L'art. 65 dell'ordinamento giudiziario (R. D. 30 gennaio 1941, n° 12) definisce il compito della Cassazione in questo modo:
"La corte suprema di cassazione assicura l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni ed adempie gli altri compiti ad essa conferiti dalla legge".
Circa le origini della cassazione (fondamentali per capire la definizione sopra riportata) vi furono dispute tra chi ne ricercava tracce nel diritto romano o nel diritto intermedio e coloro che ne affermavano l'assolutà originalità. Da sempre si è sentita l'esigenza di giustizia nel senso più profondo del termine. Ma ciò non basta per scoprirne la derivazione. C'è qualcosa di più, sotteso dalla stessa definizione dell'art. 65. La cassazione è nata dal travaglio della rivoluzione francese. In Francia già esisteva il Conseil des parties, istituito nel 1578 come una sezione speciale del Consiglio del Re, per assicurare e conservare la legge. Ma l'Assemblea legislativa volle creare qualcosa di nuovo sulla base della filosofia espressa da Montesquieu prima e Rousseau poi. Era ben nota la disputa circa la separazione dei poteri a seguito delle antiche lotte tra sovrano e parlamenti. Il problema della istituenda cassazione si presentò come alternativa tra potere legislativo e organo giurisdizionale. Si preferì il primo tanto era il timore di chiamare i componenti della Cassazione "giudici". Ciò di cui si aveva bisogno era un organo che sorvegliasse il potere giudiziario e non che giudicasse. Questa concezione ebbe una base razionale nel decreto dell'Assemblea costituente del 1 maggio 1790 col quale veniva sancito all'art. 3 che vi sarebbero stati soltanto due gradi di giurisdizione in materia civile. Ciò escludeva che la cassazione potesse essere giudice di terzo grado. Fu così che nacque con il decreto 27 novembre 1790 il "Tribunal de Cassation". Presto però non si poté fare a meno di riconoscere carattere giurisdizionale all'istituto con l'estensione del controllo della cassazione agli errores in judicando ed errores in procedendo. Oggi il problema è ancora vivo e attuale, ma sotto l'aspetto dei rapporti tra giudizio di cassazione e giudizio di rinvio. In quanto appare ovvio che il giudice del rinvio debba essere vincolato alla decisione della cassazione, ma si assistette ad ogni sforzo per evitare questo vincolo. Nel nostro ordinamento non vi è dubbio che la corte di cassazione come la conosciamo sia il derivato francese.
Funzioni
La Corte di Cassazione è il vertice della giurisdizione ordinaria, essendo il tribunale di ultima istanza nel sistema giurisdizionale ordinario (penale e civile) italiano. Attualmente ne è il procuratore generale Mario Delli Priscoli, nominato il 26 aprile 2006. La Corte si articola in diverse sezioni. Nei casi più importanti o nei casi per i quali vi siano orientamenti contrastanti delle diverse sezioni, la Cassazione si riunisce in Sezioni Unite (SS.UU.). Le decisioni assunte dalla Corte di Cassazione in tale composizione sono di un'autorevolezza tale da somigliare a dei "precedenti vincolanti", concetto altrimenti estraneo all'ordinamento italiano.
Di regola, giudica in seguito ad un gravame successivo ad una pronuncia di una Corte d'Appello, fintantoché il gravame sia possibile, e cioè finché la questione non sia coperta da giudicato.
Non giudica sul fatto, ma sul diritto: ciò significa che non può occuparsi di riesaminare le prove, ad esempio, ma può solo verificare che la procedura relativa ai gradi precedenti del giudizio si sia svolta secondo le regole.
A differenza che negli ordinamenti di Common Law, le pronunce della Cassazione (in quanto tribunale di ultima istanza) non sono vincolanti che per il giudizio cui si riferiscono. Tuttavia esse sono di regola seguite dai giudici dei gradi inferiori (in particolare le pronunce delle Sezioni Unite). In ciò si esprime la c.d. funzione nomofilattica della Corte di Cassazione, con la quale si intende il ruolo della Cassazione di armonizzare l'interpretazione giurisprudenziale delle norme di applicazione ermeneutica più ambigua.
