Ritenete giusto l'impossibilità per un popolo di mettere in discussione situazioni territoriali e confini nazionali se questi non rispecchiano, tutelano ma bensì sfruttano economicamente e indeboliscono socialmente tale realtà?
Da cosa è giustificato il dovere di sudditanza di un popolo nei confronti di uno stato se questo si dimostra estraneo, apprifittatore, dannoso?
2007-12-17
20:52:03
·
6 risposte
·
inviata da
Alex-kidd
5
in
Politica e governo
➔ Politica e governo - Altro
X Henary: sebbene sarcastica e provocatoria, la tua affermazione nasconda una profonda vena di verità.
2007-12-17
21:05:49 ·
update #1
x Staiacassa: parlando di popolo si parla di comune origine, comune cultura, comune propensione al lavoro...ciò è indubbio.
2007-12-17
22:04:18 ·
update #2
X F S: è ovvio che non ha senso parlare di discendenza diretta, ma si può tranquillamente parlare di stretta famigliarità o "identità territoriale".
Hai fatto un esempio azzeccatissimo parlando di Bolzano, io ci aggiungo la Valle D'aosta e tutte le altre regioni del Nord a Statuto Speciale che guardacaso, avendo una maggiore autonomia regionale (con conseguente maggior benessere), rigettano fortemente l'identità dell' Italia.
2007-12-18
01:20:53 ·
update #3
Hai assolutamente ragione nell'affermare che non è sufficiente l'autonomia per aumentare il benessere, ma in regioni fortemente produttive e ricche come Piemonte, Lombardia, Veneto una localizzazione del potere politico-economico-amministrativo renderebbe loro giustizia, essendo realtà che non sono messe in condizione di godere dei frutti del proprio impegno e della loro forte propensione al lavoro.
2007-12-18
03:05:36 ·
update #4