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2006-10-31 22:21:23 · 12 risposte · inviata da verdiana_00 2 in Salute Odontoiatria estetica

12 risposte

Piorrea è il termine popolare che indica lo stato d'infiammazione cronica dei tessuti che circondano e sostengono i denti. Essa è accompagnata da dolore, arrossamento e gonfiore delle gengive, da cui fuoriesce, nelle forme più gravi, un essudato purulento, perciò il nome "PIORREA", di derivazione dal greco, che significa, per l'appunto, scolo di pus.
Nel passato la piorrea è stata la causa della perdita, spesso completa e precoce, dei denti nella maggior parte della popolazione, in quanto porta alla distruzione dell'osso che li sostiene.
Oggi la piorrea è meglio definita come parodontite cronica ed è un affezione che curata in tempo regredisce fino alla guarigione totale
La cura della piorrea deve essere effettuata da odontoiatri parodontologi, la cui area d'interesse prevalente è la diagnosi e la cura delle affezioni del "parodonto", termine con il quale si indica l'insieme dei tessuti che stanno intorno al dente e lo sostengono: la gengiva, il cemento radicolare, l'osso alveolare e il legamento parodontale.

2006-10-31 22:27:46 · answer #1 · answered by cp 2 · 1 1

Quando non conoscete certi termini, oppure certi argomenti vi consiglio di visitare la miglior enciclopedia virtuale del mondo sempre aggiornata, ovviamente gratuita dove potete mettere anche voi argomenti interessanti
www.wikipedia.com

2006-11-01 06:30:12 · answer #2 · answered by CARONTE 4 · 2 0

è tutto quello che hanno detto fino ad adesso...
Potresti averla sentita citare parlando dei marinai del 500.. si associava allo scorbuto ed era collegata a scarsa igiene orale e carenza di vitamine...

2006-11-01 07:22:50 · answer #3 · answered by Anonymous · 1 0

La piorrea e' la malattia parodontale, cioe' infezione delle gengive che non curata porta al dondolamento e addirittura alla perdita dei denti.

2006-11-01 06:27:00 · answer #4 · answered by Anonymous · 1 0

Ecco qui un articolo completo dedicato al problema della piorrea:

http://chedenti.it/malattie-dei-denti/piorrea

2014-11-28 10:24:36 · answer #5 · answered by francesco 3 · 0 0

Piorrea è il termine popolare che indica lo stato d'infiammazione cronica dei tessuti che circondano e sostengono i denti. Essa è accompagnata da dolore, arrossamento e gonfiore delle gengive, da cui fuoriesce, nelle forme più gravi, un essudato purulento, perciò il nome "PIORREA", di derivazione dal greco, che significa, per l'appunto, scolo di pus.
Nel passato la piorrea è stata la causa della perdita, spesso completa e precoce, dei denti nella maggior parte della popolazione, in quanto porta alla distruzione dell'osso che li sostiene.
Oggi la piorrea è meglio definita come parodontite cronica ed è un affezione che curata in tempo regredisce fino alla guarigione totale
La cura della piorrea deve essere effettuata da odontoiatri parodontologi, la cui area d'interesse prevalente è la diagnosi e la cura delle affezioni del "parodonto", termine con il quale si indica l'insieme dei tessuti che stanno intorno al dente e lo sostengono: la gengiva, il cemento radicolare, l'osso alveolare e il legamento parodontale.

2006-11-03 06:34:44 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

beh! penso che se hai letto la risposta di ste66 devi aver capito cos'è la piorrea penso che sia stato molto esaudiente e non c'è altro da aggiungere.

2006-11-02 13:05:59 · answer #7 · answered by salva111 2 · 0 0

Piorrea è un termine medico che deriva dal greco e significa "scolo di pus". All'origine delle gravi forme di piorrea c'è quasi sempre una gengivite trascurata, causata dalla placca batterica mal rimossa. Magari ci vorranno degli anni, si dovranno accumulare gli effetti nel tempo, ma prima o poi, continuando a trascurare l'igiene orale e non sottoponendosi alle necessarie cure specialistiche, i batteri della placca avranno il sopravvento.
La predisposizione genetica a sviluppare questa grave malattia, che nei suoi stadi avanzati è causa della caduta dei denti per distruzione dell'osso che li sostiene, sicuramente gioca un ruolo importante, ma da sola non provoca la malattia senza il ruolo determinante della placca batterica.
Da questa evidenza scientifica deve partire la battaglia per la sua prevenzione, che va rivolta contro la placca batterica che naturalmente tende a depositarsi lungo il colletto dei denti: zona di passaggio tra corona e radice, protetta e "sigillata" dalla gengiva.

