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Al mio ragazzo, dopo mesi di disturbi indefiniti, è stata diagnosticata la depressione e gli sono stati prescritti vari farmaci anti depressivi. Premettendo che ho una paura fottuta di questi farmaci, che portino dipendenza o che comunque abbiano degli effetti che non si riesce a controllare, mi sento avvilita perchè sono travolta in una cosa più grande di me. Specifico che mi riguarda così da vicino perchè il mio ragazzo vive con me e sono io a vedere con i miei occhi i suoi sbalzi di umore, la sua profonda apatia, la perdita di appetito (è già così magro...). ha perso anche interesse verso di me. Per me è frustrante perchè ho solo 25 anni e mi rende triste vivere queste situazioni così giovane, non essere più desiderata dal mio uomo. La cosa più brutta è che ho tutto sulle mie spalle e non credo di farcela, i nervi stanno abbandonando anche me e ho paura che la sua malattia stia per travolgere anche me. Non sò più cosa fare per lui, non vedo più soluzione. Aiuto!

2006-10-10 22:27:02 · 21 risposte · inviata da Anonymous in Salute Salute mentale

Aggiungo che non saprei indicarvi il motivo di questa depressione, ha cominciato con dei problemi di salute a da lì si è scatenata un escalation che non si è più fermata, quando pensavo di essere vicina alla risoluzione saltava fuori un problema più grande di quello di prima.

2006-10-10 23:04:21 · update #1

21 risposte

ciao, anni fa sono stata nei panni del tuo ragazzo , mi sento di dirti che tu puoi fare per lui tutto e niente , nel senso che la malattia di vivere si può guarire solo con la forza d'animo , purtroppo nessun medicinale contiene questo ingrediente.
gli psicofarmaci che hanno prescritto al tuo fidanzato sono farmaci "PAGLIATIVI" nel senso che attenuano il senso di stanchezza e di apatia , io prendevo antidepressivi di giorno e sonniferi di notte ( premetto che come " effetto collaterale " della depressione ero anche diventata anoressica) e l'ironia voleva che io frequentassi il liceo psicopedagogico della mia città..... alla base della depressione ci sono cause comuni , un senso d'impotenza di fronte ad un problema ( non valutare mai se grave o non grave ai tuoi occhi) un senso d'inadeguatezza di fronte alla società di appartenenza e alla vita in generale, la forte paura di non farcela ed anche la sensazione di non essere capiti , apprezzati o amati .
purtroppo chi sta vicino ad una persona "depressa" non puo' far altro che aiutare il depresso a parlare, o a stare nel suo silenzio, rispettando i tempi dell'interessato senza colpevolizzarsi per il fatto che si sia impotenti.
devi amare davvero il tuo fidanzato , altrimenti avresti già ceduto, fai un ultimo sforzo, non ti avvilire , non ti colpevolizzare , sii forte e se serve intransigente.
amare vuol dire avere la forza di essere fermi, non avere pietà di lui, non trattarlo come fosse un bambino, amalo con compassione ( con-passione) sii ferma e irremovibile, obbligalo ad assumersi le sue responsabilità (piccole per ora) quali portare fuori il cane , andare a lavorare, farsi la doccia tutte le sere , e tutte quelle piccole azioni quotidiane che mantengano la sua mente impegnata .... non cedere di fronte ai suoi lamenti e alle sue apatie , sii ferma nell'imporgli piccole responsabilità quotidiane ( come dovrebbero fare le mamme con i propri figli) ma fallo con dolcezza.
al momento in cui ha umori "neri" obbligalo a fare qualcosa, fosse pure andare a prendere il pane, per quanto riguarda la perdita di appetito cerca di cucinare per lui le cose che piu' gli piacevano, uscite spesso di casa prima di cena , per una passeggiata a piedi o in bicicletta, di modo che abbia fame e abolisci discorsi impegnativi mentre siete a tavola, chiacchiera solo di cose superficiali e di argomenti che lo interessano..
quando decidi di discutere con lui sul suo stato di salute fallo cercando di non dare troppo peso al problema ma stai molto attenta alle sue espressioni , ricordati che il linguaggio del corpo è l'unico modo per capire dove sta la verità .
sii forte,

