L'amniocentesi è una procedura invasiva che permette il prelievo di liquido amniotico dalla gestante. Dalla sua analisi si traggono utili informazioni in merito alla presenza di anomali nei cromosomi del nascituro, ma anche riguardo a possibili infezioni trasmesse dalla mamma al feto, oppure alla sua maturità polmonare o al rischio di spina bifida. Conosciuta in particolare per la possibilità di escludere che sia presente la sindrome di Down l'amniocentesi non serve invece ad evidenziare eventuali paotologie di origine genetica. La procedura presenta un piccolo rischio di aborto ed è questa la ragione per cui la sua gratuità è prevista nelle strutture pubbliche sono per le donne sopra i 35 anni. Da questa età in poi il rischio di dare alla luce un bimbo affetto da anomalie cromosomiche è pari o maggiore rispetto al rischio di un'interruzione di gravidanza.
2006-08-27 09:15:11
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answer #1
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answered by Anonymous
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certo che è utile. se aspetti un bambino ed il ginecologo ha dei dubbi sulla sua salute attraverso l'amniocentesi ha a disposizione il dna e da questo puo studiarlo e capire se soffre di qualche malattia come la sindrome di down.
so solo questo.
ciao
2006-08-26 16:04:32
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answer #2
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answered by yxej86 6
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Non voglio sembrare superficiale, e dire, no non è utile, ma penso che sia tu a doverlo stabilire, mia mamma 4 anni fa si è trovata a doverlo decidere, aspettava un bambino e aveva 44 anni, quindi Più che consigliata dai medici, mia madre si è informata sui pro e i contro,quando si è sentita chiedere se lei avesse tenuto un bambino down mia mamma ha risposto si, e ha deciso per il no, l' amniocentesi, è utile, questo lo ribadisco,c'è una piccola percentuale di possibilità di abortire.. non so, utile lo è, ma non necessaria.. in bocca al lupo ciao ciao
2006-08-27 17:00:33
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answer #3
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answered by kybyit 3
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mia madre per mia sorella nn l'ha fatta ...anche perchè in famiglia è successo un caso di sindrome di down perchè mia zia ha fatto la amniocentesi..certo mia madre prima ne aveva perso uno...poi non lo so decidi tu...cmq un bacio al bimbo
2006-08-27 10:03:37
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answer #4
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answered by ια_ĢάВВзя_βαβγ_ 2
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L’amniocentesi è una tecnica di diagnosi prenatale che prevede il prelievo, e la successiva analisi, di piccole quantità del liquido amniotico che circonda il feto nell'utero. Il prelievo del liquido amniotico a fine diagnostico può essere effettuato precocemente o tardivamente nel corso della gravidanza (in genere tra la sedicesima e la diciottesima settimana), sotto diretta osservazione ecografica, e ha il fine di controllare la mappa cromosomica del nascituro.
L’amniocentesi permette di esaminare le cellule fetali per escludere così l'eventuale presenza di anomalie legate ai cromosomi del nascituro, per esempio la sindrome di Down. Può anche individuare i disturbi legati al sesso, le malattie metaboliche (per esempio la malattia di Tay-Sachs) o altre anomalie dello sviluppo. Questo esame permette inoltre di effettuare, in centri specializzati, la ricerca diretta nel liquido amniotico di agenti infettivi, per esempio il citomegalovirus, il toxoplasma o il parvovirus B19.
Come si svolge
L'esame avviene solitamente per via transaddominale sotto controllo ecografico, e si distingue in un'amniocentesi precoce, che si esegue prima della diciottesima settimana (preferibilmente tra la sedicesima e la diciottesima), e un'amniocentesi tardiva, dopo la ventesima settimana (di solito nel terzo trimestre).
La tecnica del prelievo è semplice: si inserisce un lungo ago sottile, attraverso l'addome e l'utero, direttamente nel sacco amniotico che circonda il nascituro. Si tratta di una manovra invasiva, ma a bassissimo rischio di effetti indesiderati. I rischi dell'amniocentesi precoce sembrano essere infatti piuttosto ridotti, in particolare vi è motivo di ritenere che sia alquanto remoto il pericolo di provocare un aborto (0,7 per cento di possibilità ), un'infezione o una perdita di liquido amniotico.
