Ehm...... senza offesa m nn s neank d cs stai prlando!
2006-09-16 09:08:03
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answer #1
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answered by valentina f 2
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Ciao, io ho fatto la tesi di laurea sulle fobie sociali e posso dirti che si tratta di una delle forme più gravi di evitamento. Ha un esordio abbastanza precoce (intorno agli 8/10 anni d'età) e comprende una vasta gamma di sintomi che vanno dal mutismo elettivo all'attacco di panico:. Naturalmente è suscettibile di cure: solitamente la terapia cognitiva è abbinata al trattamento farmacologico. Se vuoi, posso consigliarti alcuni articoli sull'argomento... Un saluto.
2006-09-16 09:24:26
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answer #2
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answered by Anonymous
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LA PSICOTERAPIA
La psicoterapia è riconosciuta come una trattamento fondamentale per la fobia sociale.
Come per gli altri disturbi ansiosi, la psicoterapia cognitivo comportamentale si è dimostrata generalmente efficace nel trattare questo tipo di disturbo.
La psicoterapia cognitivo comportamentale è centrata sul "qui ed ora", sul trattamento diretto del sintomo, e punta da un lato a modificare i pensieri disfunzionali, dall'altro a offrire alla persona migliori capacità ed abilità nel affrontare le situazioni temute.
I pensieri disfunzionali o irrazionali sono pensieri che le persone fanno circa gli eventi nei quali si trovano coinvolte e che derivano da schemi cognitivi rigidi e poco adattivi.
Esempi di queste idee irrazionali possono essere:
DEVO ESSERE PERFETTO
NON DEVO SBAGLIARE MAI
SE MOSTRO DI ESSERE ANSIOSO APPARIRO' RIDICOLO
FARE UN BRUTTA FIGURA E' UNA CATASTROFE
Queste credenze si sono costruite durante la storia personale di ciascuno di noi, durante le proprie esperienze. Assumono spesso la valenza di imperativi categorici ai quali bisogna riferirsi per valutare le proprie prestazioni. Appare chiaro che quando questi pensieri, questi schemi, sono rigidi e definitivi i giudizi che la persona da di sé stessa non possono che essere negativi.
Tali pensieri, come una sorta di guardiani, entrano, per così dire, in funzione solo quando una persona deve affrontare una situazione sociale, cioè deve esporsi ad un possibile giudizio degli altri, facendo così scattare l'ansia e la conseguente sensazione di perdere il controllo.
La terapia cognitivo comportamentale mira a modificare tali assunti durante il lavoro psicoterapico e attraverso l'esposizione reale a stimoli temuti per verificare se le aspettative terrifiche si realizzano o meno.
L'altra fase del trattamento riguarda l'insegnamento di abilità per gestire al meglio le situazioni sociali.
Tali abilità prevedono, solitamente, sia tecniche (come i training di rilassamento) per la gestione dell'ansia sia tecniche per la gestione dell'interazione verbale. Queste ultime, che generalmente prendono il nome di training d'assertività, prevedono l'insegnamento di modalità per gestire le conversazioni, fare richieste ed esprimere i propri bisogni, imparare a dire di no quando se ne ha l'intenzione, gestire le critiche che vengono rivolte. Tutto questo facendo attenzione sia agli aspetti verbali che a quelli non verbali della comunicazione.
La terapia cognitivo comportamentale della fobia sociale si può condurre ottimamente in sedute individuali. Ciò non toglie che, quando sia possibile, il trattamento di gruppo cognitivo comportamentale per la fobia sociale presenti notevoli vantaggi, a cominciare dal fatto ovvio di essere già in una situazione sociale.
IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
Per il trattamento della fobia sociale sono stati sperimentati i più comuni psicofarmaci per valutare se avessero una qualche efficacia nel ridurne i sintomi.
Sono stati provati gli antidepressivi triciclici (AT), gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli inibitori delle mono amino ossidasi (IMAO), i beta bloccanti e le benzodiazepine.
In realtà non si dispongono di tantissimi studi sull'efficacia dei farmaci per la fobia sociale. Ciò non toglie che sembri essere presente una certa efficacia da parte della Fenelzina, appartenente alla classe IMAO.
Uno degli aspetti, però, molto sottolineati dalla maggior parte degli studi è che, nella maggioranza dei casi, i miglioramenti sintomatologici ottenuti tendono a perdersi con la sospensione del farmaco.
Come anche le altre pagine di questo sito, questa non pretende in alcun modo di essere esaustiva né definitiva. Inoltre è buona norma che tali farmaci siano prescritti da un medico specialista in psichiatria.
