Gesù, leggendo il vangelo di Mt, può essere riassunto in quattro verbi profetici: girare (periaghein dal greco) annunziare (keryssein) istruire (didaskein) curare, guarire (therapeuein).
Nel mio paese e nel continente in cui vivo (Africa) questi 4 verbi sono testimoniati e vissuti da grandi masse di cristiani: catechisti, leaders di gruppi con vari carismi, fedeli in generale.
In occidente vi è molta più freddezza, e al di là della fede fai da te di stampo nwe age, anche i cattolici sono abbastanza fermi in un vivere personalistico della prorpia fede. Perchè non torniamo ad essere attivi come Gesù nel mezzo della società prendendo più schiaffi e più sberleffi, annunziando, insegnando, guarendo (penso alla solitudine degli anziani, alla solitudine rumorosa degli adolescenti ecc).
Come si potrebbe tornare davvero nelle strade? Quali sono le vostre idee? spero la domanda non sia troppo confusa.
Ciao e buona vita
2007-11-28
18:27:03
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14 risposte
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inviata da
Stefano Francesco
2
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
cara Maura che in Africa si disponga di tempo in abbondanza è un luogo comune tutto occidentale: qui le persone per vivere si alzano alle 5 di mattina e fanno minimo due lavori al giono (sottopagati). Noi ci alziamo, apriamo il rubinetto e abbiamo l'acqua, vuoi accendere il fuoco e hai il gas, qui per troppi non è così, l'acqua la vai a prendere con i secchi alla fonte, il fuoco lo accendi con il carbone ecc... i miei volontari angolani dedicano il tempo che non anno, la maggior parte studia, lavora e ha responsabilità in casa.
2007-11-28
18:39:34 ·
update #1
caro fetiçeiro è vero che ci siamo già, chi scrive ha vissuto tre anni come volontario in Italia, poi si è fatto salesiano. Il punto è che i numeri di chi c'è è di molto inferiore rispetto a chi non c'è. Le posizioni dei più sono molto comode, sembra che essere cristiano sia solo far bene la propria parte, pregare la domenica e personalmente in casa. io per esempio non darei la cresima alle persone che non svolgono un apostolato al servizio della comunità, così come nel catechismo vorrei meno disegnini e più idee che aprano la mente alla dottrina sociale della Chiesa di cui il mondo ha un gran bisogno...
2007-11-28
18:42:43 ·
update #2
maryann questo è il punto, per far funzionare un oratorio serve un sacerdote? Io ho portato avanti 6 oratori contemporaneamente organizzando equipe di volontari laici, avevamo 80 animatori nella formazione settimanale, dove non sono mai stato assente, la mia domanda verte prorpio su questo, cari fratelli laici (non quelli già impegnati naturalmente) dove siete?
2007-11-28
19:27:16 ·
update #3
caro mammuccari sarebbe bello rispondere alla domanda e non applicare ad essa idee fuori contesto...
2007-11-28
19:28:42 ·
update #4
marcapao quello che proproni è il problema più comune in molte parrocchie. una soluzione è secondo me la seguente: i cristiani devono conoscere, leggere di più ciò che il magistero dice. la pigrizia di un parroco è vinta dalla sapienza di un laico. se io so che quello che chieso è secondo il magistero, posso esigerlo, il diritto canonico mi offre gli strumenti per difendere i miei diritti. in seconda battuta il far ricorso al vescovo è una seconda ottima opportunità. Io da sempre sostengo che un buon parroco lo fanni i suoi parrocchiani, mettendolo alle strette, pressionandolo, facendogli proposte, mettendolo in discussione...anche quando non vuole
2007-11-29
02:43:27 ·
update #5
Questi giorni sono andato alla ricerca del problema che tu poni, è ho trovato un giovane dei nostri tempi che ha dato tutto se stesso.
