Io vivo negli States e il consumo dei medicinali in genere, non solo quelli antidepressivi, e' davvero un fenomeno che ancora oggi mi sconvolge e irrita.
Mia cognata (che e' americana) ha portato la figlia dallo psicoterapeuta perche' manifestava sintomi depressivi. La tipa dopo un solo colloquio, l'ha mandata dallo psichiatra, che sappiamo e' l'unico che puo' prescrivere farmaci.
Lasciando da parte i commenti personali a questo episodio, vado avanti...Qualche settimana fa' sono andata a cena con degli amici, di cui uno e' appunto psichiatra e ricercatore di farmaci antidepressivi per una famosa casa farmaceutica, italiana. Lui e' appunto la persona che fa i test e analizza gli effetti dei farmaci per autorizzarne la vendita. Bene, gli ho fatto proprio queste domande: "...ma quanto sono efficaci e necessari questi farmaci? c''e poi il rischio della dipendenza, oltre che altri effetti collaterali? ed e' giusto prescriverli dopo poche sedute psicoterapeutiche?"
Lui mi ha risposto innanzitutto che i farmaci sono assolutamente necessari in casi di estrema gravita', specie se si tratta di persone con tendenze suicida. In quel caso il rischio di effetti collaterali non si pone proprio: e' preferibile dare al paziente mal di stomaco, vomito, ecc. che lasciarlo in balia della sua sofferenza con conseguenze mortali. Assolutamente sbagliato ricorrere ai farmaci senza un'adeguata psicoterapia o sedute in analisi, per farsi' che la guarigione sia reale e duratura bisogna affrontare un percorso che non puo' basarsi esclusivamente con la cura biologica dei sintomi. E' chiaro che la mente va guidata verso la cura e in questo percorso medicinali e terapia agiscono di pari passo.
Purtroppo oggi, e lui questo non l'ha negato, si esagera con le prescrizioni mediche per ragioni economiche, purtroppo.
2006-09-02 03:50:22
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answer #1
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answered by Anonymous
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ciao io sono contrario per una questione di fondo molto precisa che ora cerco di spiegare. bisogna capire cosa è la psiche innanzitutto,e cioe se lattività psichica è un problema di reazioni biochimiche o meno cioè il bene che voglio a mio figlio i sentimenti che provo, sono solo una questione biochimica? dicono che siamo solo dei cervelli senz anima ,ma è maticamente dimostrabile che cio nn è vero,se il mio cervello è fatto di atomi e molecole ed elettroni, allora perchè il mio frigo nn pensa, nn ama nn è cosciente? quindi l attività psichica à un altra spiegazione,ed è per questo che lo psicofarmaco nn risolve anzi peggiora,perche annebbia la persona rendendola piu inconsapevole ed instupidita,per cui se potete fatene a meno.
e cercate la soluzione in altre cose. ciao
2006-09-02 07:42:16
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answer #2
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answered by jotailer 1
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sia la risposta di kikko che di fery mi sembrano già molto buone.
Per esperienza personale, posso solo dirti che in alcuni casi di patologia seria vengomo somministrati ai pazienti direttamente dal proprio medico curante (meglio se specialista), e comunque senza alcun tipo di abuso, anche perchè necessitano di una ricetta medica, che anche se ripetibile, oggi non vale più di 30 giorni, dopodiche bisogna rifarla. Inoltre va anche precisato che per la depressione (in particolare) esistono farmaci della cosidetta 4^ generazione che, sempre sotto controllo medico, possono essere gradualmente sospesi senza alcun strascico e/o dipendenza. Basta leggere le statistiche o sentire i notiziari per capire quanta gente soffre oggi di depressione,/ansia/attacchi di panico ecc. Comunque, a seconda della patologia, i farmaci cambiano; ma sempre psicofarmaci restano (benzodiazepine ecc.)
Non siamo noi a dover decidere se servono, fanno male, sono dannosi, o altro del genere. E' solo il medico competente che può e deve risolvere il problema caso per caso. Ciao e complimenti per la bella domanda.
