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Sono uno studente di medicina. Oggi durante il tirocinio a terapia intensiva neonatale ho incontrato un bambino prematuro, nato alla 23° settimana, non rispondente ad alcuna terapia, con un'emorragia cerebrale estesa e senza speranza di sopravvivenza. Era nato da poco più di sei ore ed era destinato alla morte... Eppure cercava di sopravvivere, per quanto poco cercava di sottrarsi al suo destno, ormai segnato a meno di un miracolo... è nella mia mente da stamattina, mi sento perso e mi chiedo che senso ha avuto per lui il dono della vita. Era nato da una madre problematica, con alle spalle una condizione sociale disastrata... Potrebbe averci già lasciati, lo saprò solo domani, quando sarà troppo tardi. Credo in Dio ma ora davvero non lo capisco. Perchè è successo questo? Conosco la sofferenza e so che può essere un modo per conoscerLo ma... Perchè ad un bambino di sei ore? Scuate, non aspetto risposte, so che non ci sono.. il mio era più uno sfogo...

2007-11-26 02:34:05 · 21 risposte · inviata da furetto_raffreddato 4 in Società e culture Religione e spiritualità

Vorrei solo che quel bambino non fosse dimenticato....

2007-11-26 02:34:32 · update #1

21 risposte

Ciao..io sono un'infermiera che ha lavorato per anni in rianimazione pediatrica, e capisco il tuo senso di smarrimento di fronte a questo caso! le prima volte sono traumatiche e te le porti dietro per tutta la vita! Il mio bambino me lo ricordo ancora: si chiamava Andrea ed e' morto a due anni per una grave malformazione congenita cardio-polmonare! Era blu..sempre blu! L'ho assistito tutta la notte, la sua ultima e mi sono messa con un tavolino davanti alla sua culla, perche' mi cercava con lo sguardo..mi ricordo tutto, ogni particolare, ogni sguardo, il suo odore, la luce che c'era quella notte, sua madre...
Questo solo per dirti, che capisco come ti senti..e credo sia la scorza che un medico ed un infermiere si DEVONO fare, per poter sopravvivere di fronte ad ogni tipo di tragedia umana! Poi sopravvivi...dentro porti sempre tutto, ma sei forte per poter portare quei pesi!
Il senso di quella vita, di ogni vita, e' la vita stessa! Ognuno di noi e' legato agli altri: forse quel bimbo e' nato proprio per insegnare a te la morte , per farti diventare piu' forte di fronte a cio' che troverai nel tuo cammino spessissimo! Forse e' nato per sperimentare la morte stessa..forse e' nato per insegnare a sua madre qualcosa che a noi sfugge! Forse e' nato perche' serviva proprio lui, in quei 6 giorni di vita, e nessun altro e in nessun altro modo, per compiere il miracolo della vita che non e' solo lui, ma siamo tutti insieme e tutti legati da un filo sottile, che veramente, come in questo caso, ti fa capire che niente e' slegato dal resto, niente e' inutile! Una volta ho letto molto poeticamente, che sono le anime piu' evolute, i bambini che se ne vanno nella sofferenza...e vengono qui, proprio per insegnarci a diventare piu' forti! Angie

2007-11-26 03:55:11 · answer #1 · answered by Anonymous · 5 0

Questo è quello che penso io: ha senso nel momento in cui qualcuno lo ha amato nonostante la brevità della sua vita, ha senso se qualcuno ora si occuperà di sua madre e l'aiuterà, ha senso per te e per noi che ora abbiamo avuto modo di riempire le nostre menti ed i nostri cuori con gratitudine, indignazione, sgomento e di un ritrovato senso del peso e della leggerezza di un'esistenza. A volte mi chiedo che genere di soggetto sia l'uomo. Di fronte alla potenza della vita (di cui fa parte anche la morte) ha ancora il coraggio di sputarci sopra o di sprecarla.
Facci sapere domani. Per favore.

2007-11-26 03:49:08 · answer #2 · answered by milka16 6 · 3 0

Non è dato a noi conoscere e capire i piani della mente di Dio e purtroppo non possiamo che accettare con fiducia in Lui il suo operato. Il male è un mistero che l'uomo non riesce a spiegarsi, ma dobbiamo ricordarci che all'origine il male non faceva parte della vita dell'uomo, e che duemila anni fa Nostro Signore ha scelto la croce per redimere il mondo, e con la croce il dolore. E comunque non verrà dimenticato, tantomeno da Dio che l'ha creato e mai si dimentica di una sua creatura, men che meno se un bambino

2007-11-26 02:47:39 · answer #3 · answered by GGG 2 · 3 0

Non piangiamo su quel bambino, che sarà presto un angelo in Cielo, piangiamo su di noi 'adulti', che siamo vivi, in salute e ci sentiamo in diritto di scegliere se dare la vita o la morte ai bambini non ancora nati; per loro testimonia quel bambino prematuro, attraverso le tue parole.

2007-11-26 05:09:37 · answer #4 · answered by Paolo D 5 · 2 0

Gesu', che triste!
Come e' duro per un medico prepararsi ad essere medico e confrontarsi con la morte ed il pensiero ontologico della vita e della morte.
Gesu' ti aiuti!
Sii forte e compassionevole e aiuterai gli altri.

2007-11-26 09:02:21 · answer #5 · answered by Giuliana D 6 · 2 1

so che può sembrare assurdo ma hai mai pensato che la morte puo essere un dono o la soluzione migliore in certi casi

2007-11-26 04:31:39 · answer #6 · answered by elpis78 1 · 1 0

Il povero bimbo è stata una testimonianza di vita, anche se nato in quelle condizioni.Dio ha voluto questo e quindi non pensare se ha agito bene o male, se questo ha senso o meno, il suo volere era questo e noi dobbiamo accettarlo, nel bene o nel male.

2007-11-26 02:52:49 · answer #7 · answered by Anonymous · 1 0

hai rincontrato il viso+dolce di quel Padre, ke anke se ora nn lo capisci, sta soffrendo cn quel bambino!
Ovviamente nn ti conosco, ma ho voluto risponderti, perché ci sei+di kiunque altro qui...e se domani quel bambino sarà ancora a lottare x la vita, offrigli tutto il mio coraggio...il coraggio di ki si batte x vivere!
Un salutone a te, ke ne vedrai tante di "ingiustizie"!

2007-11-26 02:50:08 · answer #8 · answered by Lorelei nel gruppo... 5 · 1 0

Triste ma bella la tua testimonianza, carica di carità, di amore, prego Dio per quel bambino.
Sottoscrivo quello che dice o feticeiro....un istante o 100 anni hanno lo stesso valore agli occhi di Dio.

Ma mi chiedo perchè non siamo capaci di amare e di mostrare tanta carità se non nei momenti difficili, nella sofferenza? Solo in quei momenti viene fuori la nostra vera identità. Siamo precari.........ma non vogliamo ammetterlo.
Prego per quel bambino, con tutto il cuore.

2007-11-26 02:49:40 · answer #9 · answered by Frossard 5 · 1 0

Fai bene a raccontarlo...è un'esperienza di vita per tutti!

2007-11-26 02:39:23 · answer #10 · answered by Veky 3 · 1 0

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