Il Ven. Alberto Marvelli (nato a Ferrara nel 1918 e morto a Rimini nel 1946). Giovane ingegnere, intelligente, dai grandi ideali, religiosissimo, faceva meditazione e Comunione ogni giorno, cristiano quadrato e tutto d’un pezzo sia in chiesa come nel luogo di lavoro e nelle piazze; molto impegnato nell’apostolato, dirigente dei giovani e dei Laureati cattolici e della Conferenza di S. Vincenzo.
Era pienamente convinto che il vero cristiano non deve separare la vita dalla fede, e che tutte le scelte, anche quelle sociali e politiche, devono tutte e sempre essere coerenti al "Credo" religioso. Era inconcepibile per lui che un cattolico appoggiasse partiti e gruppi con ideologie materialiste o schierate a favore di divorzio, aborto, eutanasia, malcostume, pornografia e simili diavolerie. Comprendeva che il vero cristiano deve impegnarsi pure nella sociologia e nella politica ispirata al Vangelo, poiché la politica retta e onesta – come afferma S. Tommaso – "è arte principalissima" e, come soggiunge Paolo VI, "è la forma più alta ed esigente della carità". Quindi si impegnò direttamente nella politica, affrontò con cuore cristiano i comizi, rimanendo grande amico di tutti, trattando cose pratiche a vantaggio specialmente dei più bisognosi, restando ben radicato nei principi della dottrina sociale della Chiesa. Fu Assessore Comunale all’edilizia, Presidente della Commissione alloggi, Presidente della Commissione riparazioni di guerra, Commissario del Consorzio Marecchia, professore all’Istituto Industriale. Le sue preferenze erano per i poveri ai quali nel suo Ufficio dava la precedenza. Ha sfamato tante persone. Durante la guerra, subito dopo i bombardamenti, che a Rimini furono molto numerosi, correva a soccorrere i feriti, a portare provviste; arrivò perfino a donare le scarpe che aveva nei piedi, la giacca che indossava, i vetri della sua casa, il materasso del suo letto. Nel 1940 lasciò scritto: "Ti offro, o Gesù, la mia vita pur di conservare la purezza sempre, a costo di ogni sacrificio, te la offro pure per la felicità della mamma, dei fratelli, per il Papa, per le Missioni". Gesù ha accolto questa offerta eroica; a 28 anni, mentre in bicicletta si recava verso Miramare di Rimini a tenere un comizio, fu travolto e ucciso da un camion militare che procedeva a velocità pazzesca. La sua salma è stata portata, nel 1974, dal cimitero alla chiesa di S. Agostino attraversando le vie principali di Rimini, seguita da molte migliaia di persone. Si spera di venerare presto sugli altari questo meraviglioso giovane, il quale, in un mondo avvelenato dal laicismo, dal fango dell’impurità, dall’edonismo e dall’indifferentismo religioso, ha saputo essere ricolmo di santo coraggio nel professare integralmente e a fronte alta il suo grande amore a Gesù, alla Madonna, alla Chiesa e ai fratelli, e nel fare tutte le sue scelte in piena coerenza alla sua fede cattolica.
IO VOGLIO PRENDERE ESEMPIO DA LUI!
Io ho 23 anni, e posso dire che solo quest'anno penso di aver appreso cosa vuol dire esser Cristiano.
Tutto dovrebbe girare intorno alla Fede Cristiana, partendo dall'asilo, la scuola elementare, la scuola media, alla scuola superiore e proseguendo...
Per fortuna con l'aiuto dei miei genitori e la mia sorella son riuscito a comprendere la "legge" Divina, che è più che legge posso definirla un percorso "illuminato" che ci aiuta a trovare la strada della Serenità, della Speranza, della Fede ma soprattutto dell'Amore.
Il mio percorso scolastico è stato qualcosa di inimmaginabile, mentre le maestre o maestri dovevano tentare di farci apprezzare la vita ci toglievano la gioia di vivere arrivando ad insultare direttamente o indirettamente.