2006-10-10 23:00:39 · answer #1 · answered by cristina v 2 · 2 1

Ciao innanzi tutto ti voglio dire che mi dispiace moltissimo per la tua situazione e ti capisco piuttosto bene perchè non solo siamo coetanee ma anche perchè è capitata una cosa analoga anche a me anni fa con un mio ex. Non vivevamo insieme, è vero, però a lui è esplosa la depressione e altri problemi proprio nel periodo in cui stavamo insieme. All'epoca mi sentivo molto frustrata anch'io perchè è terribile vedere la persona che ami stare male e non saper far niente di efficace per farla stare meglio...e poi, per noi stesse, è anche un fardello parecchio pesante con cui avere a che fare. Mi resi conto, non essendo psicologa, che non era nelle mie capacità guarirlo.Nelle mie capacità invece era fare di tutto per aiutarlo ad uscire da quella situazione.Io lo convinsi a rivolgersi ad uno psicologo di comprovata capacità e alla fine lui accettò di andarci (anche se sulle prime rifiutava proprio a priori l'idea).
Per altri motivi qualche tempo dopo la nostra relazione è finita e ci siamo proprio persi...Ad ogni modo ho avuto lo stesso sue notizie per vie traverse e so che l'aiuto dello specialista è stato veramente cruciale, oggi sta bene ed è ritornato padrone della sua vita.
Forza e coraggio!!
Salutoni ;-)

2006-10-10 22:48:09 · answer #2 · answered by 3li 4 · 2 0

ciao, spero di esserti utile visto che anch'io ho avuto lo stesso problema: il mio ragazzo è entrato in depressione 3 anni fa per problemi di salute e lavorativi che andavano concatenandosi, gli è stata diagnosticata una depressione e lo hanno imbottito di farmaci ed anche lui ha perso interesse per me visto che gli psicofarmaci ti tolgono non solo la depressione ma anche la voglia di combattere (è come se ti sentissi vuoto dentro) ti tolgono la passione (e quindi interessi anche più intimi) non hai interesse assolutamente per niente. E' stata dura all'inizio un momento è il ragazzo più felice al mondo ed all'improvviso va fuori di testa per delle stupidate oppure se ne sta sdraiato a guardare il soffitto con faccia abbattuta. Hai ragione, lui può trascinarti nel gorgo della sua depressione (ma non lo fa intenzionalmente) l'unica via di uscita (se vuoi continuare il vostro rapporto) è prendere le redini della vostra vita sii forte per lui accoglilo a casa con i tuoi migliori sorrisi esprimi felicità anche per lui, fagli capire che in te non c'è solo una partner ma anche una cara amica di cui può fidarsi, parlate di tutto anche dei suoi problemi ed insieme cercate delle soluzioni (parlare è la cosa più importante spesso inconsciamente trasformiamo i piccoli problemi in ostacoli insormontabili) sarà dura e molto lunga la guarigione ma ce la puoi fare.
(per la cronaca gli psicofarmaci il mio ragazzo ha smesso di prenderli dopo qualche mese preferiva la depressione piuttosto che sentirsi come un guscio vuoto)

2006-10-11 22:14:49 · answer #3 · answered by Anonymous · 1 0

dici che la depressione è stata diagnosticata, ma da quanto tempo il tuo ragazzo ha cominciato la cura? una cosa che sicuramente puoi fare per lui è aiutarlo ad essere costante e il più preciso possibile nel prendere le medicine e rassicurarlo facendogli presente che già il fatto che abbia deciso di curarsi lo avvicina al momento in cui si sentirà meglio! quanto ai farmaci, possono dare forse qualche forma di dipendenza, ma dipende dalle dosi e dal tempo di somministrazione:se la cura è stata prescritta da uno specialista e vi attenete alle sue indicazioni vedrai che non ci saranno problemi, anzi!ma soprattutto se pensi che il suo problema finirà per sopraffarti, fatti aiutare a tua volta, il fatto che il malato sia lui non significa che il tuo benessere debba passare in secondo piano. patresti parlare con qualcuno di cui ti fidi di come ti senti, magari anche della rabbia che ti fa il suo atteggiamento. e abbi fiducia, le medicine saranno anche solo il primo passo, ma aiutano

