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conoscete la vera storia di Santa Lucia?

2007-12-07 04:20:14 · 4 risposte · inviata da veronica 1 in Arte e cultura Arte e cultura - Altro

4 risposte

Gli Atti del suo martirio narrano di una giovane appartenente ad una ricca famiglia del posto, che era stata promessa in sposa ad un pagano. In occasione di un viaggio a Catania, sul sepolcro di sant'Agata, Lucia pronunciò il voto di verginità, chiedendo ad Agata di salvare la vita alla madre Eutichia. Al suo ritorno la madre guarì e Lucia distribuì i beni ai poveri e decise di rinunciare al matrimonio. Fu denunciata dal fidanzato al console di Siracusa Pascasio e sottoposta a processo doveva essere portata in un lupanare per essere oltraggiata, ma nulla riuscì a spostarla dal luogo dove si trovava: soldati, una coppia di buoi. Allora l'ira del console Pascasio si accese e fu cosparsa di resina e pece, e data a fuoco. Poiché le fiamme non la bruciavano fu condannata alla decapitazione. Situazione questa confermata dall'attuale stato in cui si trova il Corpo della Santa, venerato a Venezia presso la Basilica dei Santi Lucia e Geremia (a pochi passi dalla Stazione ferroviaria) e venuto in visita a Siracusa nel dicembre 2004, staccato e privo di un' anello della colonna vertebrale: segno della decapitazione[1] . La leggenda di Lucia nasce dal nome connesso con la luce, nome che avrebbe stimolato la fantasia popolare riguardo una tortura avente per oggetto gli occhi stessi, che le sarebbero stati strappati dai carnefici. Lei stessa se li sarebbe rimessi tornando a vedere.

Da tale episodio deriva l'iconografia, che raffigura la santa con una tazza in mano su cui sono posti gli occhi. Altri attributi possono essere una spada oppure anche una tazza da cui esce una fiamma. A Siracusa le stampe popolari riproducono la santa con un mazzo di spighe e la tazza con gli occhi in mano, su un fercolo d'argento, con un pugnale conficcato in gola.

Un'altra leggenda vuole che durante l'anno 1646 buona parte della Sicilia governata dagli spagnoli fu colpita da una grave carestia. Come per miracolo, proprio domenica 13 maggio di quell'anno, delle navi cariche di grano approdarono nel porto di Siracusa e durante la S. Messa, ove era esposto alla devozione dei fedeli il Simulacro argenteo della Santa, una colomba entrò in Cattedrale e volteggiando si posò sopra l'altare. Il popolo affamato si cibò dei chicchi messi in pentola di fretta, senza aspettare che venissero macinati. Da quel momento, alla devozione di Santa Lucia vi si associò l'uso di mangiare un dolce particolare, la cuccia.


Santa Lucia e Archimede [modifica]
Secondo una leggenda priva di fondamento oggettivo, la discendenza della santa siracusana proverrebbe direttamente dalla famiglia di Archimede, legando così le due figure più importanti della città ad un'unico ramo genealogico.


Culto [modifica]
Santa Lucia. Tela del secolo XVIII. Santa Maria di LicodiaLa sua festa liturgica ricorre il 13 dicembre; antecedentemente all'introduzione del calendario moderno (1582) la festa cadeva in prossimità del giorno del solstizio d'inverno (da cui il detto "santa Lucia il giorno più corto che ci sia") ma non vi coincideva nei paesi che adottarono subito il nuovo calendario (differenza di 10 giorni). Nei paesi nordici, che adottarono questo calendario circa 200 anni più tardi, il solstizio cadeva, invece, proprio il 13 dicembre (calendario gregoriano). È curioso notare che questa tradizione si può applicare nell'ambito del calendario gregoriano, avendo però l'accortezza di interpretare il "giorno più corto" come il giorno in cui il sole tramonta prima; anche se l'associazione è comunque arbitraria, in quanto la data esatta varia a seconda dalla latitudine.

È considerata dai devoti la protettrice degli occhi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini e viene spesso invocata nelle malattie degli occhi.

Il corpo della santa, prelevato in epoca antica dai Bizantini a Siracusa, è stato successivamente trafugato dai Veneziani che conquistarono Costantinopoli (l'attuale Istanbul) dove è attualmente conservato e venerato nella chiesa di San Geremia a Venezia. Le sacre spoglie della santa siracusana tornarono eccezionalmente a Siracusa per 7 giorni nel dicembre 2004 in occasione del 17° centenario del suo martirio.

