Non viene più considerato, ma superato... dall' evoluzione della mente, dalla scienza stessa... mentre i poteri religiosi sono rimasti ancorati al passato... non hanno saputo tenere il passo dei tempi... hanno sottovalutato la capacità di evoluzione del pensiero della "gente" e ora sono un po' spiazzati.
Mentre l' Islam controlla ancora (fino a quando?) i suoi affigliati con la forza e l' arroganza il cristianesimo ha qualche colpo di coda integralista... ma si rendono conto che è troppo tardi per riprendere in mano la situazione... vedremo cosa ci riserva il futuro!
2007-11-24 04:33:26
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answer #1
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answered by Psyco 3
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Se gli Atei non hanno il diritto di distruggere le illusioni, i religiosi non hanno il diritto di crearle.
Carl William Brown
2007-11-24 13:37:11
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answer #2
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answered by bat madness 5
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ha ragione oroserio...viene considerato superfluo, soprattutto dai ragazzi...♥
2007-11-24 12:20:29
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answer #3
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answered by Anonymous
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Secondo il mio punto di vista, a la religione non viene data la importanza giusta.
La intelligenza è anche la abilità di poter riconoscere importanze relative …
e in questo campo, la religione viene vista allo stesso livello (se non inferiore) del "calcio", "una serie tv", "chattare in internet", "discoteca", “un nuovo cellulare”…ecc.
Peccato!
2007-11-24 14:21:31
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answer #4
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answered by Anonymous
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Io credo che la religiosità al giorno d'oggi sia molto più "personale" di quanto non lo fosse un tempo, nel senso che le persone non seguono più pedissequamente dei preconcetti religiosi, ma cercano disperatamente di conciliare la loro quotidianità, ciò che vedono, provano, sentono ogni giorno, con un sentimento religioso (e non una religione) che spesso è vissuto come paradosso e anacronismo... Molte religioni poi, prima fra tutte quella cattolica, non sanno stare al passo coi tempi, accentuando ancor di più la frattura tra credo interiore e mondo esterno...
2007-11-24 14:19:30
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answer #5
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answered by maramau82 3
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è vero ci sono moltissimi che non ci badano più per niente..anzi..è diventato oggetto di scherni...ma non bisogna dimenticare ogni volta che ci sono grandi occasioni (x es. giornate mondiali della gioventù), ci sono oceani di giovani in festa riuniti intorno a gesù...non credo siano tutti degli stupidi...è fantastico vederlo...ciao!
2007-11-24 14:03:09
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answer #6
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answered by Anonymous
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Non considero la religiosità un sentimento ma un insieme di rituali creati dalla mente umana.
Mi ricordo di quando andavo in chiesa, al catechismo, in parrocchia..., mi insegnavano i gesti da fare e c'era anche il momento in cui farli...tutti si alzano in piedi, poi tutti s' inginocchiano, poi si risiedono...Non ho mai "sentito" di farli, era tutto guidato e non ne vivevo il senso perchè non venivano spontaneamente da me stessa, dal mio IO INTERIORE...era un rituale, gesti vuoti, privi di significato...veniva tutto dalla mente.
Sentimento è quello che vivo da dentro, le emozioni.
Le religioni sono un insieme di credenze, un modo per avere e mantenere il potere sulle persone. Nel passato si sono servite della forza, della guerra per avere ricchezze e terre. Incutendo la paura di non essere perdonati dai peccati, mantenevano il potere sulle persone e fanno tutt'ora in modo che la gente continui ad adorare statue ed oggetti privi di vita e intanto raccimolano soldi.
Vedo ancora molte persone andare in chiesa, seguire religioni varie e mi chiedo: se adorare statue, dare soldi, fare rituali fosse il modo giusto, come mai che allora non vedo quasi mai persone felici? Se fosse giusto dovrebbero essere felici, giusto?Allora forse qualcosa che non va, c'è.
Tutto ciò che mi viene dettato dalla mente (i pensieri, le idee, programmare gesti e azioni...) non ha niente a che fare con i sentimenti.
Perciò tutto ciò che ha a che fare con ideologie, rituali, credenze, non è un sentimento. È tutto creato dalla nostra ragione e ho visto che non mi è servito a niente nella mia vita per essere felice.
Anche confessandomi dal prete in confessionale non sentivo gioia, non sentivo di essermi tolta un peso, non mi serviva a niente. E perchè questo? Perchè quando sbaglio e mi sento in colpa, l'unico modo è parlare e affrontare il mio errore parlando direttamente e a quattr'occhi con la persona interessata, confessando il mio errore direttamente, prendendomi la responsabilità e non ripetendo più lo stesso sbaglio.
Ciao!
2007-11-24 13:15:49
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answer #7
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answered by AMI.57 3
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Solo pochissime persone al mondo ne sentono il bisogno della spiritualità anche perchè chi dovrebbe insegnare quest'ultima si macchia ogni giorno di peccati gravissimi...by :-)
2007-11-24 12:56:38
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answer #8
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answered by Cristal Angel 2
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NN è UN SENTIMENTO!
2007-11-24 12:39:26
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answer #9
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answered by Pamy 4
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viene considerato superficialmente, anche se è questione di fede, la colpa è nostra che non diamo buona testimonianza specie nelle famiglie. Quella è la prima scuola.
2007-11-24 12:34:49
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answer #10
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answered by perzca 4
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