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2006-09-16 07:27:15 · 19 risposte · inviata da reggaegirl852004 1 in Salute Malattie e disfunzioni Malattie - Altro

avete risposto in tanti e vi ringrazio molto ma..... non è x me, a me piace mangiare sono golosa e per restare in linea.....faccio tutto fuorchè....infiliarmi due dita in gola.... un bacio

2006-09-18 01:15:18 · update #1

19 risposte

A lungo andare puo' provocare danni gravi! Espellendo acidi gastrici puo' far mancare al corpo sali come il potassio e rischiare un arresto cardiaco: un esempio la bulimia...

2006-09-16 07:33:36 · answer #1 · answered by stefano n 7 · 2 0

schematicamente

- perita di liquidi e disidratazione
- perdita di acidi quindi alcalosi
- peridita di altri sali minerali

- lacerazione dello stomaco con sanguinamento (snd. di mallory weiss) anche grave.

- esofagite
- rottura esofagea e mediastinite (grave e motrale)
- polmonite chimica

- alterazioni dello smalto dei denti
- faringite e laringite

- malnutrizione

2006-09-19 22:04:30 · answer #2 · answered by sim_checo 2 · 2 0

non mi preoccuperi più di tanto per lo smalto dei denti. i veri problemi sono conseguenti all'alcalosi metabolica!!!!!!!
eliminando col vomito acido cloridrico si ha un'aumento della concentrazione ematica dei bicarbonati. tale squilibrio è detto appunto Alcalosi metabolica che provoca seri danni.
1) Il pH del sangue diviene alcalino >7.4
2) la perdita di liquidi genera disidratazione
3) per meccanismi compensatori, il rene elimina K (potassio) per non permettere l'ulteriore eliminazione di Na (sodio)
4) Anche l'apparato respiratorio cerca di dare il suo aiuto, quindi Il compenso respiratorio può essere ottenuto con una ipoventilazione ed un aumento della PCO2 (pressione parziale dell'anidride carbonica)
5) Sintomi a carico del SNC (sistema nervoso centrale), dei muscoli scheletrici (crampi, tetania).
6) lo squilibrio idro-salino detemina deficit di conduzione cardiaca: aritmie, tachicardia, fibrillazione ventricolare
7) l'acido cloridrico può corredere la parete esofagea, esofagiti, reflusso...
..... mi fermo qui....altrimenti la lista si allungherebbe troppo.

Occhio!!! questo non è il miglior modo per mantenere la linea, anzi è quello più sbagliato e pericoloso!!!!!!! Rivolgersi ad un dietologo è espressione di maturità.
Ciao Domenico

2006-09-16 10:26:54 · answer #3 · answered by Domenico S 2 · 4 2

i rischi sono elevatissimi.
Gli effetti del vomito autoindotto e del consumo di lassativi e diuretici:
Lo squilibrio idro-salino dovuto al digiuno e soprattutto all'uso di lassativi, diuretici o vomito rappresenta una delle prime cause di danno fisico nei disturbi alimentari. Queste complicanze sono tipiche della Bulimia Nervosa e della Anoressia Nervosa con condotte di eliminazione.
Ipopotassiemia, iponatremia, ipocloremia
La perdita di potassio, sodio e cloro provoca complicanze metaboliche (alcalosi, chetonuria), renali e cardiovascolari, sia in forma acuta che cronica.
I sintomi di uno squilibrio idroelettrolitico sono: sete, vertigini e ritenzione idrica, che causa gonfiore a gambe (edemi declivi) e braccia, debolezza, apatia, tic e spasmi nervosi.
In particolare vomitare dopo avere assunto ingenti quantità di acqua (pratica molto diffusa nel tentativo, peraltro vano, di eliminare tutto quello che si è ingerito) crea un profondo e immediato cambiamento nell'equilibrio idrosalino, che ha come sintomo spossatezza, tremori e tachicardia e può esitare in aritmie cardiache anche gravi (dalla tachicardia sinusale alla fibrillazione ventricolare).
I danni renali più frequenti sono la nefropatia ipopotassiemica e la calcolosi renale.
Infiammazione delle ghiandole salivari
Le ghiandole salivari risentono del vomito autoindotto e vanno rapidamente incontro a tumefazioni molto evidenti per aumento della produzione di saliva e per lo squilibrio idrosalino che si crea vomitando.
Le ghiandole salivari infiammate si gonfiano, ma possono anche produrre calcoli di dimensioni variabili, che possono ostruire i dotti salivari e provocare un intenso dolore. La ghiandola parotide in particolare gonfiandosi tende a modificare la fisionomia del volto, dando al viso un aspetto tondeggiante; il fenomeno è reversibile generalmente in qualche settimana con l'astensione dalle pratiche compensatorie (sopratutto vomito).
PER ALTRE INFO RIVOLGITI ALL'ABA