La scuola dovrebbe tentare di essere un luogo dove il/la bambino/a dovrebbe trovare un/una maestra/o di vita; così dall'asilo fino alle superiori.
Molti ragazzi penso sono così perchè anche non viene spiegato il vero obiettivo per lo studio; non viene fatto comprendere che "Un'ora di studio, per un apostolo moderno, è un'ora d'orazione". Cammino, n.335
Lo studio, la scuola, lo studente, il ragazzo/ la ragazza d'oggi dovrebbe PROVARE AD OFFRIRE IL SUO STUDIO PER INTENZIONI APOSTOLICHE CONCRETE.
IO VOGLIO PERCORRERE LA STRADA GIUSTA, E NON DIMENTICARE MAI CHE MIO DIO E' MIO PADRE.
NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARE CHE DIO E' NOSTRO PADRE. EGLI NON PUO' INVIARCI NIENTE DI MALE. ANCHE SE I NOSTRI OCCHI SONO DI CARNE NON DOBBIAMO ESSERE CIECHI .
"Non dimentichiamolo: nel compiere la Volontà divina, alle difficoltà si passa sopra..., o sotto..., o di fianco.
Ma...si passa!"
Solco,106
SI DEVE RIUSCIR A FAR COMPRENDERE ANCHE LA FINALITA' DELLA CRESIMA ORA QUASI PERSA, MA NON DEL TUTTO.
Supplichiamo la Madonna affinché ci ottenga che lo Spirito Santo della nostra Cresima operi prodigi di santità nell’anima nostra e prodigi di conversione di tante anime mediante il nostro doveroso apostolato.
Grazie della domanda
2007-11-28 19:54:42
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answer #1
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answered by Anonymous
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Nella mia parrocchia vengono spesso salesiani ad animare l'Oratorio.
Si fermano un anno /due e poi se ne vanno in missione.
I ragazzi si perdono, perchè quando hanno cominciato a fidarsi, si sentono abbandonati.
Purtroppo non hanno altri esempi positivi a cui far riferimento.
Io penso che la missione si dovrebbe fare qui, in Italia.
Ci sono pochi sacerdoti appassionati, che sanno coinvolgere i ragazzi e la gente.
I mali dei paesi industrializzati, è diverso da quello dell'Africa, ma ugualmente devastante, nell'anima.
Ciao.
2007-11-28 18:51:10
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answer #2
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answered by maryann 6
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...e che dire quando hai tanta voglia di fare e il parroco tarpa le ali forse perchè stanco di far qualsiasi cosa e non fidante di nessuno per cui fa tutto da solo? ovviamente con risultati nulli.
Non è un giudizio Stè... è la realtà della mia Parrocchia e ne soffro tanto insieme a 15 altri catechisti.
2007-11-29 00:51:57
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answer #3
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answered by marcapaola 5
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Le tue parole mi fanno capire il lavoro che svolgi, sei Salesiano in Angola.., la chiesa di cui ti parlavo nell'altra lettera e' proprio salesiana, n Italai,..e il parrocco si sforza al massimo per avere cooperatori laici. Niente da fare...sono pochi per una chiesa cosi' grande. In piu' la scuola e l'oratorio si portano via il tempo e l'energia dei sacerdoti impegnati in questo. Comunque sempre pochi, secondo me.... .tanto per tornare al problema dell'esclusivo celibato per i sacerdoti Cristiani Cattolici.
Bene , l'assordante silenzio e sbando della gioventu', la solitudine e l'abbandono degli anziani..vero...e` difficile da risolvere senza buona volonta' e gente. I laici, proprio perche' laici , non hanno scelto una vita di dedicazione al prossimo, percio' fanno quello che possono, ma , sai anche tu che la buona volonta' oggi e' debole e sopravvivere anche qui occupa molto tempo e energia.
Non parliamo poi dei governi che abbiamo! Meglio!