2006-10-11 04:48:26 · answer #4 · answered by Anonymous · 1 0

Allora, hai perfettamente ragione che è una cosa più grande di te; lo è anche di me che ne ho svariati di più del tuo ragazzo. Premetto: non sono io la persona depressa, ma quella che da tre anni ha a che fare con un uomo cui è stata altresì diagnosticata una depressione dopo la morte di suo padre. Ma non è stato questo l'evento scatenante, il mio lui è cresciuto in una famiglia dove la depressione la ha respirata da quando è nato (madre), motivo per cui è venuto su insicuro, incapace di prendere decisioni definitive, durature, ansioso sino alla patologia.
E' molto dura, quasi impossibile, anche perchè è la persona malata che deve decidere di venirne fuori, sia con i medicinali che con la terapia (necessaria per rimuovere ciò che blocca l'io). chi sta vicino deve aiutare ma non coprire, i comportamenti del malato. Ricorda che chi soffre di depressione può arrivare ad essere bugiardo per simulare la gravità del proprio stato. Un consiglio spassionato: non ti far travolgere, aiutare si, ma mai a scapito di se stessi, e se necessario fatti aiutare anche tu per capire meglio come comportarti. Io lo ho lasciato, ma per farlo diventare grande e gli ho detto che non voglio più vederlo finchè non entra seriamente e continuamente in terapia per rimuovere ciò che lo blocca e non lo fa essere l'uomo che desidererebbe ma che non riesce ad essere sia per se che per me.

2006-10-11 04:33:23 · answer #5 · answered by Bibi 5 · 1 0

non ti avvilire tingendoti attorno tutto di nero,la cura per la depressione purtroppo è lunga e non è facile la vita con chi ne soffre,non ti desidera?non è così credimi perchè la causa sono i farmaci che prende e non è certo la sua volontà,ti consiglierei piuttosto di chiedere un consulto a più specialisti e questo affichè venga stabilita una giusta terapia che possa essere di supporto anche a te,per quello che riguarda l'assuefazione stai tranquilla,al momento opportuno diranno gli specialisti come fare,auguroni di cuore!

2006-10-11 02:49:14 · answer #6 · answered by mmm 5 · 1 0

Non stare a sentire chi ti sconsiglia di fargli assumere le medicine che i medici gli hanno prescritto, se il tuo lui è depresso c'è anche la possibilità del passaggio all'atto, potrebbe mettere in atto propositi suicidi, frequenti negli stati depressivi,quindi benvengano le medicine per stoppare questa crisi.
In seguito o in concomitanza alla cura farmacologica, informati per una buona psicoterapia.

A tutti coloro che interferiscono con le cure mediche assegnate a chi ha problemi simili a questo, cercate di andarci piano perchè non conoscendo la situazione da vicino, non potete prendervi la responsabilità di sconsigliare cure che a volte sono necessarie per evitare il peggio.

2006-10-10 23:17:12 · answer #7 · answered by ? 4 · 1 0

Di gia gli sono stati prescritti dei farmaci?
Scusami il pensiero ma alcuni doc hanno la mano facile.
Purtroppo devo scriverti che ogni depressione ha il suo tipo di uscita, e non è detto che vi si "esca" del tutto. Alcuni sintomi di questa possono rimanere, o ripresentarsi....però pensiamo all adesso.

Non hai parlato di un eventuale motivo che ha portato il tuo ragazzo in stato depressivo, ci si deve basare molto su questa cosa, perchè lo scopo è quello di risolvere il problema all orgine ed è inutile il farmaco che, alla lunga , non sarà più in grado di coprire nemmeno gli effetti della depressione!
Cosa importantissima da fare : rimani in comunicazione con lui, anche quando si autoisola o non sente di volerti parlare, adoperati...trova un mezzo per non lasciarlo a se stesso. Il peggior difetto di un depresso è che lui stesso è il suo primo mezzo di rovina( o fortuna).
Riprendendo...quando ad esempio si gira male nei tuoi confronti o si isola, usa dei bigliettini per comunicare, lasciagli scritto un pensiero o quello che vorresti dirgli (anche se lui non sembrerà calcolare la cosa o la criticherà).
Non sminuire le sue sensazioni !!! Soprattutto non criticare il suo stato depressivo( se ti dovessi trovare in un momento di rabbia attenta alle parole, sono fatte per arrivare alle persone e rimanere dentro)

Purtroppo non dici altro, ed io non vorrei dilungarmi lasciandoti scritte cose inutili..però qui su answer hai la fortuna di poter trovare svariate teste e e svariati consigli.
Scrivi di più a questo riguardo, fai sapere qual' è il motivo o l'avvenimento che l'ha portato a questa cosa ( se non lo ignori).
Cosa hai gia provato a fare con lui? come ti rivolgi nei suoi confronti?? Come ti si rivolge lui?Come sta vivendo attualmente??
Ci si basa su queste cose per fare dei passi in avanti...se te la senti scrivine e si troverà l'inizio di una buona strada!

