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Cara signora, sono veni anni che le voglio scrivere. No. Lei non mi conosce, e in fondo anche io ho sentito parlare di lei solo una volta. Appunto venti anni fa.. Io sentii parlare di lei una sera, dopo essere tornato da una esperienza “forte” di quelle che segnano e gasano i ventenni quale io ero ora.
Quella serata mi doveva riservare una sorpresa. Lei. A cena infatti rividi dopo qualche giorno mio fratello che mi raccontò un episodio. Lo ricorda anche lei vero? Che domande. Certo che sì.
Mio fratello era stato ad una festa paesana. Una di quelle dove si fa caciara, con le bindelle biancorosse per cintare la pista, i bambini che scorazzano e i vecchi a lamentarsi del governo, della vita che costa sempre di più e delle incongruenze del sistema sanitario nazionale. Una di quelle feste dove non può mancare un fisarmonicista scarso che fa le sue scale sulle basi registrate. E c’erano anche le attrazioni, pagate dal consiglio comunale. C’era anche lei, e c’era… suo marito.

2007-11-11 09:35:43 · 14 risposte · inviata da colombre- inachis io version 6 in Società e culture Religione e spiritualità

Quel pomeriggio lui era una di queste attrazioni… cosa doveva fare esattamente? Lanciarsi da un aereo in quota per planare delicatamente tra gli applausi. Lei era giù e guardava quella scena, vista milioni di volte, dal basso. Lo vide lanciarsi. Ma le cose non andarono come le altre volte. Perché il paracadute si intrecciò con quello dell’altro stunt-man, e i due dovettero abbandonare quel telone salva vita per aprire il secondo. Ricorda?
Quello del secondo uomo si aprì immediatamente, ma quello di suo marito… no. Lo immagina ancora che tira quel cordino all’infinito vero?
Ma il paracadute disubbidì. Veniva giù a una velocità inimmaginabile. E così si schiantò a un centinaio di metri di distanza. Giusto dietro una cascina che ne coprì quasi pietosa l’impatto. Con l’ironia del destino che proprio negli ultimi metri fece aprire il paracadute quando era palesemente inutile.
Vi metteste a correre- sapendone l’inutilità- lei, mio fratello e una decina di altre persone.

2007-11-11 09:36:50 · update #1

Quando arrivaste sul luogo dell’impatto si ricorda il groppo alla gola? La nausea e il disorientamento? Aveva davanti l’uomo che aveva sposato, o quello che ne era rimasto. Un “grumo” di carne e sangue, alto oramai settanta centimetri, coperto pietosamente dal paracadute ********!
Si ricorda cosa fece? Lei cominciò a fare essenzialmente una cosa. Anzi due, che poi in realtà è una sola.
Lei domandava “perché!?” Si aggirava su quella scena sbraitando quella scandalosa domanda, associandola a un’altra cosa. Lei bestemmiava come un muratore imbestialito. Faccio un po’ fatica a immaginarmi la scena. Vede… io non la conosco. Ma la immagino come una bella signora, normalmente posata, vestita in modo sobrio e che quel giorno scatenò tutta la sconosciuta propensione alla blasfemia.
Due attività in una, dicevo. Domandare perché… davanti al dolore, davanti a ciò di cui non ci si può capacitare. Lei aveva bisogno di senso, di conoscere il senso di quello che era accaduto.

2007-11-11 09:38:10 · update #2

Il senso è la priorità delle priorità.
Ma la seconda cosa… Perché bestemmiare? Perché prendersela con Dio e non con la fabbrica di paracaduti rea di avere smerciato un cordino tanto difettoso? Ma perché Dio? C’è una ragione sa?
La ragione è che Dio è il perché. Lo si neghi, lo si affermi, lo si preghi o bestemmi, Dio è quel punto della coscienza ove essa si interroga- spesso con l’urgenza angosciosa che aveva lei quel giorno- sul motivo ultimo delle cose. Dio è lì. Affermare Dio vuol dire affermare un senso- misterioso- per ogni cosa. Negare Dio vuol dire negarlo.
Non fa lo stesso, su un'altra scala, un filosofo come Hans Jonas quando, partendo dal “male assoluto” di Auschwitz nega la possibilità stessa di Dio? Se sei milioni di ebrei, se suo marito per un cordino difettoso, se ogni istante nel mondo muoiono migliaia di bambini, se ci sono le guerre, allora Dio come lo si può ancora invocare?
Cara signora, come la capisco. Intanto perché io sono uno che fa fatica a invocare Dio,

