La 32a Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana (Roma, 14–18 maggio 1990) ha approvato l’Istruzione in materia amministrativa, pubblicata il 1° aprile 1992. Essa applica, in ambito patrimoniale e amministrativo, il nuovo codice di diritto canonico (1983), con le relative delibere applicative approvate dalla CEI, e l’Accordo di revisione del Concordato lateranense (1984), a cui è seguita la riforma della legislazione pattizia in materia di enti e beni ecclesiastici e di sostentamento del clero (Norme circa gli enti e i beni ecclesiastici in Italia, diventate nell’ordinamento italiano la legge 20 maggio 1985, n. 222).
CODICE CIVILE
Art. 831 Beni degli enti ecclesiastici ed edifici di culto
I beni degli enti ecclesiastici sono soggetti alle norme del presente codice, in quanto non è diversamente disposto dalle leggi speciali che li riguardano.
Gli edifici destinati all`esercizio pubblico del culto cattolico, anche se appartengono a privati, non possono essere sottratti alla loro destinazione neppure per effetto di alienazione, fino a che la destinazione stessa non sia cessata in conformità delle leggi che li riguardano.
Quindi per un bene immobile appartenente agli enti ecclesiastici o al demanio affinchè possa collocarsi nella categoria dei beni patrimoniali indisponibili destinati ad un pubblico servizio, regolata dall’art. 826 c.c. ed assoggettata al regime di cui all’art. 828, comma 2, c.c., non è sufficiente la determinazione amministrativa di destinare quel determinato bene ad un pubblico servizio, ma occorre anche l’effettiva ed attuale utilizzazione in conformità alla destinazione ad esso impressa”
Ne consegue che in mancanza dei requisiti sopra esposti il diritto di usucapione si esercita anche su proprietà di enti ecclesiastici o altro come disposto dal Codice Civile Sezione III: Dell'usucapione artt. 1158 e succ.
2006-09-19 20:16:35
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answer #1
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answered by roberto59it 5
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E' incredibile come la domanda possa condizionare le risposte... Basta dare per scontato un fatto e la maggior parte delle persone si spertica per trovare una giustificazione inesistente.
A proposito, i beni della curia possono tranquillamente essere usucapiti.
2006-09-20 07:06:05
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answer #2
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answered by domedeus2002 5
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perchè probabilmente appartengono allo stato del Vaticano... quindi a uno stato diverso dal nostro ...
2006-09-20 02:52:32
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answer #3
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answered by notte_diluce2003 6
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Guarda che chi aveva i terreni della curia,ha avuto la possibilità di riscattarli al prezzo di quando li hanno avuto in gestione,praticamente gratis
2006-09-20 02:16:58
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answer #4
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answered by gualberto06 3
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Tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica esiste un trattato con varie leggi e clausole. Una di queste riguarda probabilmente il divieto di usucapione. Ricordate comunque che i BENI della Chiesa servono solo a fare del BENE e non ad accumulare ricchezze a favore di prelati, suore o preti, singolarmente considerati.
2006-09-20 02:57:52
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answer #5
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answered by Bruno A 6
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E' la MENTALITA' della GENTE:lo stesso modo di pensare in base al quale l'immenso patrimonio immobiliare della Chiesa è esente ICI.
2006-09-20 02:16:36
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answer #6
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answered by Frank 5
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