Yunus decise che doveva fare qualcosa per il suo paese quando, a seguito di un epidemia, decine di contadini morirono proprio fuori i cancelli dell'università. l'idea del microcredito la ebbe invece a seguito di una chiacchierata con una donna che costruiva cestini di vimini(o similari) che diceva che se avesse avuto un po' di soldi avrebbe potuto mettersi in proprio e non dover sottostare ai padroni economici del villaggio. Yunus le fornì i soldi e incredibilmente la donna non mancò un rimborso. da allora la grameen si è ampliata all'inverosimile e ciò che smepre stupisce gli addetti ai lavori e il bassissimo tasso d'insolvenza dei debitori. Meno del 10% di quelli che prendono un prestito grameen non restituiscono ciò che hanno preso. in italia il tasso è superiore al 20%. è anche vero che in italia non si potrebbero applicare i principi della grameen perché non ci sono tutte queste possibilità di sviluppo come invece ci sono in bangladesh. giudizio super-positivo, l'obiettivo della banca grameen è portare al di sopra della soglia di povertà le persone, e il micro credito è uno dei mezzi migliori per riuscirci dando la possibilità a chi ha le capacità di farsi con le proprie forze
2006-10-13 03:25:46
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answer #1
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answered by genfrusciante 3
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nel contesto in cui si è sviluppata questa esperienza ha funzionato molto bene ed ha dato un importante contributo alla riduzione della povertà ed alla valorizzazione di categorie di persone svantaggiate: poveri, donne, ecc.
la replicazione di questa esperienza in altri paesi, non più asiatici ma africani non ha funzionato molto bene, anche perchè la cultura è diversa e l'abitudine alla gestione del denaro sicuramente inferiore.
il microcredito negli ambienti rurali africani funziona meglio con il principio del controllo sociale: mi spiego
se faccio il credito ad una intera comunità con l'autorità riconosciuta (es il capo villaggio) che si fa garante e se il credito è limitato succede che ha accesso al credito una parte dei componenti. es. posso finanziare le reti nuove ad un pescatore. se un altro pescatore vuole anche lui il credito deve aspettare che il primo restituisca il suo. questo significa che tutti coloro che hanno contratto un debito sono controllati a vista e socialmente obbligati a restituirlo per non recare danno agli altri.
2006-10-13 01:28:41
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answer #2
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answered by Anonymous
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La Grameen Bank nasce nel 1976. Si tratta della prima e più grande banca etica esistente al mondo, nata con il compito di prestare soldi solo a chi non ha mezzi di sussistenza. I crediti servono a finanziare piccoli investimenti tesi a migliorare la situazione socioeconomica delle famiglie.
L’istituto di credito ha circa 2.000 miliardi di raccolta - di cui ben 1.500 impiegati in prestiti. Oggi è la quarta banca del Bangladesh, ha quattordicimila dipendenti. più di 2 milioni di clienti e lavora in 35.000 villaggi di tutto il paese. Finora ha accordato finanziamenti per un totale di 3.500 miliardi di dollari.
La Grameen Bank (in bengalese significa banca rurale) è un’idea di Muhammad Yunus, un musulmano del Bangladesh di famiglia benestante che dopo gli studi in economia negli Stati Uniti ritorna al suo paese nel 1972 per assumere l’incarico di direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Chittagong.
Il Bangladesh, indipendente dal 1971, è classificato tra i paesi del Quarto mondo. Ha 120 milioni di abitanti su una superficie che è la metà di quella italiana. Il 90% della popolazione è analfabeta e circa il 40% vive in condizioni di estrema povertà.
L’esperienza decisiva della vita di Yunus è la tremenda carestia del 1974. "Mentre la gente moriva di fame per strada, io insegnavo eleganti teorie economiche. Cominciai ad odiarmi per la mia arrogante pretesa di avere una risposta. Noi professori universitari eravamo tutti molto intelligenti ma non sapevamo assolutamente nulla della povertà che ci circondava. Decisi che proprio i poveri sarebbero stati i miei insegnanti. Cominciai a studiarli e a domandargli delle loro vite".
Analizzando i meccanismi che generano e perpetuano la povertà delle zone rurali, Yunus si rende conto che la povertà non era dovuta a pigrizia o a scarsa intelligenza ma alla mancanza di capitale e all’impossibilità di risparmiare una somma da investire. In tal modo ogni iniziativa, ogni volontà di riscatto, ogni progettualità veniva spenta sul nascere. A meno di chiedere soldi agli strozzini. Occorreva portare il credito anche a quelle persone che per la loro povertà non avevano accesso alle banche perché non potevano offrire garanzie.
