L'uomo (Homo sapiens sapiens) era un mammifero placentato appartenente all'ordine dei Primati.
Ultima specie storicamente esistita del genere Homo, era caratterizzata da un'inusitata disuguaglianza sociale.
Caratteristica umana era la posizione eretta, cui però rinunciava volentieri (soprattutto per genuflettersi difronte esemplari socialmente predominanti, quali “politici”, “capi-ufficio” etc.).
Conseguenze della sua evoluzione, furono; aumento di peso (presumibilmente, a causa di cattive abitudini alimentari), progressivo deteriorarsi delle capacità comunicative e regresso della massa cerebrale (a causa dell’abuso di televisione e giornaletti scandalistici), isolamento, apatia e individualismo sfrenati..
I piccoli erano molto immaturi e il loro sviluppo poteva durare anche due decenni. (per via di cure parentali inopportune e prolungate). Seguiva un periodo di transizione detto “Età adulta”, nella quale venivano messi in pratica comportamenti irrazionali e auto-distruttivi, appresi da modelli culturali sbagliati.
La vecchiaia poteva durare molti anni, nei quali gli anziani vivevamno per lo più soli, poveri e maltrattati.
Il linguaggio umano, dapprima molto complesso, divenne progressivamente incapace di comunicare informazioni articolate e si limitava alla reiterazione di pochi e quasi incomprensibili SMS.
Comportamenti tipici dell’evoluzione umana furono: autosacrificio per ideali primitivi (quali la “fede calcistica”), sottomissione alla casta politica di turno, lavoro precario e poco retribuito e credenza nelle divinità tribali (ad esempio, Padri Pii e Madonne che piangono).
Alla fine del Cenozoico, l’eccessivo e sproporzionato abuso delle risorse naturali da parte dei cosiddetti “paesi sviluppati” produsse infine una catena di spaventosi mutamenti climatici-ambientali tali da provocare la repentina e inevitabile estinzione del genere umano.
2007-01-19
20:57:35
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