prendo spunto da una domanda letta poco fa in cui c'è la parola "negra". Ho 36 anni e ricordo che alle elementari studiai una poesia contro il razzismo in cui era citata ripetutamente la parola negro(citata anche in una bellissima canzone di fausto leali).Ricordo benissimo che allora "negro" non era considerato un termine offensivo,oggi invece si.Così come ricordo che per definire una persona disabile si diceva handicappato,senza nessuna offesa:Ora anche disabile è offensivo,si deve dire diversamente abile.Io credo che le parole abbiano valore x come le diciamo,non riesco a spiegarmi questi cambiamenti buonisti: che senso ha definire "correttamente" una persona di colore o una persona diversamente abile se poi li si disprezza comunque?Non era meglio tenersi "negro" ed essere un po' più tolleranti?Che ne pensate?Qualcuno sa spiegarmi la strana evoluzione di questi termini?(ma ce ne sono altri,questi sono solo esempi) Grazie
2006-07-27
08:08:32
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inviata da
focamonaca70
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Relazioni e Famiglia- Altro