2006-10-22
22:25:31
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62 risposte
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inviata da
cometa155
3
in
Salute
➔ Malattie e disfunzioni
➔ Cancro
Che dolcezza infinita+che parole calde+quanta profondità d'animo+condivido i vostri più profondi pensieri+vi stimo+vi ammiro. Ma...
2006-10-25
00:28:06 ·
update #1
Anch'io come voi avevo il cuore a pezzi e per di più mi fu chiesto di non dire nulla agli altri.
Non è una mia frase me l'ha detta una persona che per molti mesi mi corteggiava e che io non corrispondevo.
2006-10-25
00:30:25 ·
update #2
Ma ... ...
2006-10-25
00:33:46 ·
update #3
Era tutta una bugia che si era inventato per attirarmi a se. Beh c'é riuscito per ben 3anni...
Come considerate una persona del genere?
Alcuni di voi lo hanno pensato di me sebbene non avessero visto il mio volto o il calore di un mio abbraccio solo queste parole vi hanno toccato il cuore. Cosa fare se la persona che conoscete vi dice ciò e non è vero nulla?
2006-10-25
02:30:46 ·
update #4
cucciola,so che in qst casi solo il Vero Amore x te stessa e x chi hai accanto può donarti la forza di non sentirti sola xchè non lo sei....ognuno di noi deve cercare di seguir la sua strada....salite e discese...tanti bivi...vivi ogni giorno che hai,facendoi quelloc he ti senti di fare...sempre rispettando te stessa prima di tutto e mai forzando ...vorrei raccontarti un cosa
C'era una volta un narratore. Viveva povero, ma senza preoccupazioni, felice di niente, con la testa sempre piena di sogni. Ma il mondo intorno gli pareva grigio, brutale, arido di cuore, malato d'anima. E ne soffriva.
Un mattino, mentre attraversava una piazza assolata, gli venne un'idea. "E se raccontassi loro delle storie? Potrei raccontare il sapore della bontà e dell'amore, li porterei sicuramente alla felicità". Salì su una panchina e cominciò a raccontare ad alta voce. Anziani, donne, bambini, si fermarono un attimo ad ascoltarlo, poi si voltarono e proseguirono per la loro strada.
Il narratore, ben sapendo che non si può cambiare il mondo in un giorno, non si scoraggiò. Il giorno dopo tornò nel medesimo luogo e di nuovo lanciò al vento le più commoventi parole del suo cuore. Nuovamente della gente si fermò, ma meno del giorno prima. Qualcuno rise di lui. Qualche altro lo trattò da pazzo. Ma lui continuò imperterrito a narrare.
Ostinato, tornò ogni giorno sulla piazza per parlare alla gente, offrire i suoi racconti d'amore e di meraviglie. Ma i curiosi si fecero rari, e ben presto si ritrovò a parlare solo alle nubi e alle ombre frettolose dei passanti che lo sfioravano appena. Ma non rinunciò.
Scoprì che non sapeva e non desiderava far altro che raccontare le sue storie, anche se non interessavano a nessuno. Cominciò a narrarle ad occhi chiusi, per il solo piacere di sentirle, senza preoccuparsi di essere ascoltato. La gente lo lasciò solo dietro le palpebre chiuse.
Passarono cosi degli anni. Una sera d'inverno, mentre raccontava una storia prodigiosa nel crepuscolo indifferente, sentì che qualcuno lo tirava per la manica. Apri gli occhi e vide un ragazzo. Il ragazzo gli fece una smorfia beffarda:
"Non vedi che nessuno ti ascolta, non ti ha mai ascoltato e non ti ascolterà mai? Perché diavolo vuoi perdere così il tuo tempo?".
"Amo i miei simili" rispose il narratore. "Per questo mi è venuto voglia di renderli felici". Il ragazzo ghignò: "Povero pazzo, lo sono diventati?".
"No" rispose il narratore, scuotendo la testa.
"Perché ti ostini allora?" domandò il ragazzo preso da una improvvisa compassione.
"Continuo a raccontare. E racconterò fino alla morte. Un tempo era per cambiare il mondo". Tacque, poi il suo sguardo si illuminò.
E disse ancora: "Oggi racconto perché il mondo non cambi me".
"Dio è dentro il nostro cuore per dirti che devi essere bravo" scrive una bambina nel quaderno di catechismo.
La catechista le domanda: "E se una bambina non lo ascolta?".
La bambina sgrana gli occhi e risponde tranquilla: "Oh, lui ripete".
Per questo ostinatamente, nonostante tutto, anche Dio continua a raccontare la sua storia.
Una vecchietta serena, sul letto d'ospedale, parlava con il parroco che era venuto a visitarla.
"Il Signore mi ha donato una vita bellissima. Sono pronta a partire".
"Lo so" mormorò il parroco.
"C'è una cosa che desidero. Quando mi seppelliranno voglio avere un cucchiaino in mano".
"Un cucchiaino?". Il buon parroco si mostrò autenticamente sorpreso. "Perché vuoi essere sepolta con un cucchiaino in mano?".