I batteri della placca producono tossine che vengono ad intaccare il sigillo (in termini scientifici si chiama epitelio giunzionale), e una volta penetrati in profondità, adagiati sul fondo di tasche gengivali e al sicuro dall'azione dello spazzolino e del filo interdentale, esercitano tutto il loro potenziale dannoso sui tessuti circostanti.

Quando le gengive si distaccano dalla radice del dente e la placca batterica si annida in profondità, non è più eliminabile neppure con diligenti manovre quotidiane di spazzolamento. A questo punto il danno è conclamato e spesso evidente anche al paziente e non più reversibile senza l'intervento del dentista. Oramai c''è un'impossibilità tecnica a detergere il fondo delle tasche dove la placca si trasforma in tartaro, irruvidendo le superfici radicolari, e dove germi particolarmenti aggressivi nei confronti dei tessuti circostanti, gli anaerobi, cosiddetti perché sopravvivono in un ambiente in cui manca l'ossigeno, vivono e si riproducono in grande quantità.

Il paziente entrato in questo stadio non deve comunque perdere le speranze di vincere la sua battaglia contro la progressione verso l'esito fatale della malattia: la caduta dei denti. I progressi fatti nel campo della diagnosi e della cura della piorrea, il cui nome scientifico è porodontite cronica, permettono il successo anche nei casi più compromessi. Ci si deve solo rivolgere al parodontologo, un dentista il cui ambito d'esperienza è la cura del parodonto, termine che indica i tessuti che circondano i denti e che gli danno sostegno. Può darsi che egli in via preliminare reputi necessario eseguire specifici test su un campione di placca batterica prelevato dal fondo delle tasche parodontali, per rilevare il tipo di batteri in causa, e poi di sottoporre il paziente a diverse sedute di terapia causale e, se il caso, a qualche piccolo intervento chirurgico sulle gengive associato a terapia antibiotica mirata, per eliminare le tasche parodontali residue. Ma alla fine, con l'aiuto determinante del paziente stesso, reso istruito sulle corrette manovre d'igiene orale domiciliare, riuscirà a ridurre la profondità delle tasche parodontali, fino a ricostituire un normale solco gengivale e ad arrestare così la progressione della malattia.

La piorrea insomma è curabile, anche nelle forme più avanzate, quasi nel 100% dei casi, purché s'intervenga prima che diventi "espulsiva" e che si porti via per sempre il nostro sorriso.

2006-11-01 06:33:06 · answer #8 · answered by . 6 · 1 1

Il termine piorrea (parola composta da pio, pus, e rea, scorrere) è un termine tecnicamente desueto in odontoiatria, rimasto soprattutto nel parlare comune. Sta colloquialmente ad indicare diverse patologie che interessano il parodonto.

Propriamente il termine si riferisce a quel momento terminale della vita di un dente colpito da malattia parodontale, con abbondante fuoriuscita di sangue e pus dal parodonto, spesso mobile rispetto all'osso alveolare ed incapace di svolgere la sua funzione masticatoria. In queste condizioni recuperare un dente (anche se esente da carie) è pressoché impossibile. In queste condizioni di irrecuperabilità, si parla di "parodontopatia espulsiva".

La parodontologia, branca superspecialistica della odontoiatria, studia diverse forme di parodontopatie. La più frequente è la "malattia parodontale dell'adulto". È soprattutto ad essa che l'odontoiatra si riferisce quando, per informare il paziente in modo comprensibile, usa il termine piorrea in modo tecnicamente improprio, ma colloquialmente chiaro ai più.

Nella odontoiatria moderna il termine "piorrea" è stato sostituito con "parodontite". Per definizione la parodontite è una malattia ad eziologia batterica ed a patogenesi infiammatoria. È quindi generata da batteri e si evidenzia con tutti i sintomi dell'infiammazione. Segno principale è il sanguinamento delle gengive, presente in un primo momento solo quando le gengive vengono stimolate, poi anche spontaneamente.

2006-11-01 06:26:06 · answer #9 · answered by Ste66 2 · 1 1

La piorrea è una malattia. Se non erro si ritirano le gengive e si rischia di perdere i denti.

2006-11-01 06:23:52 · answer #10 · answered by Simona 5 · 0 0

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