Le Leishmaniosi sono malattie infettive provocate da protozoi appartenenti al genere Leishmania, parassiti dell'uomo e di numerosi animali domestici e selvatici. Nell'uomo l'infezione può rendersi responsabile di una malattia generalizzata (Leishmaniosi viscerale) o invece di una forma localizzata alla cute e alle mucose (Leishmaniosi cutanea e Leishmaniosi mucocutanea). Recenti indagini hanno permesso di dimostrare che, nell'ambito di determinate specie, esistono sia ceppi viscerotropi (cioè che colpiscono gli organi interni) sia ceppi più tipicamente dermotropi (che interessano la cute). Per esempio in Italia (come in altri Paesi dell'area mediterranea) la Leishmaniosi Infantum ha forme che causano la malattia viscerale e forme che causano quella cutanea, pur appartenendo alla stessa specie.
Il serbatoio naturale dell'infezione è rappresentato dai cani domestici e da taluni roditori e canidi selvatici diversi a seconda delle regioni e del ceppo di Leishmania in causa. Solo in India l'unico serbatoio documentato risulta l'uomo. I vettori sono le femmine di numerose specie di flebotomi (pappataci) che si infettano succhiando il sangue dei mammiferi parassitati. Il contatto con il cane, anche se portatore, non dovrebbe causare alcun danno almeno se non c'è contatto diretto e improbabile con il suo sangue. L'infezione viene di norma contratta per puntura del vettore. Per quanto riguarda la forma viscerale sono state tuttavia accertate anche la trasmissione materno-fetale, nonché l'infezione per trasfusione di sangue contaminato (evenienze comunque assai rare)
La Leishmaniosi viscerale è dovuta alla Leishmaniosi Infantum nel bacino del Mediterraneo. L'incubazione varia da quattro a dieci mesi. Ha un esordio graduale ed insidioso con punte febbrili che si protraggono per qualche giorno, seguite da fasi senza febbre (3-4 giorni). In poche settimane si passa al "periodo di stato" in cui sono presenti tutti i sintomi classici della malattia: febbre, febbricola con puntate serali elevate che recedono con sudorazioni abbondanti, milza aumentata notevolmente di volume e di consistenza, aumento di volume del fegato, tumefazione dei linfonodi, deperimento grave e progressivo. Costanti sono anche la diminuzione dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine, e la alterazione delle proteine sia per numero e che per tipo. La prognosi è infausta se non si interviene con la terapia, ma è favorevole nei casi trattati precocemente. La terapia si avvale di sali di antimonio; sembra efficace anche l'uso di amfotericina B e paromomicina.
La Leishmaniosi cutanea del Vecchio Mondo è dovuta a numerosi agenti patogeni: Leishmaniosi Tropica in Medio Oriente ed in alcuni Paesi del Mediterraneo. In Italia la Leishmaniosi più diffusa è costituita da alcuni ceppi dermotropi della Leishmaniosi Infantum. Nel nostro Paese vengono notificati ogni anno dai 30 ai 50 casi. Dopo un periodo di incubazione variabile, anche di diversi mesi, nel punto di inoculazione compare una piccola macula rossa che evolve lentamente nel caratteristico "Bottone d'Oriente": nodulo di consistenza dura, mobile sui piani profondi, ricoperto da cute livida al cui centro si forma una crosta aderente. La prognosi è buona e la terapia è sempre con derivati antimoniali.
La Leishmaniosi cutanea del Vecchio Mondo e la Leishmaniosi mucocutanea riguarda le aree dell'America centrale e meridionale. La prognosi è seria.
2006-07-27 11:44:08
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answer #1
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answered by Anonymous
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La Leishmaniosi non la possiamo prendere dal cane perché questo parassita per poter infettare l'uomo deve trascorrere una fase della sua vita nel vettore che lo trasmette, il flebotomo (un insetto simile alle zanzare ma più piccolo). Quindi la trasmissione dal cane può essere solo indiretta: un flebotomo si infetta pungendo un cane che ha la Leishmaniosi, dopo alcuni giorni, se punge un uomo, può infettarlo a sua volta. Si può vivere tranquillamente a contatto con un cane che ha la Leishmaniosi senza correre alcun rischio. Anche i dati epidemiologici (cioè le statistiche sulla diffusione delle malattie infettive) rendono evidente questo fatto: la sieropositività media (cioè la media delle persone che hanno anticorpi contro la Leishmaniosi e che quindi sono venute a contatto col parassita) è la stessa nelle persone che non hanno cani, in quelle che hanno cani sani e in quelle che hanno cani con la Leishmaniosi. Questo a ulteriore conferma che il livello di rischio delle persone (indipendentemente dal fatto che vivano o meno con un cane infetto) è lo stesso.
2006-07-28 02:44:02
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answer #2
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answered by Vittorio 4
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abbiamo avuto un cane con questa malattia.il veterinario ci disse che prenderla direttamente dal cane e' molto dificile ,quasi impossibile,ma disse che il pericolo era prenderla tramite una puntura di zanzara:se una zanzara avesse pizzicato Ettore(cosi' si chiamava il cane) che era infetto e poi una persona c'era comunque la possibilita' di prendere la malattia.Cosi' a scopo precauzionale mi ricordo che ci prescrisse qualche prododtto per tenere lontane la zanzare dal cane
2006-07-28 04:05:51
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answer #3
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answered by Anonymous
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Direi proprio di no, mi ero documentata tempo fa e da vari siti su internet lessi che non è possibile.
2006-07-28 04:25:16
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answer #4
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answered by Simona V 2
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assolutamente no
2006-07-27 18:28:58
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answer #5
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answered by centopassi 6
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