Ranzani di Radio DJ docet...quella è una caricatura che mi fa scompisciare e intristire allo stesso tempo.
Lavoro spalla a spalla con imprenditori da anni (faccio il pubblicitario) e, te lo posso assicurare, non ho mai conosciuto persone arroganti, ignoranti e cafone come loro. Dimenticavo: supponenti (della serie "conosco il tuo lavoro meglio di te").
Non per fare di tutta l'erba un fascio, ma, vi assicuro, di tutti quelli con cui ho avuto a che fare fino ad oggi (e siamo nell'ordine delle decine, parecchie decine) hanno come unici obiettivi, nell'ordine:
1) macchinone
2) proprietà immobiliari in grado di assicurare una rendita e permettere un ricco prepensionamento
3) corna alla moglie/marito
4) soldi, soldi, soldi. Pochi, maledetti e subito. A costo di evadere, eludere, fregare al dipendente, rubare.
Sarà perchè ho a che fare solo con piccoli e medi imprenditori, ma il panorama è questo.
2006-07-04 03:53:44
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answer #1
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answered by Anonymous
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Il possesso di un titolo di studio elevato non necessariamente comporta un particolare talento o doti imprenditoriali (che spesso sono aspetti legati più all'istinto che alla conoscenza). Pertanto, è normale che possano esistere (anzi i casi sono numerosissimi) persone con un titolo di studio basso ma che hanno avuto successo come imprenditori, oppure persone con titoli di studio elevate che non sono neppure riuscite a trovare un lavoro in linea con la loro preparazione.
Il paragone con gli altri paesi europei vede l'Italia perdente per il fatto che il nostro paese non ha bisogno di persone laureate.(o meglio, ne richiede meno di quelle che escono dall'università), e quindi gli stipendi dei laureati italiani sono mediamente più bassi perché essi svolgono sostanzialmente il lavoro dei diplomati (in media, è evidente che esiste comunque una "elite" che svolge lavori altamente qualificati percependo stipendi in linea con quelli degli altri paesi europei).
2006-07-03 23:06:15
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answer #2
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answered by Stefano C 2
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Perchè non c'è la cultura della meritocrazia. Non si ritengono i cervelli come qualcosa su cui investire ma anzi, si ha paura di non poter reggere il confronto (pensiero tipico degli imprenditori da 4 soldi che producono tondini e bulloni ma vanno in giro con la porche). Anzi, ho sentito molte persona che dicono che non insegnano nulla a scuola, che si impara veramente solo sul campo. Questo in parte è vero, ma poi ci si stupisce se siano indietro di 10 anni dal punti di vista delle innovazioni.
2006-07-03 22:57:56
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answer #3
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answered by Marco 5
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Sono d'accordo con la risposta precedente: il titolo di studio in Italia è un biglietto da visita. Poi non fa niente che ti sia laureato al Cepu, l'importante è avere l'appellativo "Dott." prima del nome... E comunque per un 70% degli imprenditori italiani che non ha un titolo di studio, c'è un 30% che ne è in possesso e talvolta fanno cappellate ancora maggiori... La mancata innovazionedi queste aziende sono probabilmente da ricercarsi nell'insicurezza dell'investimento del capitale, tanto la SUV l'acquistano in leasing... Per quanto riguarda gli stipendi hai ragione, ma non prendertela con gli imprenditori... guarda piuttosto il CCNL...
2006-07-03 20:28:06
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answer #4
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answered by Anonymous
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Per quanto sembria ntipatico dirlo, il problema è che in Italia l'80% degli studenti universitari non va all'università per studiare in visione di un futuro impiego, ma solo perché andare all'università è "restare in casa a fare il figlio". Di questo 80% una buona metà sicuramente una volta uscita dall'università non si accontenterà di un lavoro a caso, ma pretenderà di essere un megadirettoregenerale in virtù del proprio titolo di studio.
Con questo presupposto, molto diffuso nella mentalità di imprenditori di piccole/medie imprese, nessuno si fiderà mai di un laurato più che di un ragazzo che lavora in officina da quando aveva 18 anni.
2006-07-03 20:53:43
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answer #5
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answered by perseussaint 3
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come ha detto giustamente Max la scuola e' un business. Ed all'estero e' anche peggio.
2006-07-03 20:26:50
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answer #6
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answered by Anonymous
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Secondo me è il contrario, in italia viene prima il titolo di studio e poi tutto il resto(da un mio punto di vista vista anche la tua domanda), e questo secondo me è un male, perchè non è detto che una persona che ha un riconoscimento accademico debba essere per forza migliore, o piu abile ed intelligente di un "ignorante con la terza media".
concludo affermando che per me, La scuola è un business !!!
2006-07-03 19:45:27
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answer #7
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answered by Anonymous
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