Francamente sì, l'ho pensato anch'io molte volte e condivido il tuo pensiero.
Il denaro poteva essere un buon meccanismo, un'ottima idea, invece si è rivelato un cancro dai suoi esordi.
Non che senza sarebbe stato tutto rosa e fiori: chi cerca di rubare o truffare il prossimo c'è sempre stato, ma di fatto, era più utile rubare una pecora se sia aveva fame che rischiare una brutta fine per dei foglietti di filigrana.
Il fatto è che con il denaro, c'è stata molta più possibilità di sotterfuggi, e la cosa peggiore, era un modo semplcie e veloce per sfoggiare la propria ricchezza, per delapidarla nel superfluo. Sì, perchè il superfluo è venuto fuori per questo, secondo me: non so se in una società mandata a vanti col baratto, una persona facoltosa darebbe un gregge intero di pecore per qualche metro di stoffa colorata (cosa che attualmente, per dirne una, fanno tante persone con i capi firmati... non li pagano in pecore, ma era per cercare di fare un paragone). Il denaro ha fatto perdere il valore stesso della 'ricchezza': lo stesso concetti di 'beni' adesso è molto diverso da quello che era nel passato. Un bene adesso è qualcosa che, fino a mezzo secolo fa, sarebbe stato considerato addirittura oltre il superfluo...
Dratisca opinione la mia, forse, ma credo che sia colpa di questa visione distorta (e distortasi sempre di più con il tempo), ad aver fatto l'uomo la bestia che è oggi: la bramosia è sempre stata una brutta bestia, in tutti gli ambiti, ma con il denaro si è giunti, da troppo tempo, a situazioni intollerabili. E se potevo capire la miseria nelle epoche peggiori dell'uomo (ma la miseria poteva veramente giustificare, tanto per dirne una, chi vendeva un figlio?), adesso, in un'epoca che dovrebbe essere di benessere, trovo ancora il ricco che si arricchisce sulle spalle del pover'uomo che si fa il mazzo per arrivare a fine mese solo per mantenere la famiglia, e paga anche onestamente le tasse. E c'è gente ad ALTISSIMI livelli sociali che queste tasse non le paga, e fa di tutto per non farle pagare alle classi più alte.
Poi, che questa degenerazione sia stata tipica dell'essere umano, che ci sia stata sempre e per motivi sociali o come volete voi, va bene, ma la mia opinione è sempre questa: è stato il dio denaro a privare l'uomo della sua umanità, perchè raramente i peggiori sopprusi sono stati commessi senza il suo marchio...
2006-09-27 03:40:54
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answer #1
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answered by AntaresDelloScorpione 3
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Ti spiego l'impatto della nanotecnologia nel nostro futuro;
Nonostante sia per ora impossibile sul piano pratico, l'impatto della nanotecnologia sull'economia e sulla legge è stato ampiamente dibattuto. Alcuni pensano che il denaro non verrà più utilizzato, e che la tassazione diventerà impraticabile. Altri ipotizzano che la nanotecnologia farebbe nascere una forte opposizione popolare, com'è successo recentemente per le piante geneticamente modificate e le prospettiva di clonazione umana. Qualunque siano gli effetti precisi, è probabile che la nanotecnologia cambi radicalmente le strutture economiche esistenti, perché tenderà a ridurre la scarsità di manufatti e renderà possibile la produzione diretta di molte cose attualmente difficili da produrre (come il cibo e le medicine).
Molti teorici dello sviluppo futuro e tutti gli economisti credono che ci sarà ancora bisogno del denaro, sotto forma di denaro digitale infalsificabile. Potrebbe essere usato per comprare beni e servizi unici, oppure presenti in quantità limitata nel sistema solare. Tra questi: materia, energia, informazione, spazio vitale, servizi progettuali, divertimenti, consigli legali, fama, potere politico, o l'attenzione di altra gente per i propri messaggi politici o religiosi o filosofici. Oltre a ciò, occorre comunque considerare obiettivi non legati all'economia.
La maggior parte della gente ritiene che la realtà virtuale non farà molto per ridurre l'interesse in risorse limitate, come la possibilità di parlare con il vero presidente di una grande nazione, o possedere parte della vera Gerusalemme, o ricevere elogi da una celebrità in un documento firmato digitalmente, od ottenere i diritti di sfruttamento di un asteroide vicino alla Terra. Per un certo insieme di cose, la domanda sarà sempre superiore all'offerta, e continuerà ad esservi un sistema di scambio per determinarne il valore.
Oltre alle visioni fantastiche, la nanotecnologia presenta dei grossi rischi. Non solo permetterebbe di costruire armi convenzionali più distruttive ad un costo ridotto, ma anche armi di distruzione di massa che si auto-replicano, come fanno i virus e le cellule cancerose quando attaccano il corpo umano. Il consenso generale è che l'auto-replicazione dovrebbe essere permessa solo sotto condizioni strettamente controllate, o vietata del tutto.
È anche nata la paura che robot nanomeccanici (nanobot), se lasciati liberi di autoreplicarsi, possano consumare l'intero pianeta nella loro ricerca di materie prime, o semplicemente possano competere (e vincere) con le forme di vita naturali per l'energia disponibile, come è successo storicamente quando le alghe blu-verdi sono apparse e hanno cancellato le forme di vita precedenti. Questa situazione è a volte chiamata "grey goo" o scenario dell'ecofagia. È considerata uno dei possibili risultati di una singolarità tecnologica (assieme ad altri risultati molto più rosei).
