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chi lo conosce... e vuole dire qualcosa...

2006-10-10 23:08:46 · 9 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Storia

e daje cor copia incolla!!!!!!!!!!!!!!!!

2006-10-10 23:18:58 · update #1

arketipa7: si era sempre accompagnato da un uomo nelle sue avventure e poi questo muore.

2006-10-10 23:24:53 · update #2

cartreide carter: grazieeee!

2006-10-10 23:26:48 · update #3

lykianos: che antipatico... chiedevo dei pensieri su gilgamesh

2006-10-11 00:00:14 · update #4

9 risposte

E' un eroe culturale sumero.
Pare fosse un semi-dio dotato di una forza sovraumana e usava questo suo potere per governare (era anche Re...quando tiri cazzotti che sfondano i muri te lo puoi permettere) in modo malvagio.

Poi un giorno incontro Enkidu, l'uomo-bestia, suo pari in fatto di muscoli.
Si batterono e nessuno dei due vinse.
Dopodichè, un sacco di baggianate...fatto sta che siccome aveva incontrato questo Enkidu, ora lo considerava come un fratello e diventa buono.

Un bel dì, una dea sumera di cui non ricordo il nome, si incazzò perchè Gilga non le prestava dovuta attenzione o perchè "venerava" di più Enkidu di lei....cose del genere.

Succede che sta dea usa un sortilegio per far ammalare Enkidu.
Gilga, vedendo Enkidu morire, capisce che la morte è causa di enorme sofferenza.
Decide quindi di partire alla ricerca dell'immortalità, ma non ci riesce.
In punto di morte capisce che ogni cosa deve lasciare questo mondo, allo stesso modo di come è venuta, facendo un discorso molto death-doom.

In sintesi la storia è questa....se poi ti interessa la storia nei dettagli e altre leggende e leggendotte, posso informarmi meglio.

2006-10-10 23:45:24 · answer #1 · answered by Kale 5 · 2 0

C'è un libro bellissimo che racconta la sua storia: Qualcosa nella notte di Paola Capriolo.
Racconta il mito come un romanzo e rende molto umani i protagonisti semi-dei... a me è piaciuto molto!

2006-10-10 23:23:25 · answer #2 · answered by Lala 5 · 1 0

Ti riferisci all'Epopea di Gilgamesh?
L'ho studiata alle superiori e mi ricordo solo che aveva un'amicizia "particolare" con un altro uomo...ma magari mi confondo con qualche altra opera....

2006-10-10 23:20:36 · answer #3 · answered by ? 4 · 1 0

entropia aveva detto qualcosa. nn un tema in classe!!!!

2006-10-10 23:17:51 · answer #4 · answered by Anonymous · 2 1

non conosci le origini del diluvio ? non Noè, ma Gilgamesh è l'uomo che dopo il diluvio dava inizio ad una nuova stirpe da cui derivavano i Babilonesi.

2006-10-10 23:24:53 · answer #5 · answered by giiovi 5 · 0 0

se nn ti piacciono i copia e incolla nn rispondo ;-P

2006-10-10 23:21:38 · answer #6 · answered by badboycatania 4 · 0 0

Gilgamesh è un eroe anche di Skorpio o lanciostory

2006-10-10 23:17:43 · answer #7 · answered by Magic§Sùuna 5 · 0 0

Gilgamesh è un personaggio della mitologia sumera.

Mitico re dei Sumeri, regnò sulla città di Uruk (l'ovile), antica città dell'odierno Iraq, nelle vicinanze del golfo Persico.

Le sue vicende sono narrate nel primo poema epico della storia dell'umanità, denominato successivamente Epopea di Gilgamesh. Si tratta di una leggenda babilonese, il cui nucleo principale risale ad antiche leggende sumeriche, ma che venne trascritta molto tempo dopo il periodo in cui è ambientata la storia. La versione più completa del poema venne incisa su undici tavolette di argilla che furono rinvenute tra i resti della biblioteca reale nel palazzo del re Assurbanipal a Ninive, capitale dell'impero assiro. Questa redazione tarda della leggenda, risale al VII secolo AC.

