Mentre "La Repubblica" e "Il Corriere della Sera" sbeffeggiano Padre Pio, la Chiesa annovera tra i beati 498 vittime della «più spaventosa persecuzione anticristiana che il mondo abbia visto dall'epoca di Diocleziano» (Hugh Thomas). Qualche cifra. Seviziati e uccisi 4.184 preti diocesani (tra cui moltissimi giovani seminaristi), 2.365 frati,
283 suore, 11 vescovi. Impossibile quantificare i laici uccisi solo perché trovati in possesso di un oggetto sacro. La perfidia arrivò a vietare perfino il saluto "adios" perché conteneva la parola "Dio". I massacri avvennero nei modi più barbari: crocifissioni, suore stuprate e finite a bastonate, persone arse vive o legate ad un cadavere e lasciate morire per fame e stenti. Non si contano i corpi di suore disseppelliti ed esposti al dileggio. All'ordine del giorno, poi, le profanazioni e le "fucilazioni" delle statue di Cristo. Conquistato il potere nel 1931, i partiti repubblicani spagnoli, cioè anarchici, comunisti e socialisti, si abbandonarono alla più pura bestialità. Ai 498 nuovi beati sarebbe bastato cedere alle richieste degli aguzzini per avere salva la vita, come l'invito a bestemmiare o ad apostatare. Preferirono il martirio.
2007-10-31
22:06:27
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Società e culture
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