Visti questi pericoli, il Foresight Institute (fondato da Drexler per preparare l'arrivo delle future tecnologie) ha realizzato una serie di principi per lo sviluppo etico della nanotecnologia. Essi includono la proibizione di pseudo-organismi autoreplicanti perlomeno sulla superficie della Terra, e forse anche in altri ambienti.
Drexler e altri hanno contribuito alle idee della nanotecnologia con altri due libri Unbounding the Future: the Nanotechnology Revolution (Liberare il futuro: la rivoluzione nanotecnologica) e Nanosystems: molecular machinery, manufacturing, and computation (Nanosistemi: macchine, fabbriche e computazioni molecolari). Il primo è un libro (di agevole lettura) che introduce alle idee della nanotecnologia, in un modo non troppo tecnico. Il secondo è invece un'analisi dettagliata di numerosi possibili meccanismi nanotecnologici, con un'analisi scientifica della possibilità di costruirli e delle loro capacità. Un altro libro da segnalare nello stesso filone è Nanomedicine di Robert Freitas.
Buona vita!
2006-09-27 10:19:04
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answer #2
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answered by Deeplife 5
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Il denaro non è un male, perchè col baratto andava allo stesso modo. A me chi ha dei soldi non mi leva nulla perchè il modo di campare coi miei mezzi lo trovo. Ho visto due frati litigare in chiesa per un santino. Il male del mondo è l'invidia e l'illusione che coi soldi si può essere più felici. Ma ci credono tanti.
2006-09-27 10:18:00
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answer #3
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answered by Anonymous
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certo che sarebbe possibile, purtroppo invece i soldi ci sono circolano, te li chiedono per tutto come vuoi fare. T i dico una storiella: dicono tutti che basta la salute non i soldi, immaginati di andare al supermercato riempi il carrello, ti presenti alla cassa e al momento di pagare dici : signorina io non ho una lira però ho tanta salute! Ti fanno rilasciare tutto quello che hai preso, ecco perchè ci vuole il denaro.
2006-09-27 10:17:41
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answer #4
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answered by camilla viola 7
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non il denaro....ma l'avidità.
2006-09-27 10:17:39
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answer #5
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answered by Anonymous
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Quoto moltissimo con te!
2006-09-27 10:16:36
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answer #6
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answered by Francesco Viola 2
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dipende da diversi punti di vista della persona che interpreta questa frase................per me si potrebbe lavorando insieme ma non combattendo.........ciao
2006-09-27 10:15:16
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answer #7
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answered by Anonymous
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dipende dagli usi che ne fa! non generalizziamo su!
2006-09-28 06:04:52
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answer #8
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answered by iin_esprit 3
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Si, e ho convenuto che il problema non è il denaro. Ti spiego il mio ragionamento.
Il denaro è una forma comoda di scambio, più flessibile e pratica del baratto. Se ci pensi bene il vantaggio è evidente:
- il valore è lo stesso per tutti e non soggetto di per sé a valutazioni soggettive
- è comodo da trasportare
- è frazionabile. Comprare una cosa pagandola mezza pecora è leggermente più complesso che col denaro.
Ci sarebbero da fare diversi appunti sui mali che dici, ma tenendo per buono che il tuo discorso sia sostanzialmente giusto, togliendo il denaro e sostituendolo con un'altra merce di scambio non cambia proprio niente. Se ad esempio tornassimo al baratto, l'unica differenza è che tutto girerebbe intorno a qualsiasi genere di proprietà scambiabile invece che intorno ad una sola quale, appunto, il denaro.
Quindi il denaro può rimanere tranquillamente dov'è. Quello che invece avrebbe sicuramente bisogno di una cambiatina è il meccanismo socio-economico che ci spinge a bramarlo così tanto. Come dovrebbe essere?
Immagina un mondo dove il frutto delle proprie fatiche confluisce in un mega-fondo mondiale, che poi viene re-distribuito equamente fra tutti in base al bisogno. Tutti lavorano per il bene della collettività invece che per il proprio, perché hanno imparato il comandamento "ama il prossimo tuo come te stesso" e perché sanno che non gli mancherà mai niente. Una grande invenzione tecnologica verrà ripagata con la gloria e la soddisfazione di aver migliorato la propria vita e quella di tutto il mondo. Tutti riceveranno in parti uguali in base al bisogno e non ci sarà più invidia, né guerre. I turisti non getteranno le carte in terra, perché la spesa per raccoglierle graverà su di loro anche a 5000km di distanza. Il denaro rimarrà comunque, ma solo come forma pratica di scambio, perché magari non mi piace il cioccolato fondente e voglio quello al latte. Ti piace? Si chiama comunismo.
2006-09-27 10:46:14
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answer #9
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answered by saltalacordasloty 4
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Concordo con tutto ciò che hai scritto perchè è una verità incontestabile,purtroppo è utopistico sperare in una umanità immune dall'avidità e dall'egoismo.
Il denaro è la divinità più idolatrata dall'uomo,oggi come in passato e lo sarà anche domani,cioè sempre.
2006-09-27 10:36:07
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answer #10
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answered by freyburg80 4
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