La trascrizione dell'Epopea
Nella seconda metà dell'800, George Smith, un incisore di banconote britannico, viene assunto alla sezione assira del British Museum di Londra, grazie all'interessamento di Sir Henry Rawlinson. Nel 1872 Smith trascrive e traduce l'Epopea di Gilgamesh grazie alle tavolette trovate nei magazzini del museo. Nella trascrizione, però, manca una parte, corrispondente a 17 righe. La notizia arriva al giornale Daily Telegraph, il quale sovvenziona una spedizione per cercare le tavolette mancanti, mettendone a capo Smith stesso.

La spedizione ottiene i risultati sperati: il 14 maggio 1873 Smith trova le tavolette mancanti. « scesi ad esaminare il deposito di frammenti di iscrizioni cuneiformi provenienti dagli scavi del giorno, togliendo la terra e spazzandola per leggerne il contenuto. Pulendone una trovai con mia gioia e sorpresa che conteneva la maggior parte delle diciassette righe di un’iscrizione appartenente alla prima colonna del racconto caldeo del Diluvio, che si inserivano nell’unico punto dove c’era una grave lacuna nel racconto ». (citazione tratta da I detective dell'archeologia (1965), a cura di C.W. Ceram. Traduzione di Luciana Bonaca)

La storia di Gilgamesh
Gilgamesh, per due terzi divino e per un terzo umano, è un sovrano tirannico che costringe i giovani guerrieri della sua città a continui e sfiancanti esercizi, finché non incontra Enkidu, creatura selvaggia plasmata dagli dei per rispondere alle preghiere dei cittadini di Uruk. Gilgamesh ed Enkidu lottano selvaggiamente, durante la festa di Ishkarra (nella quale alcuni studiosi ritengono di ravvisare una sorta di ius primae noctis). Non riuscendo a prevalere nonostante la sua forza leggendaria, Gilgamesh, colpito dal valore del suo avversario, stringe con lui un solenne patto d'amicizia.

I due amici si avventurano fuori dalla città verso la foresta dei cedri dove il terribile mostro Hubaba sta a guardia dei pregiati alberi. Il loro scopo è tagliare i tronchi più belli per portarli ad Uruk ma vengono scoperti dal mostro. Uniti combattono e sconfiggono la bestia e così i due eroi trionfanti fanno ritorno ad Uruk con il prezioso bottino, dove la dea Ishtar, notando la bellezza ed il valore di Gilgamesh, gli propone di diventare suo sposo, ma riceve un netto rifiuto (motivato dalla discontinuità dell'amore della dea, che era solita condannare in un modo o in un altro i suoi amanti). Ella, quindi, chiede a suo padre Anu di affidarle il Toro celeste, che scatena per le strade di Uruk. Enkidu affronta due volte il toro, dapprima da solo, e poi con l'aiuto di Gilgamesh, e durante il combattimento afferra il toro per la coda mentre Gilgamesh lo colpisce con la sua spada tra le corna. I due eroi trionfano, forti del loro valore. Enkidu tuttavia per volontà degli dei muore a seguito di una malattia e Gilgamesh, per la prima volta è affranto dal dolore.

Sconvolto egli parte alla ricerca dell'unico uomo che conosce il segreto dell'immortalità: Utnapishtim, il lontano, antico re di Shuruppak e sopravvissuto al diluvio, ma quando dopo numerose peripezie riesce ad incontrarlo, nella terra di Dilmun - là dove sorge il sole - deve arrendersi all'evidenza: le circostanze che hanno dato al suo antenato l'immortalità sono eccezionali e non ripetibili. Riceve però indicazioni su come raccogliere in fondo al mare un'erba simile al biancospino il cui nome è vecchio-ritorna-giovane, che intende portare al suo popolo, ma dopo essere riuscito a coglierla, immergendosi con l'aiuto del battelliere Urshanabi, mentre si riposa accanto a un ruscello un serpente la porta via e dopo averla mangiata, cambia pelle.
Gilgamesh fa quindi ritorno ad Uruk, e qui l'epopea babilonese classica si interrompe.

2006-10-10 23:16:42 · answer #8 · answered by Entropia 4 · 2 2

chi lo conosce? il libro che dovresti leggere per la scuola...non perder tempo qui e prova a leggerlo...

2006-10-10 23:40:53 · answer #9 · answered by lykianos 3 · 0 2

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