Primo: fregatene, anche se non è facile, la salute non la compri a kili al mercato rionale.
Secondo: fai bene il tuo lavoro, in modo da renderti inattaccabile ad eventuali ripicche, anche a livello sindacale, e cerca di farlo in modo tale da renderlo riconoscibile (tipo firmare i fax, i documenti, gli appunti o cose del genere), non lasciare che altri se prendano meriti che non siano i tuoi.
Terzo: se è il tuo capo, scaricagli addosso il maggior numero possibile di rogne di sua competenza, giustificando il fatto che non sei in grado di risolverle o che non fanno parte del tuo lavoro, magari in modo scritto, tipo mail o comunicazioni interne, datando il tutto con dovizia.
Quarto: se hai la possibilità, raccogli tutte queste prove dopo un periodo adeguato di tempo e mostrale ai titolari, a meno che non lo sia egli stesso o che sia "**** e camicia" con loro, in modo tale da mollare la presa e prendersi le sue responsabilità.
Quinto: rifiutati di fare tutto ciò che non è di tua competenza, in modo fermo e deciso ma non in modo troppo palese, giustificandoti magari dicendo che hai già i tuoi compiti da eseguire, che non è previsto da contratto, in tutti i casi in modo "elegante", deve capire che non sei una pezza da piedi ma una persona intelligente.
Sesto: se tutto questo non funziona, confermo di provare a cambiare lavoro, non sarà facile ma diventa quasi una scelta obbligata. Te lo dice uno che ha avuto contrasti continui con i propri titolari per ben 6 anni, causati dalla loro imbeccillità, ma ero talmente inattaccabile e la misura era talmente colma che dei 3 mesi e mezzo di preavviso che dovevo fare, una volta date le dimissioni, non ho lavorato un minuto oltre il tempo della firma di accettazione da parte loro, senza nessuna trattenuta per il mancato preavviso.
Ma ricordati sempre il punto 1, è la cosa più importante.
2006-08-29 03:59:27
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answer #1
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answered by supergigen 7
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fai come me, comincia a fare il minimo e pensa a iscriverti a qualche corso, magari all'università per migliorare e non pensarci più
2006-08-29 04:58:46
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answer #2
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answered by Anonymous
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a me è capitato pochi giorni fa.se siete in +persone in ufficio che stanno subendo questa "sottovalutata" sofferenza, e volete davvero fargliela pagare, munitevi di un micro-registratore e recatevi da un legale; oppure prendetevi qualche giorno di malattia; oppure prendetelo tutti insieme e parlateci con civiltà e con calma facendogli capire che voi siete la per fare i suoi interessi e che quindi agendo cosi' fa del male a voi ma soprattutto a lui stesso. auguri
2006-08-30 10:15:52
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answer #3
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answered by ivano_y73 4
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dal punto di vista medico legale,si fanno cause riguardo il mobbing,ma cosidera che se fai causa il datore di lavoro poi ti licenzia,allora per evitare cio considerando che non sei l'unica ad avere questo problema ,si ne discute a tavolino con il datore di lavoro.
2006-08-29 08:04:50
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answer #4
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answered by vehuel1179 3
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Ho avuto anche io esperienze del genere, certo con il capo e`un po`difficile, ma un mio consiglio sarebbe, di prendere il capo quando ha un buon umore e parlargli faccia a faccia di questo problema. Dirgli veramente del rispetto verso di lui, ma di non essere le pecore nere e che non e`l unico a lavorare, che tu in cambio di lui, torni a casa con il mal di stomaco. Non avere paura ,parla decisa e senza vergogna anche se dopo dietro la porta svenisci. Ricordati a un capo, piace avere persone decisive accanto. Se ti licenzia dopo? non credo, ma se si`meglio cosi`ci sara`qualcosa di meglio. La salute e`piu`importante del lavoro. Un lavoro deve piacere.
2006-08-29 04:58:09
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answer #5
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answered by Tiziana a 3
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ciao esiste il sindacato e lo sciopero spontaneo se tutti restate a casa per un giorno qualcuno chiedera spiegazioni a questo capo di !!......
2006-08-29 03:57:53
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answer #6
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answered by mmiletti 2
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Il mobbing però è un'altra cosa.
Un paio d'anni fa ho fatto un corso dove si è affrotato questo tipo di problemi.
Domanda: perchè quello lì è il mio capo? E' scemo, E' imcompetente etc etc. Però si diceva, tra tante cattive qualità, una pepita d'oro, per essere il mio capo, deve per forza avercela. altrimenti non sarebbe il mio capo. Se quella pepita ce l'avessi io le parti sarebbero inverse.
Anche se la pepita d'oro fosse una raccomandazione, lui ce l'ha ed io no. E per questo che è il mio capo.
Quindi il trucco, si diceva, è nel trovare questa pepita d'oro (cioè il suo punto forte) e allearsi con questo punto forte. Tutti noi abbiamo punti di forza e di deboolezza. Se io faccio incontrare il mio punto di debolezza col suo non ne otteniamo nulla, se alleo il mio punto di forza con la sua debolezza arrivo alloscontro. Se alleo la sua forza con la mia debolezza arrivo al subire passivamente. Se alleo forza con forza ottengo il risultato che voglio.
Il tutto non si fa per farsi belli agli occhi del capo o per leccare il c.
Il tutto si fa per stare meglio con se stessi e non tornare a casa col nervoso.
2006-08-29 03:56:39
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answer #7
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answered by alvaro4ever 7
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Non prendertela più di tanto, fai finta di niente e prendilo per il popò accontentandolo sempre, si sentirà più felice, metaforicamente parlando, lo farai letteralmente crepare. Da persona inteliggente dovresti saperlo fare, e ricorda una cosa, penso che nel tuo caso sia proprio azzeccata, quando trionfa l'ingnoranza, anche la sconfitta è un onore.
Renditi superiore e vola più in alto, non mollare.
Ciao da Francesco.
2006-08-29 03:52:52
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answer #8
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answered by El Chino "46" 7
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Oggi si parla molto di mobbing, ma pochi conoscono la materia che , squisitamente di ordine legale / psiocologico , sta facendo passi in avanti ai fini di una individuazione precisa sia sotto il profilo normativo che sansionatorio. Non è semplice dimostrare una situazione di mobbing, in quanto il limite tra il confine di una vera persecusione o dall'altra parte l'esigenza di una rigida applicazione delle regole interne , fa nascere delle vere dispute legali , anche molto complesse. Si deve dimostrare anche un danno , e questo lo stabiliscono delle perizie di carattere psicologico e psichiatrico. Mi sembra molto semplicistico parlarne in questa sede, quindi ti consiglio, a seconda dell'entità della azienda in cui lavori , di rivolgerti (magari in gruppo) ad un sindacato, qualora il numero dei dipendenti sia superiore a 15, altrimenti ad un buon legale della materia.
2006-08-29 03:52:22
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answer #9
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answered by frtot1952 5
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è successo anche a me, ho resistito 5 anni, poi ha cambiato lavoro. Cercate di farlo inciampare negli suoi stessi errori in modo che non possa dare la colpa a voi...
2006-08-29 03:49:02
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answer #10
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answered by iris 2
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