Con il sistema "contributivo" a regime verso il 2030, il problema non dovrebbe essere molto grave. Comunque, gli extracomunitari come soluzione al pagamento delle pensioni e` sicuramente un'impostazione errata del sistema pensionistico. Fino al 2030 sara` in vigore un sistema misto, contributivo e retributivo, che appunto perche` misto contiene una grave incognita: ce la fara` il sistema a sostenere la spesa che incombe sui lavoratori che vanno in pensione? Il sistema "contributivo", nel 1995, doveva appunto rimediare a questa preoccupazione, ma forse fu troppo tardi. C'era anche la possibilita` di optare per il sistema "contributivo", ma improvvisamente fu bloccata l'opzione, forse perche` molti si erano accodati per avere la pensione sicura in fretta, magari perdendo un poco. I soldi non c'erano !
La domanda non e` razzista. La propaganda e`, a dir poco, alquanto falsa.
2006-09-11 21:20:54
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answer #1
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answered by giulietta 7
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Visto che l'Italia è un paese a crescita 0 e che le uniche nascite sono praticamente quelle di bambini con almeno un genitore straniero, in futuro saranno proprio questi bambini a costituire la base della forza lavoro italiana.
Quindi ringraziamo queste persone che lasciano la loro casa, spesso con tristezza, perché non sono in grado di vivere decorosamente lì, e vengono in Italia a fare i lavori + umili, nonostante spesso abbiano lauree e specializzazioni, spesso sono sfruttati (anche da datori di lavoro italiani) e sottopagati, ma pagano le tasse e mettono al mondo figli.
2006-09-10 21:13:13
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answer #2
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answered by passepartout 3
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Hai ragione su una cosa: i conti non tornano!
L'allungamento della vita media, l'invecchiamento della popolazione e il baby boom degli anni 60-70 sono solo alcuni dei fattori che fanno sì che il sistema pensionistico non reggerà nei prossimi anni, insieme agli sprechi enormi all'interno dell'INPS ed alle tante pensioni regalate.
Occorre una riforma che innalzi l'età pensionabile e la porti intorno ai 65 anni per tutti (uomini e donne, privati e pubblici, autonomi e dipendenti) e ciò per garantire pensioni dignitose che coprano almeno i consumi essenziali dei futuri pensionati.
Naturalmente poi occorre sviluppare la pensione integrativa per avere una seconda pensione che ci permetta di coprire tutti gli altri consumi a cui ormai siamo abituati.
Ma di fronte a tutto ciò i nostri politici fanno discussioni demagogiche senza guardare i numeri e ragionare su quello che succederà.
Poveri noi.
2006-09-11 08:05:11
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answer #3
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answered by Anonymous
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Stiamo raschiando il fondo del barile l'unica cosa che ci può salvare è un altra MARCIA SU ROMA, quando si parte?
2006-09-11 00:39:16
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answer #4
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answered by Ale 2
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Beh! però sulle pensioni c'è da fare un minimo di chiarezza. (scsate ma il compter oggi non scrive la qinta vocale)
La mia pensione (qanto e se ce l'avrò) non me la pagheranno i giovani che lavorano.
Oggi, le nove leve sono ttti a sistema contrbtivo (è come farsi n'assicrazione, io verso e qando sarà la mia ora, in teoria, prenderò la rendita finziaria di qello che ho versato). Nel contempo, versando i contribti, sto pagando le pensioni attali a chi è a sistema rettribtivo (cioè prende la pensione non in base a qello che ha versato ma in base all'ltimo stipendio percepito).
Qinti, a regime, si spera che non saranno i giovani a pagare le pensioni dei vecchi. Se poi sarà così non lo so. lo psero ma, come al solito, non ne sono convinto.
2006-09-10 22:59:52
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answer #5
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answered by alvaro4ever 7
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La stanno già pagando a chi è in pensione come qualunque altro lavoratore italiano.
Se in futuro avranno maturato con il lavoro il diritto alla pensione l' avranno come chiunque altro.
Di fatto chi lavora e paga tasse/contributi partecipa al mantenimento del sistema previdenziale indipendentemente che sia italiano o no.
Più lavoratori + tasse + contributi versati = + pensioni per chi ne ha diritto.
Quindi i lavoratori in regola extracomunitari al sistema previdenziale fanno solo bene.
2006-09-10 21:09:53
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answer #6
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answered by sith 2
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E' meglio dimenticarsi della pensione perchè al 99,9% non la prenderemo...L' ideale sarebbe fare un patto con questo fantomatico stato (che, per la cronaca, siamo noi) e rinunciare alla pensione in cambio dello stipendio pieno o doppio....le cose sarebbero sicuramente migliori...
