Breve manuale per studiare bene e prendere buoni voti
di Luigi M@nzo (amadoco@freemail.it)
Strategia e problematiche dello studio che si vuole affrontare
Non è concepibile arrivare all’esame (o una semplice interrogazione) con una preparazione scadente, frammentaria e confusa.
Occorre una seria strategia d’attacco ed una fiducia assoluta verso se stessi.
Solo in questo modo si può sfondare completamente e conquistarsi l’obiettivo che si era prefissati.
Se per prepararti all’interrogazione o all’esame si hanno poche settimane di tempo queste bastano per prepararsi in modo soddisfacente e puntare i nostri sforzi vero la vittoria.
Passiamo ad alcune regole basilari:
Prima regola: rileggere continuamente e rapidamente il testo che contiene segnandosi con una matita i punti salienti che collegano i vari discorsi. Attenzione: abbiamo detto “leggere” non ancora studiare. Infatti la mente ha la capacità di assimilare anche se non studiamo. Lo studio deve essere un passo successivo.
Seconda regola: focalizzare i punti principali, segnarseli su un blocco note o un quaderno, ed essere in grado di visualizzarli e ricostruire un discorso completo soltanto ricordandosi i punti. Consiglio vivamente di allenarsi a questo utilizzando un breve articolo di un giornale e provare…
Terza regola: fissarsi la scaletta su un foglio a parte e ripetere i concetti chiave. L’importante è essere in grado di ricordarsi i punti chiave e saper ricostruire un discorso.
Ripeti sempre a voce alta tutto quello che hai imparato. Organizzati con qualche compagno di studio, ma con lui (o lei) sottoponiti ad una dura interrogazione. Lui prenderà il libro e ti chiederà le cose spietatamente, mentre tu cercherai di rispondere e di vedere in quali punti sei più cadente.
Questo è di ottimo aiuto!!!!: in due si lavora meglio e basta un po’ di affiatamento per raggiungere ottimi risultati in breve tempo.
Gli orari per studiare meglio sono il mattino presto, quando la mente è ancora fresca. Se si studia il pomeriggio, evitare di riempire lo stomaco, in questo modo la sonnolenza prenderà sopravvento ed addio studio. Così anche dopo cena.
IMPORTANTE!! Studiare sodo non significa assolutamente perdersi un po’ di svago o altro: sii tranquillo e saggio!! Devi essere bravo a fare sia uno che l’altro… sia a studiare che a giocare con Fifa 98!
L’organizzazione è fondamentale!!!
Prenditi un quaderno e traccia le basi per una giornata di lavoro: così non solo porti a termine ciò che ti sei prefisso, ma sviluppi anche la volontà…
Da evitare…
Da evitare assolutamente quando si studia:
Leggere o studiare a letto!
Non ascoltare TV o radio durante lo studio!
Appena finito di mangiare non cercare di studiare, ma aspetta un po’…
Segui delle buone regole alimentari, principalmente incentrate sull’alimentazione del cervello.
Altre buone regole da seguire sin da adesso.
1) Studiare con attenzione, o meglio anche se devi studiare un paragrafo per 10 minuti, in quei 10 minuti ci deve essere attenzione. Solo in questo modo farai meno fatica ad apprendere, ed imparerai molto + velocemente.
2) Fai pure domande a qualcuno che ne sa più di te o comunque ha già superato l’interrogazione.
3) La calma è indispensabile. Allenati a respirare lentamente e profondamente e stai calma.
4) Se hai un altro amico o amica che è nelle tue condizioni, studia pure in compagnia.
5) PENSARE POSITIVO a tutti i costi.
Appunti rielaborati da un Corso di Formazione per insegnanti
L’alunno che si pone davanti ad un quaderno zeppo di appunti, un testo scolastico o davanti ad un programma multimediale fatto per la scuola, deve per prima cosa chiedersi il perché lo sta facendo. Soltanto trovando ragioni valide per giustificare quello che sta svolgendo potrà organizzarsi, sapersi concentrare su quello che sta facendo, ed in questo modo lo studio gli permetterà di prepararsi sicuramente alla vita.
Mettiamo che lo stesso alunno abbia trovato valide ragioni sul perché del suo “lavoro” scolastico (e ce ne sono!), a questo punto egli dovrà concentrare i suoi sforzi sia a scuola che a casa; ma concentrare i propri sforzi non significa solamente stare attenti a quello che si dice in aula per poi aprire distrattamente un libro nel pomeriggio. No, occorre elaborare una strategia sia a scuola che a casa. Eccola:
A SCUOLA:
Lo studio inizia in classe. Il primo passo per tenere a mente almeno la maggior parte dei concetti che l’insegnante spiega è prendere appunti.
Saper prendere appunti porta a:
- cominciare a fissare nella mente nozioni e concetti;
- verificare se uno ha capito ciò che si discute;
- annotare ciò che è fondamentale per saper ricostruire la lezione spiegata.
Il primo passo è prendere la penna, cominciare a prenderne coscienza che essa serve non per scrivere sui muri e sui banchi, ma forse sui fogli bianchi che riempiono i quaderni. Tra l’altro è utile anche annotare sul diario non solo le comunicazioni ufficiali, ma anche i suggerimenti dell’insegnante, gli esercizi consigliati, i ripassi, eccetera; capovolgere almeno in parte che l’insegnante sia uno strumento di tortura e cominciare a capire che invece il suo compito consiste nell’aiutarti.