Le possibili complicazioni nell'amniocentesi tardiva sono traumi fetali o la provocazione del travaglio di parto prima che il feto abbia raggiunto un sufficiente grado di maturità . Proprio per evitare al massimo i rischi, questa pratica viene effettuata sotto guida ecografica in modo tale che lo specialista possa conoscere l'esatta posizione del bambino e della placenta. L'ago usato per il prelievo è così sottile che causa solamente un leggero fastidio, come una puntura intramuscolare. Dopo l'esame si consiglia di rimanere comunque a riposo per due giorni a scopo cautelare.
2006-08-27 07:43:47
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answer #5
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answered by marianna s 2
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è utilissima per vedere il feto,non preoccuparti basta 1 pò di riposo per qualche giorno
in bocca al lupo
2006-08-27 05:25:09
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answer #6
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answered by giada48 4
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Non utile, fondamentale.
2006-08-27 02:14:27
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answer #7
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answered by prassonissi 1
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E' utilissima se hai superato i 30 anni, anche se un po' rischiosa (a volte), altrimenti potresti non farla. Ma se deciderai di farla....e risultasse un'anomalia sei pronta a prendere una decisione drastica? auguri
2006-08-26 17:59:55
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answer #8
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answered by lella testona 6
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io l'ho fatta nonostante avessi solo 19 anni. Non fa male e il rischio di aborto è bassissimo. E' molto utile perchè rivela moltissime malformazioni, e visto che dopo i 30 anni la percentuale di feti con malformazioni è molto alta, io la consiglio in ogni caso.
2006-08-26 17:10:43
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answer #9
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answered by Giulia 4
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io l'ho fatta quando aspettavo mia figlia
serve a vedere se ci sono malformazioni genetiche del bambino
si può fare per sicurezza, se ci sono precedenti in famiglia e se si ha una certa età (non ricordo quale forse i 35 anni) in quanto c'è un numero maggiore di probabilità che il bambino possa avere malformazioni
oggi però ci sono esami meno invasivi tipo la translucenza nucale che ha comunque lo stesso risultato
tocca a te valutare se utile o meno da fare!
ps. mia figlia oggi ha 4 anni non ho abortito anche se ilrischio se pur basso c'è
dopo per una settimana riposo assoluto, la dottoressa mi disse che non dovevo portare neanche la mia borsa personale
2006-08-26 16:37:59
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answer #10
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answered by fantasy 4
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Premetto che NON sono un medico.
Come saprai l'amniocentesi è utile a diagnosticare la Sindrome di Down, la fibrosi cistica, la sordità congenita, la distrofia muscolare di Duchenne e la sindrome dell'X fragile (o ritardo mentale).
E' una procedura molto invasiva e, per questo, viene consigliata a determinate pazienti ad elevato rischio di anomalie cromosomiche: donne sopra i 35 anni, genitori o fratelli del futuro nascituro con anomalie cromosomiche, malattie infettive della madre, quando la translucenza nucale e/o l'ecografia segnalano qualcosa di anomalo, ecc.
Proprio perchè è una tecnica diagnostica molto invasiva, presenta un rischio d'aborto (1 su 100), tuttavia in cliniche fortemente specializzate il rischio si aggira su 1 aborto ogni 500 amniocentesi. Un altro rischio è la rottura del sacco amniotico.
Io ho partorito a 22 anni e non ho fatto l'amniocentesi per mia scelta (non avevo storie di anomalie cromosomiche nella mia famiglia, ero giovane e la translucenza nucale non aveva segnalato problemi).
Mia cognata, al contrario, ha avuto 2 bimbi (uno a 30 anni, l'altra a 33) e per entrambi ha richiesto e ottenuto l'amniocentesi: non ha avuto problemi.
Ti consiglio di parlarne con il ginecologo, che in base alla tua anamnesi saprà sicuramente consigliarti. Auguri!
2006-08-26 16:27:24
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answer #11
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answered by Anonymous
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