La Cassazione riunita in Sezioni Unite, inoltre, ha il compito di "giudice della giurisdizione": essa deve cioè esprimersi ogni qual volta vi sia un conflitto di giurisdizione (tra giurisdizione ordinaria e giurisdizioni speciali, come quella amministrativa).
http://www.cortedicassazione.it/
2006-09-05 04:00:38
·
answer #1
·
answered by Gianni C 2
·
1⤊
1⤋
Scusa se la mia non è una risposta, ma una provocazione, ma secondo me il quesito suonerebbe meglio così:
"Che cosa dovrebbe "veramente" essere la Corte di Cassazione? E come dovrebbero "veramente" funzionare i gradi di giudizio nei processi?"
2006-09-05 04:02:09
·
answer #2
·
answered by Ramacharaka 4
·
3⤊
0⤋
La Corte di Cassazione è l'ultimo dei tribunali di appello.
Quando è stata dichiarata una condanna in 1° grado, di solito si ricorre in appello e si va alla Corte d'Appello. Dopo la condanna di quest'ultima si ricorre alla Cassazione, il cui esito non può assolutamente essere messo in discussione.
Ciaw
2006-09-05 04:02:30
·
answer #3
·
answered by (ira) 3
·
2⤊
0⤋
Corte di Assise, Corte di Appello e Corte di Cassazione.
Sono i tre gradi di giudizio; chi e' condannato in primo grado puo' ricorrere in Appello, chi e' dinuovo condannato in Appello puo' ricorrere in Cassazione. E' l'ultimo giudizio ed e' inappellabile, la storia finisce li' e la sentenza passa "in giudicato".
E' divertente sapere che cassazione deriva da cassare, cioe' tagliare. La sentenza di Cassazione e' quella che "cassa" cioe' taglia tutto cio' che e' stato prima.
E' un po' semplificato ma grosso modo e' cosi'.
2006-09-05 04:16:01
·
answer #4
·
answered by roccobarocco 5
·
1⤊
0⤋
Secondo me dire terzo grado di giustizia non è proprio appropriato... in pratica alla cassazione ci si rivolge non according to entrare nel merito della sentenza ma according to la legittimità. significa che io non posso ricorrere alla cassazione perchè non credo giusta la sentenza (cosa che si fa passando dal primo al secondo grado di giudizio), ma se advert es ritengo che il giudice non abbia usato tutte le tutor, ecc... Il codice è solo una parte del diritto (o ordinamento giuridico, come lo vogliamo chiamare). IL diritto in italia è composto dai codici, dalla legge, dalla consuetudine, dalla dottrina e dalla giurisprudenza. Una sentenza della cassazione rientra nella giurisprudenza e, quindi, nell'ordinamento. according to cui quando un giudice andrà advert esprimersi su una causa, dovrà tener conto di tutto l'ordinamento e quindi anche della giurisprudenza e quindi anche di una sentenza della corte di cassazione. Che il caso sia avvenuto a palermo o a milano si è sempre in Italia e l'ordinamento è lo stesso!
2016-12-14 18:37:29
·
answer #5
·
answered by ? 3
·
0⤊
0⤋
Il sistema giudiziario italiano prevede tre successivi gradi di giudizio: il primo si celebra in corte d'assise, il secondo (in seguito a ricorso presentato da una o entrambe le parti in causa, e cioé pubblico ministero e difensore, naturalmente per cercare di ottenere una sentenza a loro più favorevole della prima) si celebra in Corte d'appello. Ancora su ricorso di parte, il terzo grado è presso la Corte di Cassazione, che in teoria dovrebbe solo, snza entrare nel merito delle questioni dibattute, verificare se non vi sia stato nei gradi precedenti qualche errore nell'applicazione delle norme di procedura che induca a cancella ("cassare") la precedente sentenza rinviando quindi le parti ad un nuovo giudizio; in realtà, quasi sempre si tratta di un giudizio di merito. La Cassazione può confermare la sentenza della corte d'appello, ed in questo caso la sentenza è definitiva e non più riformabile, oppure rinviare le parti ad un nuovo dibattimento
2006-09-05 04:19:41
·
answer #6
·
answered by Proteo 7
·
0⤊
0⤋
E' la Corte di terzo grado e ultimo grado.
Le sentenze di primo grado possono essere impugnate dalla parte soccombente: in questo caso inizia un giudizio di secondo grado.
Le sentenze di secondo grado possono essere impugnate dinanzi alla Cassazione, ma solo per motivi di diritto e non di fatto
2006-09-05 04:01:04
·
answer #7
·
answered by Isadora 3
·
0⤊
0⤋