Un altro momento importante da non sottovalutare sono le prove scritte in classe. Bene, ecco alcuni suggerimenti per l’allievo:
- La prima cosa è mantenere la calma.
- Controlla poi il tempo a disposizione ed in base a quello distribuisci le fasi del lavoro da eseguire.
- Meglio affrettarsi con calma! Sin dall’inizio dell’esecuzione è bene partire, perché dopo potrebbe mancarti il tempo o la voglia di rivedere il lavoro scritto con la dovuta attenzione.
- Scrivere in modo ordinato, pulito, chiaro, onde evitare perdite di tempo per cercare di capire cosa avevi scritto, e per non indisporre chi corregge.
- Non copiare! Questo perché corri il rischio di copiare gli errori altrui, e poi vivere di elemosina (=copiando) non ti aiuta a sviluppare il cervello, ma ti creerà anche delle inibizioni.
- Prima di consegnarlo leggere con attenzione ciò che si è scritto, assicurandoti di avere capito quanto ti viene richiesto e di non essere uscito fuori traccia.
A CASA:
Naturalmente a casa è più agevole studiare che non in classe. Conoscenza dell’ambiente, tempi dedicati allo studio, metodo e altro ancora vengono scelti dallo studente.
Si comincia innanzitutto dallo spazio:
- Possibilmente si opta per un posto dove ci si possa isolare facilmente.
- Evitare assolutamente: telefono, TV, radio, ecc., almeno in quel momento.
- Sopra la scrivania (o tavolo) si deve avere a portata di mano solo ciò che effettivamente serve: quaderni, testi, strumenti necessari.
Tutto questo non basta naturalmente: occorre anche pianificare la settimana. Ed infatti all’inizio di ogni settimana bisognerebbe prepararsi un breve programma di studio ed aggiornare l’agenda degli impegni scolastici. Per fare ciò si potrebbe utilizzare per questa operazione una tabella dove inserire le ore pomeridiane in cui l’allievo intende studiare. Anche qui occorre lavorare con metodo:
- L’allievo può inserire le attività personali alle quali non vuole rinunciare (sport, amici, TV e cinema, altro), ma deve tener onestamente conto che il suo lavoro è lo studio.
- Può segnarsi quando svolgerà le esercitazioni scritte, così in precedenza potrà prima studiare per bene la teoria.
Può sembrare banale, ma sono in pochi ad organizzarsi con questo metodo di lavoro. Non solo: tenendo un’agenda “scolastica” a portata di mano si potranno evitare pomeriggi zeppi di impegni ed altri completamente vuoti dove non si sa cosa fare.
A questo punto persino il pomeriggio si potrà ben organizzare:
- Si può cominciare dividendo il tempo in “unità di lavoro” (ad esempio 40 minuti di studio seguiti da 10 minuti di relax).
- Si possono alternare le materie, evitando di passare troppo tempo su una sola.
- Ci si può nutrire anche di alimenti che favoriscono la memoria, la concentrazione, almeno per quei giorni in cui gli studi richiedono maggiore impegno .
A questo punto ci si può organizzare persino per le materie ORALI e quelle SCRITTE. Per le materie espositive (storia, geografia, scienza, ecc.) lo studio si potrebbe dividere in tre fasi:
PRIMA FASE
- Lettura per farsi un’idea generale dell’argomento, ma anche per apprendere concetti nuovi e parole. Sarebbe indispensabile l’uso di un vocabolario.
- Lettura per capire le parole e concetti nuovi.
- Lettura per suddividere il testo in paragrafi, sottolineare i punti essenziali, riassumendoli a margine o con schemi.
SECONDA FASE
- Studiare i singoli paragrafi, collegandoli via via, finchè non si riesce a ricostruire l’argomento complessivo con parole proprie.
- Tale ricostruzione va fatta a voce alta, e non a mente, evitando di distrarsi e concentrandosi sulle parole che si sta usando.
TERZA FASE
Il giorno precedente quello fissato per le interrogazioni:
- Rileggere il testo, consultando gli appunti, gli schemi ed i riassunti fatti.
- Provare ad immaginare l’interrogazione, formulando domande su argomenti in generale e sulle parti che li contengono.
Riguardo le esercitazioni SCRITTE possibilmente vanno eseguite lo stesso giorno in cui sono assegnate, questo dopo aver studiato o ripassato le regole da applicare per eseguire.
Il manuale è disponibile anche all'indirizzo:
http://www.geocities.com/SouthBeach/Jetty/5205/index.htm
(area download)
2007-12-11 00:18:08
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answer #1
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answered by marita7772003 6
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Lo so che sembra strano, ma io ho risolto così: registro quello che devo studiare su un microregistratore e ascolto per tutta la notte mentre dormo! La mattina, quando mi sveglio, riascolto il tutto un paio di volte e poi riesco a ripetere il tutto alla perfezione! E' un metodo scientificamente testato, prova anche tu! E in bocca al lupo!
2007-12-11 00:17:29
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answer #4
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answered by DIANA84 2
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