L'arrivo e la partenza delle spoglie furono salutati da una incredibile folla di siracusani; riscontrata l'elevatissima partecipazione e devozione dei devoti, siracusani e non, da allora si è fatta strada la possibilità di un ritorno definitivo tramite alcune trattative tra l'Arcivescovo di Siracusa Giuseppe Costanzo e il Patriarca di Venezia Angelo Scola[citazione necessaria]. Per appoggiare tali trattative, nel settembre 2006 è nato un Comitato favorevole al ritorno del corpo della Patrona nella città natale ad opera del giornalista siracusano [Stefano Palasciano] [2]che sta portando avanti una vera e propria battaglia per ottenere il corpo della Santa.

2007-12-07 04:25:45 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 1

l'usanza di portare i doni è antichissima ,vi racconterò la vera storia di Santa Lucia.
Innanzitutto bisogna sapere qualcosa della sua vita: Lucia era una ragazza di Siracusa, vissuta tantissimi anni fa, ai tempi dell'imperatore Diocleziano, l'ultimo degli imperatori pagani. Lucia era cristiana e proprio a causa della sua fede dovette subire tremende persecuzioni. Essendo di famiglia ricca, un giorno decise di vendere tutti i suoi beni, di distribuirli ai poveri e di consacrarsi al Signore. Il fidanzato di Lucia se ne ebbe a male (forse voleva più bene alle sue ricchezze che non a lei!) e la denunciò. Lucia fu arrestata, i suoi persecutori cercarono di farle del male, ma - miracolo! - nessuno riusciva a smuoverla dal suo posto. Infine, visto che ella rimaneva salda nei suoi propositi, il governatore romano le fece tagliare la testa…
Gli antichi testi non ci dicono nulla; fu probabilmente più tardi che, anche a motivo del suo nome, Lucia, che richiama l'idea della luce, nacque la leggenda della santa cieca protettrice della vista.
Questa dunque la sua vita.

L' usanza di portare doni è molto antica ed esisteva anche prima che vivesse Santa Lucia, forse anche prima che dalle nostre parti arrivassero i Romani…
La sua festa arriva proprio nel periodo in cui comincia l'inverno, quello in cui la notte raggiunge il culmine e il giorno si fa breve breve
Presso i popoli antichi questi giorni erano nello stesso tempo carichi di timore e di aspettative: il sole sembrava quasi sparire, "divorato" dal freddo e dal buio dell'inverno; eppure si sapeva che, raggiunto il solstizio (il giorno più corto dell'anno) esso avrebbe ripreso a salire nel cielo, prima lentamente, poi sempre più deciso, finché sarebbe arrivata la primavera e la natura sarebbe finalmente rinata.
Gli uomini di quelle epoche lontane credevano che in queste notti i cieli fossero percorsi da esseri strani e capricciosi, capaci di fare del bene, ma anche di fare del male. Bisognava quindi far di tutto per ingraziarseli, per tenerseli buoni insomma, offrendo loro doni e sacrifici.
Tramontata la religione pagana e affermatosi il cristianesimo, spesso le antiche tradizioni non scomparvero del tutto, ma sopravvissero, e si trasformarono. Ed ecco che al posto degli antichi spiriti di dicembre, terribili e misteriosi, si diffuse l'usanza di affidare la consegna dei doni o a qualche santo (la nostra Santa Lucia; San Nicola, divenuto poi nel nord dell'Europa Babbo Natale; i Santi tre Re Magi), o a qualche buona vecchia (la Befana, ad esempio, la parente più prossima di quegli esseri misteriosi), oppure addirittura ai morti, come avviene nell'Italia meridionale; o addirittura al Bambino Gesù.
la festa di Santa Lucia raccoglie in sé il ricordo degli antichi culti pagani, le suggestioni della luce e del ciclo solare proprie del mondo contadino, la devozione religiosa, la bella tradizione dello scambio dei doni.

2007-12-07 12:39:11 · answer #2 · answered by acquilone17 3 · 1 0

Mi sembra fosse una martire di Siracusa a cui vennero cavati gli occhi.
Infatti nell'iconografia cristiana viene raffigurata come una fanciulla con un piattino dove sono posati i suoi occhi.
A ben pensarci molto macabro......

A Bergamo (la mia città) è una festa molto sentita, quasi più del Natale.
S.Lucia porta i regali ai bambini. C'è la tradizione di preparare la sera prima una tazza di latte con i biscotti per la santa e del fieno per l'asinello.
In centro poi c'è una chiesa intitolata a S.Lucia dove c'è una teca di vetro con la statua della santa e dove i bambini portano le letterine.
E' una bella tradizione.....

2007-12-07 12:28:34 · answer #3 · answered by rosalita 6 · 1 0

si la conoscevo ora però mi sfugge cmq è il giorno più corto quello mi ricordo bene ma ricordo anche che è una bella storia

2007-12-07 12:24:20 · answer #4 · answered by streghetta 6 · 0 0

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