Cominciamo a chiarirci le idee: il termine "aria" è generico, come ad esempio "prato". Se osservi un prato in campagna ti accorgi che è formato da molti tipi di erbe diverse tra di loro; lo stesso è per l'aria. Essa è composta da un numero considerevole di gas e vapori; c'è una composizione base di questi gas e vapori, che avrebbe, in assenza dell'intervento dell'uomo, variazioni solo in relazione alle altitudini (l'aria in riva al mare è un po' diversa da quella sulla cima dell'Everest) e alle condizioni atmosferiche (basta pensare alla quantità variabile di vapore d'acqua: clima umido o secco). Questo in solo relazione all'immediata superficie terreste; se poi sali nel cielo con una navicella spaziale, fino ai limiti dell'atmosfera (quel guscio di gas e vapori che circonda il nostro globo ed è lì trattenuto dalla forza di gravità), il tipo di "aria" subisce drastici mutamneti.
Sempre in teorica assenza dell'uomo l'aria, la cui formazione fino allo stato attule è ancora al centro di ipotesi e dispute tra scienziati, mantiene la sua composizione tramite un incessante riciclo biologico; per quanto riguarda la possibilità di vita a noi interessano essenzialmente i gas come l'ossigeno, l'anidride cabonica e l'ozzono ed un vapore, quello dell'acqua. In assenza di uno solo di questi elementi sarebbe impossibile la vita, così come la conosciamo. L'indispensabilità evidente dell'acqua e del suo vapore, tira in ballo un altro gas: l'idrogeno, ma da solo non conta nulla dunque lo lasciamo da parte per non incasinarci di più.
L'ossigeno è noto essere il fulcro della respirazione animale e vegetale, se pur con modalità diverse tra i due regni. L'anidride carbonica,oltre ad essere essenziale per la respirazion dei vegetali, è basilare perché forma una sorta di barriera contro la dispersione rapida del calore, senza questa barriera avremmo di notte temperature così basse e di giorno così alte da rendere impossibili le nostre forme di vita. E' il cosiddetto "effetto serra", di cui spesso si parla a sproposito come di una calamità dei tempi moderni. Sarebbe più corretto dire che è dannoso l'aumento incontrollato del naturale effetto serra dovuto ad una massiccia produzione di anidride carbonica da parte dell'uomo moderno con i suoi macchinari. Così la naturale barriera diventa più spessa e trattiene di più il calore, generando l'aumento delle temperature medie, fenomeno che preoccua non poco gli scienziati.
L'ozzono, che altro non è che ossigeno aggregato in forme diverse da quello della respirazione, forma anch'esso una indispensabile barriera, questa contro i raggi ultravioletti del sole.
Sono questi che ci fanno abbronzare, la "tintarella" tanto desiderata. Ma la tintarella in fondo non è altro che una difesa che il nostro corpo mette in atto quando la pelle viene colpita dagli ultravioletti; siccome gli fanno male, allora scurisce la stessa pelle per proteggersi, ma il processo non è immediato ed allora succede che ci si scotta se non si sta attenti. Ecco: ci si scotta; se non ci fosse lo strato di ozzono a smorzarne di molto la potenza, quei raggi ci incenerirrebbero, come incenerirebbero ogni altra forma di vita.
Il vapore acqueo è indispensabile per due ragioni essenziali: il trasporto dell'acqua dagli oceani e dai mari alla terra; il sole fa evaporare con il suo calore l'acqua degli oceani (come la pentola della pasta sul fuoco), il vapore sale e quando incontra strati d'aria fredda si condensa in nuvole, che spinte dal vento vanno sui continenti e in presenza di aria ancora più fredda scaricano acqua sotto forma di pioggia, neve, grandine. L'acqua poi torna a casa per ricominciare il ciclo, attravverso i fiumi. Il vapore acqueo presente nell'aria serve anche a tenere più o meno umidi i nostri tessuti esterni, la pelle e quindi aiuta a regolare le temperature interne de nostro corpo. In assenza totale di vapore acqueo ci ritroveremmo in breve come prugne secche.
Alla produzione continua di ossigeno ci pensano soprattutto le piante, che di giorno attraverso le foglie catturano anidride carbonica e restituiscono appunto ossigeno, ma di notte invertono il ciclo dunque non è mai consigliabile tenere piante in camera da letto.