Vediamo brevemente i farmaci:
Antidepressivi triciclici
Solitamente la molecola più usata in questa classe è l'IMIPRAMINA. Questa classe di farmaci, normalmente, viene impiegata per il trattamento della depressione e per gli attacchi di panico. L'utilizzo di questi farmaci nel trattamento della fobia sociale non sembra che sia particolarmente promettente.
Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
Questi farmaci rappresentano quelli di generazione più recente per il trattamento delle sindromi depressive.
All'interno di questa classe, per il trattamento della fobia sociale, sono stati utilizzati: la FLOVOXAMINA, la FLUOXETINA e la PAROXETINA.
Chi più chi meno, tutti hanno mostrato una certa efficacia nella remissione sintomatologica, anche se va sottolineato che i risultati non sempre si mantengono alla sospensione del farmaco. Se non altro, questi farmaci presentano un minor livello di effetti collaterali rispetto alle altre classi di farmaci.
Inibitori della mono amino ossidasi (IMAO)
Sono stati condotti diversi studi sulla FENELZINA, che ha dato buoni risultati nel trattamento della fobia sociale.
Anche in questo caso, però, in una certa percentuale, i risultati si perdevano alla sospensione del farmaco. Inoltre, l'utilizzo di questa particolare classe di farmaci impone l'adesione ad una rigida dieta alimentare, poiché l'interazione con alcuni cibi (come ad esempio i formaggi, l'alcol, il cioccolato, le banane) può produrre reazioni ipertensive.
Beta bloccanti
Sebbene possano essere utilizzati per il trattamento dell'ansia, non sembra che abbiano una particolare efficacia nel trattamento della fobia sociale. Comunque la molecola più studiata è stato l'ATENOLO, che non ha dato particolari risultati. Quindi, a parte casi particolari ed atipici, non sembrano essere queste le molecole più indicate.
Benzodiazepine
Questa classe di farmaci è probabilmente tra le più diffuse ed utilizzate in tutti i casi di ansia, anche se non sempre si sono dimostrate utili.
Nel caso della fobia sociale si sono comunque rivelate di una certa efficacia sia l'ALPRAZOLAM che il CLONAZEPAM.
Nonostante questo, l'utilizzo di queste molecole è sempre da valutare con attenzione per gli effetti di dipendenza e di abuso che si possono sviluppare e per le possibili difficoltà (come per esempio lo sviluppo di un'ansia "da rimbalzo") che si possono generare alla loro sospensione.
2006-09-16 15:39:00
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answer #3
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answered by Anonymous
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Secondo me è difficile uscirne da soli,utile potrebbe essere rivolgersi ad uno psicologo,poi dipende da quanto si è presi da questa fobia.Se ti paralizza completamente la vita o se se ne risente solo in determinate situazioni.
2006-09-16 09:32:21
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answer #4
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answered by marianna b 5
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La fobia sociale non si supera del tutto, secondo me. Ne ho sofferto e ne soffro ancora oggi anche se in forma molto più lieve. Direi comunque, che l'aiuto della psicoanalisi è fondamentale.....
2006-09-19 06:24:14
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answer #5
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answered by Anonymous
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E' possibli curare ansia e panico grazie a questo semplice sistema http://SconfiggiAnsia.givitry.info/?2jsm
Chi ha sperimentato l’ansia e gli attacchi di panico, sa benissimo quanto è difficile imparare a gestirli.
2017-02-08 06:39:44
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answer #6
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answered by williams 4
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certo che ho messo 20 anni ma ce la fai e sicuro
2006-09-19 14:00:49
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answer #7
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answered by athena2 6
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Gli antidepressivi SSRI ( ad esempio il SEROXAT) funzionano benissimo x questo tipo di patologia. Cmq. va da un buon psichiatra. Ti consiglio qualcuno dell' università di Pisa. Sono all'avanguardia riguardo i disturbi mentali.
2006-09-17 04:21:49
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answer #8
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answered by jimmy 1
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No perché non so cosa sia. Ma qualche altro piccolo problema sono riuscito a superarlo.
Bisogna agire sugli effetti e non sulla causa. Riducendo ed eliminando gli effetti, con il tempo ho acquistato quella sicurezza che ha eliminato la causa. E quando, nei primi tempi, avevo paura che potessero tornare gli effetti usavo l'antidoto (che nel mio caso era un banale rimedio naturale) e mi sentivo sicuro.
In ogni caso consulta il medico, ma con queste avvertenze: se non trovi giovamento o se ti accorgi che è venale (attaccato ai soldi), passa al medico successivo.
2006-09-16 09:18:42
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answer #9
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answered by ominda 5
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