2007-11-11 09:39:13 · update #3

e perché quando vengo interpellato da persone che hanno chiuse nella gola e nella pancia domande come la sua, io non so ovviamente cosa rispondere. Io il perché non lo so.
Però so un’altra cosa. Signora… immagini che le cose fossero andate in un altro modo. Che il cordino del secondo paracadute avesse funzionato a tempo debito, che suo marito- pur tra qualche “oooooh” di apprensione- fosse planato dolcemente infine dove avrebbe dovuto. E immagini che lui avesse ascoltato con dolcezza le sue prevedibili rimostranze. Immagini di avere concluso con lui la giornata in quella simpatica fiera paesana, mangiando una salamella, un risotto e ballando con lui- anche se era un orso sulla pista di danza- un walzer e una mazurca. Immagini infine di essere tornata la sera a casa insieme con lui, e di essere passati, congedata la baby sitter, a vedere il bambino nella sua cameretta. Pensi ai sorrisi scambiati con quell’uomo, e con un amore che non si sopiva neppure dopo tutti quegli anni.

2007-11-11 09:40:06 · update #4

Insomma, la mazurca, la salamella, il sorriso di lui impacciato che prova un passo di liscio, la carezza scambiata sulla soglia della camera del bambino e il bambino stesso frutto di quell’amore, tutti quegli anni passati insieme… Tutto questo non ha senso?
Perché c’è una cosa della quale io sono certo, più certo di quanto non lo sia della stessa esistenza di Dio:

O ha senso tutto o non ha senso niente.

O ha senso quella morte, o non ha senso la vita che l’ha preceduta, o ha senso Auschwitz o non ha senso la pace nella quale avrebbero voluto vivere coloro che passarono da quei camini, o ha senso il dolore o non ha senso la gioia
O hanno senso i paracaduti che non si aprono o non hanno senso le esistenze che dipendono dal fatto che essi si aprano.
Sa signora? Io faccio una gran fatica a “gestire” Dio. Anzi… non lo gestisco affatto. Ma quando ripenso a quel pomeriggio, ripenso al Mistero delle cose e giungo sempre a questa conclusione: non è possibile che tutto non abbia senso.

2007-11-11 09:41:00 · update #5

E non è possibile che quella di suo marito sia una esistenza di niente divorata dal niente.
Cara signora. Se vuole, una volta, ripensando a questa cosa, provi a invocarlo quel Dio… Abbia pace.

2007-11-11 09:41:33 · update #6

Ho dato una scorsa alle risposte e, premesso che la lunghezza non dovrebbe essere un problema visto che nessuno è costretto a leggere, aggiungo che qualcuno ha pisciato fuori dal vasetto. Io negare Dio? Io "accusare" una donna perché...? E leggere un po' meglio o leggere per niente non sarebbe cosa sana e santa?

2007-11-11 16:50:03 · update #7

Caro real_jugglinjack, è proprio vero. Al momento della uscita dal concessionario della vita si scopre quanto l'intelligenza sia un optional. Vai caro e segnala un po' tutto quello che vuoi.

2007-11-11 18:18:42 · update #8

Caro Worf, credo tu non abbia letto beme.
E leggere bene e pratica che ci si possa attendere almeno dagli interlocutori intelligenti quale tu sei.
Io non ho affatto "polemizzato" con la bestemmia della suddetta signora. Anzi... non ho polemizzato affatto. Ho detto semplicemente che nella bestemmia e nel grido di significato c'era una medesima urgenza. Direi che sotto questo particolare punto di vista le bestemmie mi vadano bene, anzi... benissimo. Credimi... non troverai mai nelle mie parole cesure da educandato delle fanciulle.
Il problema da me posto è che quel significato tanto urgente o c'é o non c'é. Ma se c'è c'é per tutto e se non c'é non c'é per nessuna cosa.
Da qui l'invito finale non tanto a smettere di bestemmiare (lo faccia un milione di volte se questo la farà stare meglio). A Dio in fondo non credo importi tanto. Ma quello se mai di aprirsi ad una possiblità di "un bene nel male" di un significato nel dolore. Solo a quella stregua varrebbe la pena di smettere di farlo.

2007-11-12 02:11:30 · update #9

14 risposte

Storia affascinante Colombre...davvero...
Io lascerei una delle frasi che hai scritto in bella vista...è vero, o ha senso tutto o niente...
Credo fermamente che sia così, io che un senso l'ho trovato.
Certo Colombre vallo a spiegare a chi conta sempre e solo sulle proprie forze e si ritrova a vivere una condizione di sofferenza atroce....che tutto ha un senso...!
La sofferenza non ha senso...però è proprio in quella che in un modo o nell'altro si cerca Dio...forse è lì che Dio ti aspetta, ma come al solito non si fa vedere, ti mette di fronte alla cruda realtà che segna inesorabilmente ogni essere umano, e nella Sua discrezione, altro non fa che lasciarti solo a pensare. Qui, in questo momento si è liberi di scegliere, maledire ciò che accade, magari mettendo Dio in mezzo senza averne (se non si crede alla Sua esistenza) il diritto o buttarsi nella sofferenza, afferrare quella mano sempre tesa, mai come in quei momenti, e risalire...con occhi nuovi...
Ho avuto Colombre l'immenso dono di occhi nuovi, occhi che scrutano aldilà dell'apparenza...con i vecchi, quelli che quasi tutti per convenienza decidono di usare, ho smesso di guardare...pur ricordandoli con tenerezza.

