che in realtà il discorso si limita alle dimensioni quantiche, perché è solo in questo range dimensionale si determina questo problema dell'osservazione e della misura: se prendo in mano una matita blu essa resterà sempre blu indipendentemente da quello che in questo momento succede in una qualsiasi altra parte del mondo o in me. Eppure è vero che qualsiasi fenomeno è strettamente legato a chi lo osserva, alla prospettiva in cui ci si mette per osservarlo e al metodo scelto per osservarlo, noi conosciamo sempre e solo l'interferenza tra il soggetto e l'oggetto e mai il soggetto e l'oggetto in sé, come enti assoluti e separati. Io credo inoltre che l'approccio quantistico sia un sistema anche per studiare quei fenomeni che, in quanto non ripetibili e non generalizzabili, sfuggono a qualsiasi metodologia scientifica positiva, quelli che interessano più profondamente la psiche umana.

2006-11-04 08:09:53 · answer #1 · answered by etcetera 7 · 1 0

.................

2006-11-04 14:13:55 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

non è solo la Fisica quantistica a sconvolgere il concetto di realtà ma , a mio avviso , la conoscenza in generale...

2006-11-07 04:51:09 · answer #3 · answered by ecatombe 4 · 0 0

Ragzzi ho letto le varie risposte e penso che quando si tratti di meccanica quantistica..si vada sempre un po oltre le righe. Il soggetto che "influenza" l'oggetto osservato è una estensione dovuta all'interpretazione di Copenhagen..ecc.In realtà pochi fisici ci credono realmente..un fotone che complisce un rilevatore fa tic..e se sono 2 fotoni sono due tic. Il problema è che possiamo solo definire con certezza la probabilità dei fotoni che colpiranno il rilevatore in un certo punto ma questa probabilità è una legge determinata e precisissima. Inoltre altra caratteristica quantistica è che cambiando la posizione del rilevatore troveremo risultati differenti ma tutti spiegabili all'interno di una legge ben precisa.
Tutto il resto sono solo sciocchezze

2006-11-05 06:21:18 · answer #4 · answered by Terminator 2 · 0 0

E' un pò come cambiare il riferimento con cui definisci il problema. La meccanica quantistica tra l'altro si riferisce all'ambito microscopico e tu sai che anche noi siamo fatti di particelle microscopiche che insieme formano un ammasso macroscopico.
Credo che quello che è stato detto sino ad ora sia soltanto l'inizio e come tutte le "rivoluzioni" (pensa a quella copernicana) verranno apprezzate dopo un certo tempo.
Per quanto riguarda il concetto di realtà soggettiva molti filosofi hanno sostenuto e sostengono questa teoria.

2006-11-05 04:36:04 · answer #5 · answered by mortimersax17 2 · 0 0

Io sono pienamente d'accordo, tante più cose sarebbero spiegabili! il pensiero del soggetto modifica notevolmente la realtà, ho letto di un esperimento tra ricercatori dove partendo da stessi elementi , lavorazione il risultato era diverso, ma modificato dalla convinzione del ricercatore nel proprio risultato. Poi pensate ai santi quando apparivano in diversi luoghi contemporaneamente, non è mica modificare materia!!!!

2006-11-04 15:16:31 · answer #6 · answered by §ara 3 · 0 0

In effetti la realtà è tale solo per singoli soggetti, dato che spazio e tempo non sono entità immodificabili, ma, anzi, sono elementi variabili. E' per questo che non esiste una sola realtà, ma ne esistono tante quante sono le differenti possibili variazioni di spazio, tempo e, quindi, materia. Ciò però non toglie che per noi umani il mondo è "oggettivamente" univoco, dato che la nosta percezione dello spazio-tempo è limitata a quella (unica) fino ad ora conosciuta. Ma d'altra parte basta ragionare un pò sull'essenza dell'universo, sull'esistenza di materia ad antimateria, sulle deformazioni dello spazio e del tempo ed il cervello di persone normali (come me) tende ad andare in tilt, per cui è ovvio che tutto ciò che mada in frantumi ciò che ci appare reale (perchè toccabile con mano) tende a frastornarci. Prova a pensare come avrebbero potuto reagire popolazioni di appena 3-400 anni fa alla descrizione dell'universo e delle sue leggi come lo conosciamo ora (e siamo ancora lontanissimi dal capirlo appieno, tanto che ancora non esiste una teoria univoca sulla sua formazione): dobbiamo invece comprendere di vivere in un qualcosa che ci è ancora ignoto e cercare di scoprire piccoli indizi che ci spieghino cosa è relamente scavando un miuscolo granellino di sabbia alla volta nell'immenso mare della conoscenza (che non c'è ancora). Tanto di cappello a chi riesce a formulare teorie che solo dopo decenni di ricerche trovano una conferma ed a chi cerca di far luce nelle tenebre che ci circondano. Personalmente tutto ciò mi affascina e non mi spaventa, però un pò mi fa anche arrabbiare, perchè viviamo un'esistenza limitatissima temporalmente durante la quale cominciamo a leggere le prime righe di un libro bellissimo del quale, però, purtroppo non riusciremo mai a sapere le conclusioni

2006-11-04 14:41:56 · answer #7 · answered by Cane pazzo 2 · 0 0

Bella domanda davvero!!!
Penso che devi andare oltre a quello che vedi...pensa alla cosa piu piccola che conosciamo...l'atomo (in realta non e la piu piccola xke abbiamoscoperto che dentro di esso ce altra roba...) e pensa poi all'universo....non trovi delle similitudini?
Ora se quardi il tutto da un punto di vista oggettivo noi siamo delle nullita che popolano la terra...la terra e una pallina che gira attorno al sole insieme ad altre palline...noi li abbiamo chiamati pianeti...ma in realta non possiamo sapere se dopo aver varcato i confini dell'universo (e ci riusciremo forse...) scopriremo di essere dentro un altra palla piu grossa...capito cosa voglio dire?
secondo me facciamoparte di un unico organismo che vaga in uno spazio infinito...(universi paralleli...) e abbiamo un compito, come tutto del resto...quale? non lo sappiamo....
Ciao!!!

2006-11-04 14:30:11 · answer #8 · answered by accendino_kimiko 1 · 0 0

Ma in fondo cio' che tu consideri' realta' e diverso da come la considero io o qualcun altro.
La realta'ci viene data e noi la elaboriamo secondo le ns esperienze. Quidni direi che e' sempre una cosa soggettiva

2006-11-04 14:22:43 · answer #9 · answered by _C3|\|Z0_ 6 · 0 0

la fisica è un mondo meraviglioso!
grazie a chi ha ideato i quanti (era majorana quello dei neutrini?)... cmq un tema molto affascinante... mio moroso è fisico, lui potrebbe rispondere con più cognizione in effetti... ;-)

2006-11-04 14:19:21 · answer #10 · answered by Chiara Bi 2 · 0 0

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