Io ho vissuto e vivo in Brasile- America Latina-U.S.A. da moltissimi anni, anche la' ci sono situazioni diverse....ricordo anni fa di essere stata invitata da Monsignor Hummes a Sao Paulo , (all'epoca Vescovo di quella citta'), per il primo incontro con gli intellettuali sia cristiani sia non, about il problema dell'Evangelizzazione.
Sono stati 3 giorni molto ricchi e Mons. Hummes, oggi Cardinale, e' un uomo gentile preparatissimo.
Io ricordo di aver detto la mia( la dico sempre e comunque era richiesta..) Per me l'evangelizzazione passa attraverso le donne, le madri in primo luogo, ma dato che oggi le donne , anche di buona volonta' , non sono donne fino ai 12 anni e poi solo dopo i sessanta, se la chiesa non la smette con la discriminazione ( subliminale te lo dico io che lo so nella pelle) delle donne in eta' di procreazioni, moderne, femmine non solo per prolificare, non le capisce , anzi le allontana , ma cosa volete che poi evangelizzino i loro figli !!
Purtroppo leggi la maggior parte delle risposte delle giovani donne e renditene conto. Il tempo della donna Lilith , e` passato. O la chiesa cambia anche in questo suo, bigotto, rapporto con la donna o anche li` perde.
Questo non vuol dire accettare certe promiscuita` e comportamenti erratici, ma capire che la donna non la spaventi piu` con le pene dell`Inferno. Oggi e` un essere libero..specie le non islamiche!
Bene , anche io ho fatto-scritto un samba piu` che un discorso logico, ma ci sono tanti spunti...tutti dettati comunque dalla mia preoccupazione che non perdiamo le nostre radici, anzi le portiamo avanti su tanti fronti, anche su quello come il tuo, che so bene cosa rappresenta.. , e ho conosciuto il vostro lavoro.
Ma sai comunque che ho amici missionari che preferiscono la missione che il vuoto, crudelta` e incomprensione del cosidetto primo mondo!
Pero` , riconosci , un po` la colpa e` della stessa Chiesa.
Ciao e auguri!
2007-11-28 21:59:41
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answer #4
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answered by Giuliana D 6
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caro francesco io ho fatto per circa 18 anni di volontariato coi saveriani e anche con molte chiese di Taranto, mi sono accorta che dopo la mia generazione di giovani nelle chiese e nei vari gruppi giovani, non c'è stato un ricambio sembra che le attività nelle chiese non interessano più anzi loro pensano alle cose futili. io ho conosciuto mio marito a un campo di lavoro e ora siamo sposati da circa 6 anni è abbiamo un bellissimo figlio, qui a Reggio Emilia non siamo riusciti ad inserirci in nessun gruppo perché abbiamo trovato tanta freddezza ma appena abbiamo quei quindici giorni di ferie corriamo a Taranto a dare una mano al mio parroco di LAMA (TA).
girando tra le varie domande di questo sito mi sono accorta quanti ragazzi anno bisogni di ideali che purtroppo non ci sono più
2007-11-28 21:10:37
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answer #5
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answered by Anonymous
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In Europa, caro fratello, c'è tanta fredezza perchè si è persa la Fede. E senza Fede non può esistere Testimonianza. Io sono dell'opinione che il continente che oggi abbia più bisogno di tutti di evangelizzazione sia proprio L'Europa. L'Occidente geme sotto il peso del materialismo e di un neopaganesimo che mette l'uomo al posto di Dio e dove l'uomo si è trovato anzichè libero e autosifficiente, incapace di amare un'altro uomo in quanto fratello, incapace di dare un significato ad una vita che finisce con la morte e dove l'unica cosa che conta è godere, godere, godere delle poche cose che abbiamo in questa brevissima, insensata vita, anche a costo di rubarlo al fratello. La colpa è un po' di tutti. Quindi prima di tornare per le strade a dare testominanza alla gente, occorre anzitutto ri-evangelizzare i cristiani (o quelli che si professano tali) e in seguito ri-evangellizzare il popolo occidentale in generale.