Grazie per la riflessione, ogni tanto su ans qualche perla la si legge ancora.

Baci Colombre

2007-11-11 19:41:56 · answer #1 · answered by Clo(s)ed 5 · 3 2

Caro Colombre,

già ci sarebbe stato da bestemmiare nella situazione precedente, con i pensionati che fanno discorsi da ictus, i bambini che fanno casino e un musicista già scarso di suo che in più suona in playback.

Già quello è un clima che merita un paio di cocktail per essere affrontato ... soprattutto se il piatto forte a coronamento sono delle "salamelle".

In tutta sta tristezza da depressione fulminante a sta pora donna gli si schianta il marito in una "performance" del tutto folle visto il contesto "parrocchiale" o di festa paesana che hai descritto ... e tu ci fai il sermone sopra perchè bestemmia?

Li morti! Per fortuna (o grazie a Dio se preferisci) gli è rimasto un briciolo di vitalità.

Che doveva fare secondo te? Dire che era stata fatta la volontà del Signore?

Se la storia è vera è una morte assurda in un contesto assurdo, la reazione della donna è l'unico evento "vivo" e sincero di tutta la scena, è l'unica persona autentica in una commedia mediocre.

E tu che fai? Ci fai sopra la morale esistenziale in chiave "libro cuore" di provincia?

Per favore Colombre, cambia disco.

Ciao.

2007-11-12 01:04:19 · answer #2 · answered by Worf 6 · 2 0

solita domanda, perchè a me?
risposta,perchè a un altro?

2007-11-11 09:42:40 · answer #3 · answered by Anonymous · 4 2

Questa tua lettera assomiglia ad una meditazione. Non c'era nè astio verso la signora, nè verso nessun altro. Solo una constatazione dell'avvenuto, senza giri di parole, nè diplomazie: nudo e crudo come in una cronaca alla Biagi, con l'aggiunta di quei perchè che spesso rimangono irrisolti, ma che sono sempre al centro dei nostri interessi vitali. E' vero, il senso sono i perchè. Se non ci fossero quelli, essere amebe o funghi sarebbe la stessa cosa. E leggere questa tua testimonianza non può essere e non deve essere (per tutti coloro che vivono chiedendosi il perchè) un tedio, una scocciatura o una superficiale scorsa alle domande alla caccia di due punti facili. Ciao e grazie.

2007-11-11 22:26:36 · answer #4 · answered by ombra mattutina 7 · 1 0

io mi sono arreso alla terza riga....

2007-11-11 09:42:10 · answer #5 · answered by Anonymous · 3 2

...............ma perchè domande così lunghe............!!!!!!!!!!

2007-11-11 09:38:40 · answer #6 · answered by Anonymous · 3 2

sai cosa io credo che qualunque persona incontri ti dia qualcosa ,in bene od in male.
e la tua esperienza serve per i tuoi figli ,per farli stare meglio.
l'unica nota stonata,sempre e comunque,è la dipartita di qualcuno a cui vogliamo bene..
è l'andarsene con dolore che è difficile da accettare,per quello ci si rifugia nella fede.,perchè è l'unica che ti aiuta ad accettarlo e fartene una ragione

sinceramente io non capisco neanche che difficoltà abbia chi ti risponde cosi malamente e minaccia di segnalarti..anche in questo è difficile capire..lo accetti è basta..

2007-11-11 19:16:23 · answer #7 · answered by ? 5 · 0 0

Tu ci credi poco ma Dio c'è, c'è per te, per quella signora , per me e per tutti. Lui dà senso alla nostra vita, non non sappiamo il "perchè" ma se ci crediamo prima o poi lo sapremo il pechè. Dio non ha fretta!

2007-11-11 10:07:12 · answer #8 · answered by mylu 5 · 2 2

Va be che forse non volevi lasciare nulla d'intentato ma.. non ti sembra di aver esagerato un tantino?

Eppoi.. che razza di domanda è?
Boh?

2007-11-11 09:47:09 · answer #9 · answered by Anonymous · 2 2

Sembra il titolo di una canzone... tipo "LA DONNA, IL SOGNO E IL GRANDE INCUBO"

2007-11-11 21:09:56 · answer #10 · answered by selecao 6 · 0 1

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