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2006-06-22 07:39:03 · 6 risposte · inviata da Anonymous in Salute Salute della donna

6 risposte

Complimenti micettina, risposta chiara e molto interessante. Però prima di trovare il punto G devo ancora trovare una donna per sperimentare i tuoi consigli! ;-) Ciao

2006-06-28 02:06:42 · answer #1 · answered by salseromuysabroso 5 · 1 0

Anzitutto va detto subito che il punto G, contrariamente a quanto avrete certamente sentito dire, non è un bottone magico che basta toccare per avere un orgasmo ma piuttosto un'area piacevole da stimolare per alcune donne. insomma non mitizziamolo tanto, semplicemente trattiamolo con rispetto...
Infatti, sebbene tutte le donne lo hanno purtroppo non tutte sono sensibili e/o provano piacere in quel punto.
Perchè si chiama così? Non perchè in origine la donna fosse un gigantesco alfabeto, bensì perchè il suo scopritore si chiamava Grafenberg.

Molte donne dicono che essere stimolate in quella zona procura loro degli orgasmi più intensi rispetto alla penetrazione del pene.
Quando viene fatta pressione nel punto G molte donne hanno lo stimolo di urinare tuttavia questa sensazione, se si continua a stimolare la parete, diminuisce automaticamente, provocando, in poco tempo, un piacere intenso che porta molto spesso a delle vere e proprie eiaculazioni e permettendo, in molti casi degli orgasmi multipli.

A Lui/lei: non siate precipitosi! Masturbatela sempre con molta delicatezza e pazienza, a lei piace di più!
A lei: non vi scoraggiate se il punto G a voi non fa effetto. Ricordate che in materia di corpo umano e sesso siamo tutti diversi.

E adesso la risposta alle domande che ci vengono poste più frequentemente

Cosa e'il punto G?
Per i sessuologi la posizione che procura le sensazioni più piacevoli alle donne non è certamente quella cosiddetta del missionario. Infatti l'organo sessuale maschile in tal modo eccita la parete posteriore della vagina, ma non quella anteriore, dove si trova il punto G.
Si tratta di un piccolo fascio di terminazioni nervose che, se correttamente stimolato, produce un grado di soddisfazione inaspettato. Neanche a farlo apposta, il punto G in effetti è la parte meno agevole da rintracciare nell'anatomia femminile.
Comunque, la sua stimolazione meccanica si ha in tutte le posizioni in cui la donna sta sopra. Il punto G allora si gonfia e assume la forma di una piccola massa che sporge, come un bottoncino.

Ha qualcosa a che fare con la "eiaculazione" femminile?
Se la stimolazione continua, l'utero comincia a contrarsi fino a produrre un orgasmo molto particolare, che talora si accompagna alla produzione di un liquido chiaro. Le analisi di laboratorio hanno rivelato che questo fluido è simile alla composizione del liquido prodotto dalla prostata, che ha il compito di proteggere gli spermatozoi.
Proprio per questa ragione i ricercatori hanno ipotizzato che il punto G sia un abbozzo di prostata.
Il punto G resta comunque uno degli aspetti più misteriosi del corpo femminile. Si è pensato anche che possa avere un ruolo nella maternità. L'orgasmo profondo prodotto dalla stimolazione del punto G è infatti spesso accompagnato da una sensazione di spinta verso l'esterno. Poiché il punto può essere stimolato anche dalla discesa del feto durante il parto, sembra possibile che il punto G abbia una funzione di aiuto alla nascita. Per strano che possa sembrare, ci sono donne, che malgrado i dolori del travaglio, raggiungono un orgasmo proprio durante l'espulsione del bambino.

Come si può stimolare il punto G dalla propria partner durante il rapporto?
Per la maggior parte delle donne il punto G è collocato nella parete anteriore della vagina ad una profondità di circa 4-5 cm proprio dietro la localizzazione esterna della clitoride.
Il motivo per cui dico "la maggior parte delle donne" è che per alcune può essere differente.
Il punto G è grande più o meno quanto una piccola monetina e quando stimolata propriamente si dilata un po' e cambia leggermente struttura.
Alla maggior parte delle donne sono necessari lunghi preliminari e stimolazione sessuale prima che il punto G possa loro procurare piacere. Per alcune donne la stimolazione del punto G non è veramente un granché mentre per altre può condurre ad un orgasmo intenso l'intero corpo e perfino a stati alterati della coscienza.
E poi ci sono quelle donne che hanno eiaculazine femminile con la stimolazione del punto G. Per tutto ciò la chiave sembrano essere preliminari prolungati ed una lunga stimolazione manuale e/o orale o un lungo rapporto. Per farla breve: occorre durare tanto a lungo quanto è necessario alla partner per avere un orgasmo del punto G durante il rapporto!