L'anidride carbonica per la maggir parte è fornita dalla respirazione animale, uomo compreso, sia di giorno che di notte e dalle piante solo di notte; inoltre si forma nei processi di decomposizione e di fermentazione, ossia quando un organismo vivente, animale o vegetale, muore e "marcisce", oppure quando sostanze soprattutto vegetali si trovano in situaioni particolari e "fermentano" (tipico dell'uva, dell'orzo, ecc.). Ma anche eruzioni vulcaniche, soffioni, gaiser possono metterne in atmosfera parecchie quantità.
L'ozono si forma dall'ossigeno quando questo è sottoposto a energie molto potenti, in paticolare i fulmini durante i temporali ne sono ottimi produttori: Spesso subito dopo un temporale capita di avvertire un odore puungente: quello è l'ozzono che rapidamente sale verso gli strati più alti dell'atmosfera per protegerci dagli ultravioletti assassini (calma! una certa quota di ultravioletti ci serve, senza di loro il nostro corpo per esempio non potrebbe fornirci di ossa sufficientemente robuste) Ma quando è lassù non dura tantissimo, sotto i raggi del sole si scompone e torna ad essere ossigeno, quindi lo strato di ozzono è in continuo rinnovamento.
Del vapore acqueo abbiamo già detto.
Tutto questo se non ci fosse l'uomo sarebbe un ciclo in equilibrio perfetto e destinato a durare molto a lungo, con modificazioni valutabili in centinaia di migliaia di anni, dovute alla variazione dell'inclinazione dell'asse di rotazione della terra e alla diminuzione di potenza del sole, che esendo un'enorme palla di gas che brucia è destinato ad esaurirsi gradualmente, ma parliamo di tempi al di fuori dei concetti umani.
Ma l'umo c'è, soprattutto quello dei Paesi progrediti e costui immette quotidianamente nell'aria, tonellate di altri gas e vapori, oltre a polveri così sottili da galleggiare nell'aria stessa. E' riuscito persino a mettere negli impianti di raffreddamento e nelle bombolette spry, tipo deodoranti, un gas che ha il piccolo difetto di essere leggerissimo e quindi di raggiungere l'ozzono e di disgregarlo molto più rapidamente dei raggi solari, quindi ha rotto l'equilbrio: se ne è distrutto più di quanto la natura riusciva a produrne. Questo ora è vietato, ma ci sono altri gas che riescono nell'impresa, sempre di produzione umana.
Quest'aria come si forma? Con le automobili, gli aerei e le navi, con le ciminiere delle fabbriche, con gli impianti di riscaldamento, con l'irrorazione di vaste aree di terreno di prodotti chimici per l'agricoltura, con tutti i tipi di spry, con i rifiuti nelle smisurate discariche............, con la nostra vita quotidiana insomma.
2006-08-18 22:00:50
·
answer #3
·
answered by clios43 3
·
0⤊
0⤋
In origine 4 miliardi di anni fà era composta di ammoniaca e composti di ammonio, anidride carbonica, cianuro e composti di zolfo, poi da questi composti si svilupparono i primi microorganismi, questi erano dotato di clorofilla e altri reagenti che in miliardi di anni da questi composti sintetizzarono, acqua,azoto, composti organici, poi vennero tutti gli altri organismi piante e animali che nei miliardi di anni che si sono susseguiti la hanno modificata respirando o con la fotosintesi clorofilliana. E si è arrivati alla composizione di 79% di Azoto, 21% di ossigeno e 1% di altri gas.
Negli ultmi cinquant'anni però abbiamo immesso nell'atmosfera anidride carbonica (riscaldamento e carburanti), ammoniaca e composti di ammonio (nei detersivi e nei gas in spray), composti di zolfo (dai carburanti), residui degli idrocarburi che sono anidride carbonica e composti di zolfo, e gas a base di Carbonio e Azoto. Sapendo che anche il cianuro è a base di carbonio e Azoto da un'occhiata all'elenco di cosa c'era all'inizio e dormi preoccupato.
2006-08-18 19:06:39
·
answer #5
·
answered by ale_2301 4
·
0⤊
0⤋