2007-11-28 21:08:54
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answer #6
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answered by Tosca 4
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Il senso della vita materiale ha di gran lunga surclassato il senso della vita spirituale, fino a quando non si sarà stabilito il giusto equilibrio la situazione odierna potrà solo peggiorare.
2007-11-28 20:54:16
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answer #7
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answered by Horse 6
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Quello che Gesù ha fatto, la sua attività, può essere riferita ai verbi che citi. Però se ci pensi bene questa attività e durata tre anni. Inoltre Gesù prima di fare qualcosa, passa sempre una notte in preghiera..........la preghiera quindi anticipa l'azione.
Ricorderai poi l'episodio evangelico di Marta e Maria, l'azione, il servizio acquista valore senza dimenticare l'unica cosa necessaria......lo sguardo rivolto a Gesù, la preghiera, i Sacramenti in particolare l'Eucaristia.
Pensa a Madre Teresa e alle sorelle della carità, la loro giornata inizia con la preghiera, con la Messa da cui attingere la forza, una forza che non viene da noi..........
L'occidente credo abbia più bisogno oggi di Dio perchè povertà non è solo non poter mangiare, ma è la solitudine, solitudine che porta alla disperazione............e che si tenta di vincerla con la droga, con le passioni che non fanno altro che illudere.
Prima di tornare nelle strade dobbiamo però guardarci attorno........a nulla serve farsi missionari se non siamo in grado di vivere in pace con le persone che ci stanno vicine, coi parenti, con gli inquilini fastidiosi e prepotenti, non si può essere missionari senza essere testimoni della verità, seguendo i consigli di Gesù........lascia la tua offerta e va a riconciliarti col fratello......
E senza la preghiera e i sacramenti ciò non è possibile, volere il bene dell'altro significa non solo assicurarsi che abbia un pasto caldo, ma trasmettergli la speranza che è in noi e che ha un nome: Gesù.
Bisogna essere come diceva Don Tonino Bello.....contempl-attivi.........bisogna quindi ritornare alla preghiera............per essere attivi............
2007-11-28 22:17:17
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answer #8
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answered by Frossard 5
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Tante volte sento di voler fare qualcosa di più nella mia vita, che le mie giornate sono troppo rivolte alle mie esigenze. Mi piacerebbe dedicare il mio tempo agli altri, poichè sono una maestra mi è stato chiesto più volte di fare catechismo, ma il mio problema è il tempo! Sì il tempo a mia disposizione è troppo poco. Lavoro nella scuola privata per otto ore al giorno e ho una casa da sistemare, un marito e due figlie. A volte non ho il tempo neppure di curare la mia salute. Con questo non ho intenzione di giustificarmi, ma di spiegare che tanti di noi, come me, sentono dentro l'esigenza cristiana di andare in mezzo agli altri a portare l'amore, ma che poi sono costretti a limitarsi a portarlo nella propria famiglia e nel luogo di lavoro.
2007-11-28 19:08:02
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answer #9
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answered by Manuela 3
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sono d'accordo con te sul fatto che l'occidente si sia secolarizzato e i cristiani non sappiano testimoniare con coerenza la loro fede... ma non mi dire che in africa lo sanno fare meglio, legati come spesso sono alle loro tradizioni tribali; pensa al sanguinosissimo conflitto fra Utu e Tutsi in cui spesso sono stati coinvolti cristiani e anche frati e suore che hanno collaborato nelle azioni offensive e sanguinose verso la tribù nemica... non parliamo poi della castità dei preti e del loro attaccamento al denaro, o alla poligamia etc etc.. io credo semplicemente che il Vangelo sia difficile da vivere ovunque, e spesso sia snobbato. Dice l'imitazione di Cristo: "molti Signore ti seguono alla mensa ma pochi alla penitenza" e san Francesco angosciato costatava che: "l'amore non è amato".
2007-11-28 19:02:46
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answer #10
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answered by Anonymous
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