2006-09-11 14:56:48
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answer #7
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answered by the stick 1
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veramente tutti quelli che sono in italia regolari già lo stanno facendo ,scusa ma le loro detrazioni secondo te ,vanno in un posto diverso da quello delle detrazioni degli italiani!!!!ma quando chiedede le cose usate il cervello?
2006-09-11 01:36:44
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answer #8
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answered by ladyfindley 5
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La situazione degli exstacomunitari è una cosa seria...
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Gli effetti delle migrazioni
Conseguenze nei paesi di partenza
I paesi da cui provengono gli immigrati presentano spesso gravi problemi di disoccupazione o sottoccupazione, l'emigrazione di forza lavoro può allentare la pressione sul mercato del lavoro e l'invio dei guadagni degli emigrati alle comunità di origine, può costituire un'entrata complessiva notevole in società che vivono con un reddito pro-capite di poche centinaia di dollari all'anno. Questi effetti positivi sono per lo più di breve durata, infatti per contro, quando lasciano i paesi di origine persone qualificate, i costi per l'istruzione sostenuti da paesi poveri, vengono messi a frutto in paesi ricchi depauperando e creando vuoti nella classe dirigenziale del paese di invio.
Se le migrazioni si concentrano su alcuni settori della popolazione ad es. maschi giovani o donne, possono esserci ripercussioni sull'economia locale; l'emigrazione femminile per lungo tempo è stata considerata solo come ricongiunzione con i mariti, ma per alcuni paesi (ad es. America Latina, Filippine) è molto sviluppata ed è una risorsa fondamentale nell'aiutare le famiglie in patria con l'invio delle rimesse che in alcuni paesi costituiscono una delle principali fonti di valuta estera.
C. 7 b - Conseguenze nei paesi d'arrivo
Nelle società di arrivo l'impatto iniziale è positivo in quanto la manodopera straniera copre vuoti in ambito lavorativo, in settori più pericolosi o nocivi per la salute, con orari più lunghi o turni notturni o festivi. Tutto questo diventa un problema in caso di assunzione illegale o lavoro nero sia per la "concorrenza sleale" con la manodopera locale, sia per la maggior facilità con cui i datori di lavoro evadono contributi fiscali e previdenziali o non rinnovano impianti e tecnologie, creando quindi, con la loro scorrettezza, conseguenze negative nel lungo periodo. Questo però nasce dal malcostume locale ed è un fenomeno che le società civili devono controllare ed eliminare in quanto comporta anche costi sociali per fornire servizi socio-assistenziali che, se l'immigrato lavora regolarmente, sostiene in prima persona con i contributi versati, se al contrario lavora illegalmente, devono essere sostenuti dalla società.
Gli effetti sociali del fenomeno dell'immigrazione sono molteplici e a volte più negativi che positivi soprattutto se la società di accoglienza è impreparata ad affrontare il fenomeno o è viziata da abitudini colonialiste o di chiusura culturale alla diversità.
Le società di accoglienza hanno l'opportunità di arricchimento culturale dato dalla presenza di componenti ricche e variegate, ma devono saper affrontare i conflitti che inevitabilmente tale copresenza può scatenare; non sono sufficienti semplici regole di convivenza che oltretutto non riguardano solo i nuovi arrivati, ma entrambe le componenti. Il paese di arrivo di consistenti flussi migratori si deve dare regole e consuetudini che disciplinando la convivenza, permettano e stimolino l'incontro, il dialogo, lo scambio fra le diverse componenti onde poter far evolvere una società semplicemente multiculturale in una società interculturale.
Le migrazioni sono un fenomeno complesso che coinvolge sia singoli individui con le loro personalità e le loro storie, sia intere società, sia meccanismi economici sovranazionali; comprende contemporaneamente aspetti positivi e negativi; spesso perché possano prevalere gli aspetti positivi occorre un concreto, serio e duraturo impegno.
2006-09-10 20:57:15
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answer #9
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answered by Uomo Panda - Stomboliy 6
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Esattamente si. Visto che la forza lavoro italiana è in diminuzione assieme alle nascite, saranno proprio gli extracomunitari a pagarci (se ancora ci saranno) le pensioni. Vorrei far notare che i soldi che versiamo all'INPS non vengono accumulati in vista della nostra pensione, ma vengono utilizzati immediatamente.
2006-09-10 20:55:48
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answer #10
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answered by saltalacordasloty 4
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se gli extracomunitari sono in regola pagano le pensioni se poi se ne tornano nei loro paesi senza aver maturato un anzianità tale da aver titolo a una pensione i soldi versati entrano in cassa comune
2006-09-10 20:52:33
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answer #11
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answered by ilpuccio 3
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