2006-09-16 07:51:42 · answer #4 · answered by dolcevita 2 · 4 2

Dopo che per anni le crisi di bulimia sono state scambiate per semplici attacchi di golosità, oggi è provato, come dice il dottor Vanotti, che "anche se per questa malattia la mortalità è più bassa che per l'anoressia, i danni all'esofago provocati dal vomito indotto, o la carenza di vitamine e potassio dovuti all'uso di lassativi e a una dieta squilibrata, possono essere gravi. Addirittura letali". Nonostante questo, molte donne che soffrono di bulimia continuano a sottovalutarla. O se ne vergognano troppo per chiedere aiuto. "Eppure si cura con successo nel 70 per cento dei casi", prosegue Vanotti, "con una terapia dietologica e soprattutto affrontando i nodi psicologici che si nascondono sempre dietro questi comportamenti". STAI MOLTO ATTENTA TI PREGO!!!

2006-09-16 07:43:05 · answer #5 · answered by Mika_82 2 · 2 0

Rovina lo smalto dei denti porta alla disidratazione cronica, carenze alimentari...

2006-09-16 07:38:06 · answer #6 · answered by MrAsd 5 · 2 0

a lungo andare si rovinano anche i denti, x' gli acidi li rovinano sempre di + fino a farli cadere!
e non è una bugia!

2006-09-16 07:36:49 · answer #7 · answered by hera 4 · 2 0

La terapia cognitivo-comportamentale della bulimia nervosa punta a cercare di modificare l’idea che il peso e le forme corporee costituiscono l’unico o il principale fattore in base al quale calcolare il proprio valore personale. Il trattamento prevede tre fasi per una durata complessiva di almeno sei mesi. La prima fase si propone di fornire informazioni sul disturbo e di ridurre le abbuffate regolarizzando la frequenza dei pasti e utilizzando attività alternative. La seconda fase mira a rendere stabile il comportamento alimentare attraverso la normalizzazione delle porzioni e la scelta della qualità degli alimenti, e a ridurre l’eccessiva preoccupazione per il peso e le forme corporee. La terza fase prevede l’applicazione di procedure finalizzate a prevenire le ricadute, a mantenere i risultati raggiunti durante il trattamento e alla preparazione della fine della terapia.

I farmaci che, nell'esperienza clinica, si sono mostrati efficaci nel trattamento di tale disturbo sono gli antidepressivi appartenenti alla categoria degli inibitori selettivi del ricaptazione della serotonina (SSRI).
L’uso dei farmaci antidepressivi nella cura della bulimia nervosa è dimostrato essere efficace per tre principali motivi:
permette una riduzione media del 50-60% nella frequenza delle abbuffate nel giro di qualche settimana;
permette una riduzione equivalente nella frequenza del vomito, un miglioramento dell’umore e del senso di controllo sull’alimentazione e una diminuzione della preoccupazione per il cibo;
l’effetto antidepressivo del farmaco si verifica sia nei soggetti depressi che non depressi.
Tuttavia è necessario sottolineare che recenti ricerche indicano che in molti soggetti il farmaco risulta non avere efficacia a lungo termine. Sembra infatti che, sebbene il farmaco antidepressivo riesca a ridurre le abbuffate, non possa eliminare alcuni fattori specifici che contribuiscono al mantenimento della bulimia nervosa, come ad esempio la dieta ferrea.

2006-09-16 09:29:15 · answer #8 · answered by FuckSmile 4 · 1 0

provoca danni molto gravi tipo la bulimia e in seguito la anoressia a lungo andare.
Fregatene della linea: la vita vale molto di + e non pensare: la vita e' la mia e come tale la gestisco io.
Faresti male ai tuoi amici, ai tuoi familiari, a chi ti vuole bene.
Pensaci.
Un abbraccio

2006-09-16 07:48:20 · answer #9 · answered by Anonymous · 2 1

provoka ingiallimento dei denti e problemi molto gravi x gli organi interni

2006-09-16 07:34:57 · answer #10 · answered by Anonymous · 1 0

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