"Mi è sempre piaciuto partecipare ai pranzi e alla cene delle feste in parrocchia. Quando arrivavo al mio posto guardavo subito se c'era il cucchiaino vicino al piatto. Sa che cosa voleva dire? Che alla fine sarebbero arrivati il dolce o il gelato".
"E allora?".
"Significava che il meglio arrivava alla fine! E proprio questo che voglio dire al mio funerale. Quando passeranno vicino alla mia bara si chiederanno: Perché quel cucchiaino? Voglio che lei risponda che io ho il cucchiaino perché sta arrivando il meglio".
Un medico era assillato da un paziente che aveva una gran paura di morire.
"Come sarà quel momento, dottore? Che mi succederà?".
Il dottore apri la porta della stanza per andarsene e il cagnolino del malato entrò di gran carriera. Abbaiando e scodinzolando di gioia, saltò sul letto e sommerse mani e volto del padrone di leccatine affettuose.
Il dottore disse: "Sarà proprio così. Qualcuno aprirà la porta e...".
Il segreto della felicità
(Bruno Ferrero, A volte basta un raggio di sole)
Un giovane domandò al più saggio di tutti gli uomini il segreto della felicità. Il saggio suggerì al giovane di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore.
"Solo ti chiedo un favore" concluse il saggio, consegnandogli un cucchiaino su cui versò due gocce d'olio. "Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio".
Dopo due ore il giovane tornò e il saggio gli chiese: "Hai visto gli arazzi della mia sala da pranzo? Hai visto i magnifici giardini? Hai notato le belle pergamene?".
Il giovane, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio.
"Torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo" disse il saggio.
Il giovane prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare, ma questa volta osservò tutte le opere d'arte. Notò i giardini, le montagne, i fiori. Tornò dal saggio e riferi particolareggiatamente tutto quello che aveva visto.
"Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato?" domandò il saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
"Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti" concluse il saggio. "Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza mai dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino".
qst è quello che ti dico...non dimenticare chi sei e vivi x come sei e x quanto puoi dare!!!!
2006-10-22 22:43:12
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answer #1
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answered by Dulcinea 2
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mi dispiace di averti creduto e infatti ho cancellato la mia risposta e ne scrivo un'altra.
ho letto le altre tue domande...sei una persona veramente cinica. come puoi scherzare su queste cose? c'è chi ha perso veramente persone care per questa malattia e chi è realmente malato. e tu cosa fai? ci scherzi?
complimenti!
2006-10-22 22:30:36
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answer #2
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answered by carolacbr 3
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e quando l'avresti scoperto? tra una domanda e l'altra su answer? tra una balla e l'altra?
non ci scherzare, di cancro si muore davvero sai? e non è una bella morte.
2006-10-22 22:37:05
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answer #3
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answered by brokenwings 5
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Come scherzo è pesantuccio, non ti pare ???
2006-10-22 22:37:06
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answer #4
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answered by Laura B 6
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è uno scherzo.....ho lette le tue domande e risposte....nessuna traccia di malattia
2006-10-22 22:45:48
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answer #5
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answered by girellina66 GVG ® 6
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Candida...di tutto cuore:VERGOGNATI.....ho letto tutte le tue domande....sei una sciocca...a giocare con queste cose....se vuoi divertiti fai domande allegre,ma non scherzare con la vita...!!!!
2006-10-23 00:36:23
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answer #6
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answered by mammagiulia 3
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Spero TANTO per te tu stia scherzando, ci son passato in mezzo a queste cose con mia mamma e non lo auguro a nessuno....
2006-10-22 22:47:01
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answer #7
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answered by AlfredCT 3
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Scusami, ma ho letto delle tue domande e ho visto che ieri hai scritto che ti è nata una bimba....e sinceramente questa tua domanda mi sembra falsa.
X piacere se è falso smettila,mi sembra molto di cattivo gusto.
Se non lo è scusami.
2006-10-22 22:37:53
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answer #8
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answered by Anonymous
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sarà vero? non so che dire
2006-10-22 22:31:11
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answer #9
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answered by jeff 5
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Credo anche io che tu ci stia solamente prendendo in giro!
E comunque non molto tempo fa ci avevichiesto su come chiamare la tua bimba(sempre che esista).
Se avessi realmente ancora solo sei mesi di vita non ti sembra che il modo migliore di usarli sarebbe trascorrere tutto questo tempo con tua figlia per lasciarle così un bellissimo ricordo di te?
Non si gioca con questi problemi,ci sono tantissime persone che lo hanno davvero e se arrivano a due mesi di aspettativa di vita è già tanto!!
2006-10-22 22:54:34
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answer #10
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answered by Sarsha77 5
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...immagino che sia stato solo il modo per esporre la domanda...cmq, se dovessi esserci io in questa situazione, andrei subito in Egitto, prima che il mio corpo non mi permetta più di muovermi autonomamente...e poi non so...spero solo di soffrire il meno possibile e di stare con le persone a cui voglio più bene...
2006-10-22 22:35:42
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answer #11
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answered by Alina 4
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