La timidezza e l'inibizione sociale sono in genere da attribuire ad un blocco psicologico che si stabilisce in seguito a dei condizionamenti ambientali. Se, ad esempio, un bambino è ripetutamente sgridato per dei comportamenti che i suoi genitori o educatori considerano inadeguati, questi comportamenti tendono poi ad essere inibiti per il resto dell'esistenza. Per lo stesso motivo, aver ricevuto scarso amore, indifferenza o rifiuto da parte delle figure significative dell'infanzia può causare timidezza, insicurezza, paura di non piacere agli altri.
2006-09-13 05:09:33
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answer #1
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answered by sarah_did 4
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dalle persone che condizionano il tuo modo di vivere
2006-09-13 04:58:30
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answer #2
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answered by giusi r 1
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La timidezza
a cura della Dr.ssa Giuliana Proietti
La timidezza e l'inibizione sociale sono in genere da attribuire ad un blocco psicologico che si stabilisce in seguito a dei condizionamenti ambientali. Se, ad esempio, un bambino è ripetutamente sgridato per dei comportamenti che i suoi genitori o educatori considerano inadeguati, questi comportamenti tendono poi ad essere inibiti per il resto dell'esistenza.
Per lo stesso motivo, aver ricevuto scarso amore, indifferenza o rifiuto da parte delle figure significative dell'infanzia può causare timidezza, insicurezza, paura di non piacere agli altri.
La persona non timida ha potuto invece sperimentare, sin dai primi momenti della sua vita, un caldo senso di protezione, sicurezza e stabilità e che su queste esperienze fondamentali ha potuto costruire la coscienza del proprio valore.
Detto questo, diciamo subito che, anche in questo campo, il troppo storpia: vi sono persone, infatti, che hanno ricevuto affetto ed attenzioni in maniera eccessiva e che per questo sono diventate ugualmente timide.
Risparmiare il giovane anche della più piccola prova, del più minuscolo ostacolo, rimuovere dalla sua strada anche il più minuscolo sassolino non è educativo in quanto può causare in seguito il crollo psicologico di questo figlio troppo amato, che non è riuscito a sviluppare delle difese personali e che, alla prima delusione, al primo errore, non potendo più rivolgersi ai 'grandi', cade, senza avere la forza morale per rialzarsi.
Un classico esempio di questi 'falliti' sono i tossicodipendenti, gli alcoolisti, tutti coloro che subiscono, nel lavoro, in famiglia, nella vita in genere, senza mai ribellarsi. Praticamente si tratta di scelte autodistruttive, che solo in apparenza mirano alla sopravvivenza.
Quando inizia una persona a percepire questi sensi di inferiorità, di soggezione verso gli altri ? Secondo Adler, uno dei primi allievi di Freud, è normale che l'individuo, da bambino, cioè all'inizio della sua vita psicologica, si senta un po' goffo ed inadeguato alle varie situazioni che gli si presentano.
Questo primordiale senso di inferiorità viene superato, secondo Adler, se si delineano almeno tre condizioni positive : il raggiungimento della maturazione psico-fisica ed affettiva, la conquista di un buon livello di autonomia ed infine la consapevolezza delle proprie possibilità.
Queste tre condizioni in genere si presentano alla fine del periodo adolescenziale, ma sono molte le persone che avendo vissuto delle esperienze particolarmente negative non riescono a raggiungere mai un sano senso del proprio valore, per cui continuano a sentirsi insicuri ed inferiori agli altri per tutta la vita.
Iltimido ha un'unica convinzione in cui crede fermamente : che qualsiasi cosa egli faccia, tutti gli occhi del mondo sono puntati su di lui e sono pronti a giudicarlo (male); il suo grande timore, la sua ossessione, diventa dunque quella di non essere in grado di fornire sempre delle prestazioni eccellenti, di fare brutta figura, di essere giudicato male.
In realtà il suo vero limite è quello di giudicare i suoi comportamenti in modo ipercritico.
2006-09-14 09:35:14
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answer #3
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answered by ★HELDA★C★ ★ ★ ★ ★ 7
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dal tuo carattere e dal tuo passato anchio sono cosi ciao un bacio. lo sai e una cosa positiva lo sai i miei ex ragazzi che ho avuto gli piaceva molto questa cosa di me, anche al mio attuale ragazzo dice che e una cosa positiva. booo.
2006-09-13 20:40:12
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answer #4
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answered by BARBARA 3
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La timidezza è innata, poi questa può scomparire se si vive in un contesto favorevole. Credo che valga per tutte le componenti del carattere, questa regola!
2006-09-13 08:56:46
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answer #5
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answered by monica yeye 4
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Prima di tutto dal tuo carattere...
poi pùo aumentare, dipende dall'ambiente in cui vivi, se i tuoi genitori ti fanno frequentare persone o ti tengono barricata in casa, dalla tue esperienze ecc.. insomma da ciò che ti circonda....
ma in primis credo da come si è fatti, non c'è nulla di male ad essere timidi... l'importante è non esserlo troppo perchè allora si vive male e nella continua paura del giudizio degli altri...
il segreto è cercare di credere in se stessi e nelle proprie capacità.. e prendere con tanta autoironia i propri difetti!!!
2006-09-13 08:23:55
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answer #6
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answered by illaaaa 5
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puo' dipendere dal timore del giudizio altrui, o magari non sentirsi all'altezza di chi ci circonda in quel momento ,e' un disagio che provo anch'io spesso ma solo quando non conosco la persona o le persone con cui sto. a poco a poco mi passa e mi sento piu' libera e tranquilla anche nel dialogare. sono cosi' da sempre e credo che ormai non cambio piu'. non credo sia un difetto, meglio i timidi che gli invadenti ,che poi in fondo in fondo non sono benvisti da nessuno all'interno di una cerchia di conoscenti o amici.
2006-09-13 05:41:28
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answer #7
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answered by EMY 3
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Dal timore di essere rifiutati, se siamo in campo sentimentale.
Dal timore di sbagliare e di fare pessime figure in tutti gli altri casi.
2006-09-13 05:36:59
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answer #8
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answered by Anonymous
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la timidezza è un pregio e non un difetto,ci sono persone molto riservate molto sensibili,queste persone sono sempre molto educate e rispettose,purtroppo nella nostra società di spacconi la timidezza non viene valorizzata.
2006-09-13 05:29:21
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answer #9
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answered by lilly 5
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Dal tuo modus vivendi.
E' vero, importantissima è l'impronta dei tuoi genitori sul tuo carattere, ma altrettanto vero è che si vive in un contesto sociale.
Per cui è chiaro che a questo punto varie possono essere le variabili che hanno potuto influire nella formazione della tua personalità.
Un corso di recitazione è quello che consiglio ai timidi.
Grandi risultati.
E si spera grandi attori.
2006-09-13 05:28:08
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answer #10
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answered by Federica 2
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dall'insicurezza e dalla paura che gli altri ti giudichino per quello che fai................... secondo me è una forma di narcisismo che ti porta ad essere troppo concentrato sulle tue azioni e su quello che gli altri pensano di te.................... ti ha risposto una timida da 18 anni!
2006-09-13 05:21:19
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answer #11
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answered by psiche_88 4
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