2006-09-02 03:15:47
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answer #3
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answered by signore si nasce 5
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Purtroppo si parla troppo per "sentito dire". Perchè non ci si chiede mai se realmente questi farmaci posso aiutare il paziente a migliorare?
La patologia mentale è una delle malattie del secolo. Gli psicofarmaci servono a far tornare alla normalità quel paziente che in modo naturale non potrebbe mai. Il cervello non è in grado di produrre la serotonina ed il farmaco non fa altro che aiutare la produzione di tale sostanza. Se il medico ritiene di dover dare quei farmaci ha ritenuto opportuno farlo.
Si prendono tanti farmaci per curare tante malattie, e perchè non dovrebbero esser presi con le dovute cautele per curare il male del secolo?
P.S.: Aggiungo che la risposta di Sery è perfetta
2006-09-02 02:59:41
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answer #4
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answered by Kikko 5
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in alcune circostanze e' impossibile non farvi ricorso - la depressione, ad esempio, e' una malattia vera e propria. quando l'affetto da sindrome depressiva accetta di considerarsi un "malato", psicoterapie a parte e supporto da una rete affettiva di congiunti e amici, l'unica terapia e' quella degli psicofarmaci. non cv'e' via d'uscita. ovviamente c'e' un prezzo non indifferente da pagare, e cioe' gli effetti collaterali, la difficolta' di scalare il farmaco e, alla fine, gli "strascichi", spesso pesanti, che esso lascia nel paziente
2006-09-02 02:47:46
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answer #5
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answered by gizmo! 4
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Sono assolutamente contrario.
2006-09-02 02:45:21
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answer #6
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answered by Andrea Carlo 5
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Favorevole, in situazioni difficilmente superabili da soli aiutano molto. Non bisogna demonizzare.
2006-09-02 03:49:11
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answer #7
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answered by stellina 3
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Guarda ti posso solo passare un'esperienza personale e dirti perchè non sono totalmente contraria.
Mia madre ha avuto un periodo di depressione molto forte e allora il medico gli ha prescritto la cosiddetta "pillola della felicità". E' stata seguita, l'ha assunta per un periodo e poi di comune accordo col medico l'ha sospesa. Le è stata molto ultile per superare un periodo difficile e sinceramente, seppur contraria all'abuso, da figlia non posso che essere felice che abbia funzionata. Se per brevi periodi e per ragioni serie io sono d'accordo. Se poi sono per uno "sfizio" non esiste. Cioè...bisogna usarle con prudenza perchè non solo portano alla dipendenza ma anche all'assuefazione, cioè dopo tanto non provocano manco più l'effetto dovuto.
2006-09-02 02:58:34
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answer #8
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answered by sery_se 4
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sono contro il consumo esagerato che se ne fa' in Italia.
un conto è somministrare psicofarmaci a pazienti che ne hanno veramente bisogno per evitare epiloghi tragici o per curare una seria malattia.
Un altro conto è prescriverli a chiunque ne faccia richiesta come sto vedendo in giro tra le mie amiche.
Basta che il bambino sia un po' più irruento e subito vanno di goccine, basta che trascorri due notti in bianco o che ti vengano due palpitazioni e subito ti sparano il valium, Lexotan e mille altre schifezze...robe da non credere...negli ultimi 3 anni tutte le mie amiche prendono qualcosa...così si tengono calme, anzichè risolversi i problemi della vita e affrontare le avversità.
stiamo diventando un popolo di smidollati farmaco-dipendenti, incapaci di prendere in mano la propria vita.
2006-09-02 02:48:44
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answer #9
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answered by Camilla72 5
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Quando servono, e cioè in situazioni psicologiche particolari, prescritti da uno specialista, assolutamente a favore. L'abuso invece è stupido e dannoso.
2006-09-02 02:45:28
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answer #10
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answered by ? 4
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