Posso solo ipotizzare la stanchezza che provi dentro te, questi sono periodi in cui uno deve mostrare coriaceità e non deve perdere se stesso.
NON FARTI TRAVOLGERE ! Imponiti ! Trova con chi puoi parlarne per scaricare la mente per non portare tu sola questi pensieri, hai un amica che ti possa sostenere? qualcuno? appoggiati!!
Oddio mi sono dilungata gia tanto...bhe alla fine gli aiuti che servono sono 2...per lui e per te !
Adesso non mollare te stessa dietro di lui !

2006-10-10 22:55:24 · answer #8 · answered by Philia 2 · 2 1

ma lui quanti anni ha?da quanto ha questo problema?
cos'è che ha scatenato la sua depressione?problemi di salute,di lavoro,nel rapporto con qualcuno(es famiglia?)
è nomale che non abbia lo stesso interesse di prima per te perchè le sue energie non gli bastano nemmeno per se stesso...
la terapia da quanto la fa ?dovrebbe prendere anche ansiolitici...è impossibile valutare senza conoscerlo e senza altri riferimenti...però certamente non ce la puoi fare da sola ...tra l'altro la depressione è anche "contagiosa"nel senso che chi vive con un depresso ha poi a sua volta bisogno di sostegno....
i suoi genitori possono darti una mano?
lui fa una terapia farmacologica prescritta da uno psichiatra ed è seguito da uno psicoterapeuta?
i farmaci da soli non bastano e tu con tutto l'amore del mondo non puoi rimuovere le cause della sua depressione,ma invece rischi di affondare con lui...
ovviamente non lo devi abbandonare ma se ha anche problemi ad alimentarsi allora la cosa migliore per lui sarebbe entrare in un centro di rieducazione alimentare,dove viene dato anche sostegno psicologico,prima che sia troppo tardi....
chiedi aiuto al suo medico....
poi bisogna anche vedere se gli hanno fatto la diagnosi giusta...a volte ci sono patologie organiche che sconvolgono l'organismo a tal punto da alterare profondamente gli equilibri ormonali e quindi anche l'umore..in quel caso è iutile prendere antidepressivi,ed anzi è dannoso perchè non fanno che ritardare il riconoscimento e quindi la cura della vera patologia a monte.....
ti direi di rivolgerti a qualche associazione contro la depressione...ma non so nemmeno se sia quello il vero motivo del suo stato...al limite comunque potrebbeo aiutare te dandoti diversi consigli sugli enti a cui rivolgerti....
mi raccomando però...non restate da soli....non ne uscirete senza un aiuto esterno,per tutti e due....
un abbraccio forte...
se vuoi scrivimi....anche solo per sfogarti...

ps:ma tu hai idea di che esami abbia fatto quando si sono presentati questi iniziali problemi di salute?e di che problemi si trattava?(puoi scriverlo in privato se vuoi)....perchè questo deporrebbe più per una patologia organica diversa dalla depressione....e se è così allora il problema va affrontato in modo del tutto diverso e la terapia farmacologica va variata parecchio...
nella vera depressione il fisico può dare patologie molto poco importanti,almeno all'inizio...ma l'esordio è più spesso di carattere psicologico e comportamentale...solo in seguito ci possono essere peggioramenti sul piano fisico...la mente può farci ammalare....una specie di effetto placebo al contrario...
ma se ci sono sintomi importanti sul piano fisico la depressione dovrebbe essere l'ultima patologia da considerare come causa...quando si è già escluso tutto ciò che possa essere valutato sul piano clinico...sbalzi d'umore,inappetenza,apatia...sono tutti sintomi molto generici e non sono sinonimi di depressione,anche se questa è la conclusione più semplice da trarre...è a volte anche la più superficiale...alcuni medici non si rendono conto della gravità di bollare come depressa una persona che ha in realtà una vera e propria malattia organica,che se trascurata può essere poi ben più difficile da trattare,mentre magari ,riconosciuta subito...
la miglior cosa che tu possa fare intanto è non accontentarti di una diagnosi superficiale...pretendi che gli facciano tutti gli esami necessari.....che considerino con attenzione la progressione dei sintomi...prima che prenda magari per anni ed inutilmente dei farmaci che comunque sono molto pesanti perchè agiscono sul sistema nervoso centrale....vanno presi (e in quel caso sono indispensabili)solo quando sono necessari,cioè solo se la diagnosi è corretta....

2006-10-10 22:53:05 · answer #9 · answered by micetta 5 · 1 0

se gli vuoi bene potete superare tutto!

2006-10-10 22:47:20 · answer #10 · answered by Olimpia B 4 · 0 0

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