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Con il presupposto di una giustizia "giusta" ritengo che la pena inflitta deve essere commisurata all'entità del reato e che durante il periodo di carcerazione sia necessario formare l'individuo per il corretto reinserimento in società. Quindi: per reati particolarmente gravi non capisco perchè non sia eticamente accettabile la pena di morte (certamente non intesa come deterrente ma "semplicemente" come pena corrispondente all'entità del delitto). Per quanto riguarda il regime carcerario trovo che nessuna terapia sia più utile alla correzione del comportamento se non quella del lavoro (anche pesante); perciò con i lavoro forzati penso si possa ottenere un triplice scopo: 1. "terapia" utile per il reinserimento 2. valido deterrente per chi ha intenzioni criminose (il lavoro è ciò che spaventa di più queste persone) 3. Il condannato paga così la sua pena sia in termini "etici" con la detenzione sia in termini pratici (rimborsando con il lavoro il costo dell'apparato carcerario)

2006-09-07 00:21:24 · 21 risposte · inviata da Anonymous in Politica e governo Legge ed etica

per Loras: la "penalità" per il "contratto sociale" nel caso di uno che entra in una classe elementare con un mitra e uccide una quindicina di bambini quale sarebbe?

2006-09-07 00:54:57 · update #1

per paola p: per un assassino incallito ci sarebbe la pena d morte

2006-09-07 00:57:06 · update #2

per marika: nel contesto della giustizia meglio diventarlo "assassini" che esserne vittima

2006-09-07 00:59:06 · update #3

per lalla: è vero, il problema sono le manipolazioni. Infatti intendo una giustizia "giusta" proprio in quanto possano essere evitate il più possibile (anche se, probabilmente, non potranno essere mai totalmente eliminate). E' anche vero però che le manipolazioni avvengono soprattutto in casi di reati non riguardanti l'ipotetica "pena di morte" (stragi, omicidi ripetuti, efferati, ecc.)

2006-09-07 01:04:49 · update #4

per lucia c: non è un uomo ad applicare la giustizia è la società

2006-09-07 01:07:17 · update #5

per vincenzo s: la tua risposta non è convincente. Per la maggioranza dei politici i "lavori forzati" sono concetto da Medioevo forse perchè temono (in molti) di ritrovarsi a dover lavorare e poi........ evidentemente non fanno guadagnare voti

2006-09-07 01:11:50 · update #6

per meglio aspettarle che averle: spero per te che la società in cui viviamo non vada sempre più verso la strada che sembra aver imboccato: criminalità, fanatismo, ecc. altrimenti ci troveremo a parlare non di applicazione della giustizia ma di lotta (sanguinosa) per la sopravvivenza. Tu da che parte stai?

2006-09-07 01:18:50 · update #7

per veredina: non credo che il problema per il criminale sia "riflettere su quello che ha fatto", ma fargli pagare per quello che ha fatto, che poi ci rifletta o meno è affar suo

2006-09-07 01:23:32 · update #8

per oliciccio: pienamente d'accordo con la frase della Fallaci

2006-09-07 02:45:33 · update #9

21 risposte

ogni cosa che potrei dire sarebbe superflua, hai già detto tutto, sono d'accordissimo

2006-09-07 05:02:41 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

sn contro la pena di morte. la paura della morte sarebbe solo momentanea ed alcuni neanche la provano. invece sono d'accordo con i lavori forzati, il carcere a vita e l' abolizione di concessioni, privilegi, pene ridotte (almeno per i reati più gravi). è proprio il sistema della giustizia che nn mi piace e nn funziona del tutto: mi vengono alla mente, per esempio, le situazioni privilegiate di grandi pentiti. ma come? esponenti delle organizzazioni criminali che hanno delle belle celle arredate e che vengono inviati in vacanza o in crociera? ma va.....

2006-09-07 07:33:46 · answer #2 · answered by ღSciusciùღ 6 · 2 0

La pena di morte è giuridicamente inaccettabile in uno stato di diritto. Questo perchè ogni Stato si basa su una "piattaforma" di convenzioni giuridico-etiche (ad esempio, è giudicato eticamente sbagliato rubare, banalmente parlando). Una delle convenzioni etiche di base è che sia anche scorretto uccidere; ed è per questo motivo che chi uccide va (o dovrebbe andare; si sa che tra teoria e pratica c'è un abisso) in galera. Ora, se un uomo uccide un altro uomo, "rompe" il contratto che ha "stipulato" con la collettività, minandone le basi, e per questo deve essere reso incapace di commettere altri crimini, inserendolo in una struttura che possa riformarlo come persona. Se anche lo Stato usasse l'omicidio come forma di pena, la stessa base etica su cui esso si basa crollerebbe. Sarebbe, in pratica, come se lo Stato "tradisse" gli stessi principi per cui esiste (ad esempio, difendere i diritti fondamentali, per es. diritto alla vita). E questo, ovviamente, non ha alcun senso.

2006-09-07 07:34:23 · answer #3 · answered by Loras 2 · 1 0

la pena di morte nn è mai giusta.. nn puoi decidere sulla vita di una persona... anche se la rabbia o il dolore possono portarti a pensare ke sia l'unica soluzione. concordo sui lavori duri o ad esempio sulla castrazione chimica soprattutto per i pedofili. e sarebbe anche giusto che un delitto sia pagato con l'ergastolo ma che questo sia tale... ki ha sbagliato deve avere tutto il tempo possibile per riflettere su quello ke fatto!

2006-09-07 07:34:14 · answer #4 · answered by veredina 2 · 1 0

L'utopia piu' grande è quella della giustizia giusta...con la giustizia della quale si servono attualmente i paesi del mondo la pena di morte non dovrebbe essere applicata.
per i lavori forzati sono d'accordo!

2006-09-07 07:29:54 · answer #5 · answered by vincentgallo80 3 · 1 0

Sono d'accordo sul lavoro, ma non sulla pena di morte (significherebbe diventare assassini).

2006-09-07 07:28:40 · answer #6 · answered by Anonymous · 1 0

Sono d'accordo a patto che tu e tutti quelli che la pensano come te vadano a fare i boia e i sorveglianti, Se uno non vuol lavorare che fai lo frusti? Non gli dai da mangiare?

2006-09-07 10:42:33 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

d' accordissimo coi lavori forzati, meno per la pena di morte
...forse meglio condanne a vita

2006-09-07 09:58:47 · answer #8 · answered by Seagull 2 · 0 0

Io sono perfettamente d'accordo con te sia per quel che riguarda la pena di morte sia per i lavori forzati. Io credo inoltre che entrambi funzionerebbero, e bene, anche da deterrenti. Il buonismo odierno non giova a nulla; ne ai criminali che vengono troppo tutelati ne tantomeno a coloro che subiscono i crimini che non si vedono protetti dalla giustizia (le forze dell'ordine il loro lavoro lo fanno è la giustizia che lo rovina). Cito testualmente una frase di Oriana Fallaci che io stimo tantissimo "solo chi ha fatto il proprio dovere ha diritto ad avere dei diritti".

2006-09-07 09:27:35 · answer #9 · answered by oliciccio 2 · 0 0

Credo che Rutelli per i lavori forzati si troverebbe in disaccordo dato che non ha mai lavorato

2006-09-07 09:24:34 · answer #10 · answered by enzov10 2 · 0 0

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