sicuramente hai una riduzione delle difese immunitarie, comunque se vuoi puoi provare con il gel di aloe vera, è un rimedio naturale e l'ho usata con esiti molto positivi su mia figli all'età di pochi mesi. comunque per quello che mi hanno detto la dermatiteatopica può essere il campanello di allarme per qualche altro tipo di problema. prova a fare dei test allergologici
2006-10-30 04:53:09
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answer #2
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answered by luigi f 2
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Io ho la dermatite - anche piuttosto estesa - ma non so se è il caso di definirla atopica, comunque prima di tutto devi riuscire a stendere i nervi, rilassarti come si deve (il che so benissimo che non è facile, ma bisogna sforzarsi di riuscirci per il nostro stesso benessere) , scaricare la tensione di troppo e mangiare meno dolciumi e cibi fritti e prendere un po' di sole che ti aiuta. Poi a me è stata data una cura particolare. Ti consiglierei di usare almeno una delle pomate che uso, perché aiuta molto a lenire sia prurito che rossori: DERMOLICHTENA. Poi, chiaro, ognuno è un caso a sé.
Ciao
2006-10-28 11:07:01
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answer #3
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answered by Anonymous
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Le malattie allergiche colpiscono circa un quinto della popolazione ed è proprio la dermatite atopica, nei primi anni di vita, una delle patologie allergiche che si riscontra con maggior frequenza. Sono soprattutto i bambini più piccoli, al di sotto dell’anno d’età, a soffrirne ma la malattia può esordire anche più avanti e presentarsi anche in età adulta. Il campanello d’allarme è la comparsa nella maggior parte dei casi alle guance, di eritema e vescicole molto pruriginose e talvolta essudanti.. Da qui la dermatite può estendersi al viso, agli arti e al tronco. I bambini si grattano e quindi è frequente una sovrainfezione. Le manifestazioni procedono a poussées con periodi di remissione e periodi di riaccensione. Negli anni poi le localizzazioni classiche dell’eczema sono circoscritte alle pieghe, particolarmente quelle del ginocchio e del gomito, ma non sono risparmiate spesso neppure il collo, la regione peri-orale, le caviglie, i polsi e le mani.
Le cause
Alla base della malattia ci sono fattori immunologici, come ereditarietà, allergie alimentari, da inalanti e da contatto, accanto a una alterazione delle funzioni di barriera della cute che facilita la penetrazione di agenti irritanti, allergeni esterni, e l’insorgenza di infezioni. Studi compiuti recentemente hanno dimostrato che la familiarità per allergie, soprattutto in presenza di altri casi in famiglia di dermatite atopica, è il fattore più importante per prevedere lo sviluppo della malattia in un bambino.
La diagnosi
La dermatite atopica, che non va confusa con altre forme di dermatite come quella seborroica e la dermatite allergica da contatto, viene diagnosticata dallo specialista sulla base della presenza di almeno tre criteri diagnostici maggiori, associati a tre criteri minori.
Criteri maggiori:
- prurito
- distribuzione delle lesioni in sedi tipiche
- durata nel tempo
- storia familiare o personale di allergia
Criteri minori (per brevità ne sono citati solo alcuni):
- secchezza cutanea
- inizio precoce dei disturbi
- tendenza alle infezioni cutanee
- presenza di allergie alimentari
- Eczema nella zona del pannolino
Terapia
Fondamentale è la terapia locale con creme emollienti, antibiotici-antisettici in caso di sovrainfezioni, cortisonici che, utilizzati nella fase acuta della malattia sono il vero caposaldo della terapia per l’ottimo potere infiammatorio e la sicurezza nell’impiego. Anche alcuni nuovi antiistaminici di terza generazione, fino a qualche tempo fa utilizzati solo per la loro attività antipruriginosa, hanno dimostrato essere in grado di prevenire anche l’infiammazione e quindi le recidive della malattia. Anche la Fototerapia (con raggi UVB a banda stretta e UVA1) e l’utilizzo di creme emollienti di nuova formulazione danno buoni risultati. Altri farmaci emergenti sono oggi i ‘modificatori della risposta biologica’, come la Ciclosporina, utilizzata per via orale e per ora solo nei casi più impegnativi della malattia nell’adulto e il cui uso è stato approvato dalle Autorità Sanitarie Europee. Di prossima commercializzazione in Italia, ma già utilizzati negli USA e in Giappone, due modulatori della risposta immunologica: il Tacrolimus, che sembra aver dimostrato una buona tollerabilità e buona efficacia, e il Pimecrolimus.
Consigli per chi soffre di dermatite atopica
Accanto ai rimedi farmacologici è importante seguire alcune norme di igiene e comportamentali se in casa c’è un bambino con dermatite atopica. Queste indicazioni sono valide anche per gli adulti.
Igiene: NO ai lavaggi frequenti e con detergenti schiumosi contenenti profumi, conservanti, derivati del latte e vegetali. SI a bagni e docce rapide e tiepide con prodotti delicati, ai cambi frequenti di pannolino; le unghie vanno tagliate corte.
Letto: NO a coperte e sovracoperte difficilmente lavabili, cambiate e aerate di rado e raramente passate con l’aspirapolvere. SI a materassi, cuscini, poltrone e cuscini di casa sintetici. A coprimaterasso e copricuscini anti-acaro. Ambienti arieggiati e puliti dopo la notte.
Indumenti: NO agli indumenti troppo pesanti. Indumenti di lana o sintetici colorati di scuro a contatto con la pelle; no alle suole di gomma e alle calzature troppo strette.
SI agli indumenti di lino e cotone leggero. Risciacquare a fondo la biancheria.
Casa: NO a tutto quello che può trattenere la polvere come tappeti, tende spesse e peluches specie in camera da letto. No alle temperature in casa troppo elevate
SI ad ambienti con arredi e mobili lisci e facilmente lavabili. La ventilazione e l’areazione dell’ambiente deve essere appropriata.
E inoltre: NO al fumo
Consigliabile l’allattamento materno
(link consigliato: www.eczematopico.it)
2006-10-28 10:59:44
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answer #4
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answered by spicciolo74 2
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