Dapprima l’economista cerca di convincere gli istituti di credito tradizionali ad aprire i loro sportelli ai poveri, ma si trova di fronte a un muro di rifiuti. Le banche ritenevano che i poveri non avrebbero mai restituito i soldi. Dopo mesi di trattative ottiene un affidamento di 300 dollari, con i quali provvede ad effettuare i primi prestiti; con sua grande sorpresa non vi è nessun problema al rientro dei crediti, anche perché chiede versamenti settimanali di pochi centesimi. Dopo due anni di trattative convince il governo a lasciar aprire una banca per i poveri.
A differenza di una normale banca che è disposta a concedere prestiti solo a chi offre garanzia, la Grameen Bank presta denaro unicamente ai poveri. La banca pratica il microcredito, ossia presta piccole somme (anche di soli 25 euro) per sostenere i progetti di sviluppo e la sussistenza di migliaia di famiglie. I prestiti hanno un importo medio di appena 163 euro.
Il sistema delle garanzie è molto particolare: per ottenere un prestito non si richiedono garanzie patrimoniali, ma personali. Il credito viene erogato soltanto a gruppi, costituiti da un numero di persone che va da cinque a otto. Il denaro viene distribuito a rotazione, iniziando dal componente del gruppo più bisognoso; appena questo ha restituito il prestito si può passare al secondo, e così via. La responsabilità del gruppo è solidale, e questo ha finora garantito un tasso di sofferenze inferiore all'1%, molto più basso di quello registrato dagli altri istituti di credito del Bangladesh.
La banca rovescia un consolidato pregiudizio sessista: punta sulle donne e sulle loro capacità imprenditoriali, scelta non facile in un paese musulmano tradizionalista; oltre il 90% dei clienti appartiene al sesso femminile. Il cliente tipico in genere utilizza il prestito per acquistare un bene che possa rendere subito, come del cotone da filare, una macchina per tessere, animali da cortile, sementi, una mucca da mungere. Grazie ai crediti della Grameen Bank molte donne hanno costituito società collettive per acquistare mulini per la lavorazione del riso. Il prestito viene poi restituito in piccole rate settimanali fino a quando la donna diventa autosufficiente: con il denaro ricavato dalla vendita del latte o del tessuto ha pagato il suo debito, è diventata proprietaria di qualcosa e, se vuole, può richiedere un altro prestito.
La banca offre anche corsi di formazione permanente e di aggiornamento per tutti i clienti, e l’assistenza di un pool di consulenti che si adoperano affinché le iniziative imprenditoriali abbiano successo. Gli studi condotti dalla Banca Mondiale e da altri operatori mostrano che entro cinque anni circa metà dei 2 milioni di clienti della Grameen riesce a sollevarsi oltre la soglia di povertà.
L'esperienza della Grameen Bank viene guardata con interesse da molti osservatori internazionali. Muhammad Yunus ha ottenito numerosi e prestigiosi riconoscimenti internazionali, ma sicuramente il più notevole è che la Grameen è già stata imitata in ben 52 paesi da altre banche etiche, come la Sewa Bank indiana.
2006-10-14 00:38:25
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answer #3
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answered by Anonymous
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Ottima idea che dimostra come ragionare con il cuore non sia in contrasto con il profitto.
Il bene produce bene, mai dimenticarlo.
2006-10-13 01:00:01
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answer #4
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answered by marte 6
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Presiti basati sulla fiducia e sulla parola della povera gente...un colpo di genio che può nascere solo dal cuore.Sono felice che il premio Nobel sia andato a una persona cosi'.
2006-10-13 00:55:43
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answer #5
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answered by bikaner 7
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un colpo di genio..a modo suo, e dal punto di vista sociologico....il principio su cui si basa è di per se un'opera meritoria che punta a restituire la dignità ai poveri e a chi con un aiuto minimo riesce a cavarsi dai guai finanziari e dimostra il proprio orgoglio sia di lavoratore che di persona "retta", facendo il possibile per restituire la somma ricevuta in prestito.
un nobel più che meritato..ottimo il libro in cui Yunus spiega come è nata l'intera avventura.
2006-10-13 00:53:29
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answer #6
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answered by Alessandro 5
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