Le migliori posizioni a questo scopo sono quelle da dietro con lei sul suo stomaco, la cosiddetta "********" (con lui leggermente sopra di lei), lei sopra (lasciare che faccia lei) e con lui inginocchiato e lei seduta con le sue gambe intorno alla tua vita, mentre lui afferra l'anca e la tira mentre la penetra (il pene deve entrare con un angolazione all'insù per colpire il punto G).
Una variante per chi ha muscoli d'acciaio, e' quella con l'uomo disteso sulla schiena, e la donna inginocchiata di tergo, che si siede sul pene dell'uomo. Il punto G , verra' stimolato dalla punta del pene ad ogni colpo.

Individuare il Punto G
Mentre la donna giace sul dorso, inserite uno o due dita nella vagina in modo da tenere il palmo della mano rivolto verso l’alto. Successivamente piegate leggermente le dita. Come detto in precedenza la parete sulla quale si trova il Punto G è una superficie rugosa, proseguite tra la vescica e la pelvi, li si trova un’area molto sensibile. E' molto probabile che non si riconosca al tatto (comunque è caratterizzata da una forma a cupoletta tondeggiante), fai in modo che sia Lei (la diretta interessata) a guidarti. Non eccedere nella ricerca perchè è possibile che alla vostra partner la pressione esercitata dia fastidio, quindi cambiare stimolazione e rimandare alla prossima volta la ricerca del Punto G. Se pur difficile da trovare, il Punto G è estremamente divertente da cercare.
Buona Fortuna!!

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Il piacere è anche un fatto tecnico. Per chi vuole avere nuove passioni o semplicemente riaccenderle è importante prestare attenzione ai punti di energia sessuale: uno in modo... particolare!

Dopo la riscoperta "scientifica", negli anni sessanta, del piacere che poteva venire dalla stimolazione del clitoride, ecco un'altra espressione sessuale che sta diventando sempre più di moda: il mitico Punto G, situato a circa due centimetri all'interno della vagina. La sua stimolazione diretta provoca l'orgasmo vaginale e il rilascio di un fluido trasparente, simile al liquido seminale maschile: una vera e propria eiaculazione... femminile!

Funziona con gli stessi meccanismi che regolano il piacere maschile. La sua dimensione è variabile, ma normalmente non supera la grandezza di una piccola moneta e recentemente i ricercatori dell'università de L'Aquila, hanno scoperto che il punto G è un concentrato di piccolissime ghiandole, note come ghiandole di "Skene". Si tratta di un residuo embrionale, analogo alla prostata, e di corpi cavernosi, tipico del pene. Il punto G è ricco di un particolare enzima, presente anche nel clitoride, che ha un ruolo particolare nell'eccitazione femminile.

Nel mondo occidentale, il Punto G è stato descritto per la prima volta nel 1950 dal ginecologo tedesco Ernst Grafenberg, con scarso credito scientifico. Verso gli anni '80, poi, la teoria è stata è stata riconsiderata da studiosi come Alice e Harold Ladas, John Perry e Beverly Whipple. Furono poi loro a chiamare, nel 1982, la zona in esame punto G, cioè Grafenberg, in onore del primo "scopritore", nel famoso libro "The G Spot".
Eppure, era ben noto nel 600 e nel 700 e figura anche in un trattato medico a firma di Reigner de Graaf, anatomista olandese, anche se poi il "moralismo" dell'epoca, ne ha fatto perdere la conoscenza.

In ogni caso, in culture diverse dalla nostra, il punto G è noto da tempo immemorabile, senza alcuna perplessità sulla sua esistenza. Per esempio, negli antichi testi tantrici è chiamato anche Saspandana, "punto del piacere" o "punto sacro". Sacro proprio perché è la chiave che conduce all'orgasmo "implosivo", quell'orgasmo più profondo definito "uterino" dai ginecologi americani Josephine ed Irving Singer. Il punto è conosciuto anche da secoli e secoli da alcune popolazioni africane con il nome di "Kachapati".

Tutte le donne hanno il Punto G, ma non tutte possono rispondere allo stesso modo alla sua stimolazione, anche perché non è facile individuarlo, specie se ci si ostina con una ricerca sterile che si basa solo su semplici riscontri anatomici e fisiologici, senza prendere in considerazione le emozioni e le pulsioni più intime che la donna prova in quei momenti ed esprime spesso in maniera oscillante.

Il punto G non è, infatti, un interruttore della luce da cercare a... tentoni!

2006-06-24 09:18:06 · answer #2 · answered by ღMiss Lillyღ 5 · 3 0

bè.............dopo la risp che ha dato micettina nn penso si debba aggiungere altro
complimenti ottima spiegazione

2006-06-25 14:24:23 · answer #3 · answered by trottolina 3 · 0 0

Esiste ma non tutti ce l'hanno.

2006-06-24 06:58:18 · answer #4 · answered by bia0131 1 · 0 0

ma chi dice che noi donne abbiamo solo il punto G che fine hanno fatto il punto F ed il punto H ???

2006-06-22 17:27:54 · answer #5 · answered by paoletta 6 · 0 0

è il punto di massimo orgasmo per le donne. si trova all'interno della vag ina e varia da donna a donna, per questo è difficile trovarlo!!

2006-06-22 15:29:12 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

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