A volte quando vado in libreria mi sembra di poter dare ragione a Oscar Wilde, specialmente quando vedo cumuli non solo di romanzi commerciali (genere antichissimo, nobile e comunque degno di rispetto, purchè NON ASPIRI al rango di capolavoro..) ma soprattutto davanti al proliferare di biografie della cugina/sorella/cognata del VIPpetto di turno, alla metastasi di libri scritti dal commentatore televisivo, al moltiplicarsi di libri tratti da film, per finire con i saggi del tuttologo che diventa esperto di questo e di quello a seconda del tema che esce più spesso in prima pagina.
In mezzo a questo brulicare, mi sento persa e mi aggrappo disperatamente ai classici, o almeno ai "grandi nomi", facendo magari torto a bravi autori emergenti.
Dal lato dei lettori... beh, i dati statistici sono sconfortanti visto che la maggioranza degli italiani non legge affatto o legge meno di un libro l'anno. Però la minoranza legge tanto e forse anche bene... quindi c'è speranza...
2007-10-30 00:44:27
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answer #1
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answered by simonetta 5
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Io amo leggere, ma mi rendo sempre più conto che siamo rimasti in pochi, e questo è triste.
Perchè nessuno obbliga nessuno a leggere libri-mattoni o classici, ognuno può leggere ciò che preferisce, sia questo un romanzo o un libro di elettronica. Non lo fanno per pigrizia, perchè leggere porta via tempo che possono usare sul computer o sui videogiochi.
Non sto muovendo ai non-lettori una critica, sto solo valutando le motivazioni che li portano a non volerne sapere dei libri. Eppure niente è come un libro, tutto si svolge nella tua mente, la trama diventa strettamente personale ed i protagonisti diventano parte di te. Amo anche il cienema, ma la lettura è tutt'altra cosa!
Secondo me, però, qui in Italia si fa anche poco per spronare alla lettura, basta guardare il prezzo dei libri e le biblioteche poco fornite, per capire che se uno vuol iniziare a leggere gli passa la voglia!
Bello l'aforisma di Wilde... come quasi tutti i suoi pensieri, rispecchia la realtà.
2007-10-28 08:37:32
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answer #2
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answered by Anonymous
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No, sono del parere che i libri siano fonte di emozioni e cultura anche ai giorni nostri.... adoro leggere, lo faccio tutte le volte che posso.
ciao
2007-10-28 09:16:55
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answer #3
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answered by sally 2
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io molta...anche perchè passo quasi tutta la giornata sui libri!e non ci riuscirei se non avessi un minimo di passione e interesse!in generale purtroppo non viene data molta importanza ai libri,anche per la larga diffusione di nuovi mezzi di comunicazione,quali internet,televisione...mezzi che non vanno affatto esclusi(la tecnologia è un bene per me!)ma semplicemente bilanciati in modo adeguato.
come ho già detto si legge pochissimo,soprattutto tra i giovani...alcune statistiche dicono che in media un giovane legge dai due ai quattro libri all'anno,che sinceramente sono davvero pochi.
2007-10-28 08:38:44
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answer #4
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answered by stellina90 2
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Chi legge scrive, gli scrittori sono anche i lettori! I libri sono amici meravigliosi. Non tutti naturalmente; ma leggendo conosci te stesso ..
2007-10-31 14:40:12
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answer #5
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answered by wendy 3
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Al giorno d' oggi i libri si da pochissima importanza, molto più appeal hanno l' isola dei famosi o Uomini e Donne......insomma, un disastro!
A me piace leggere, ma quando sono troppo stressato non ci riesco, perché non riesco a farlo come passatempo, mi piace essere concentrato e godermi il libro nella sua interezza, non farmelo passare distrattamente sotto gli occhi
2007-10-30 17:59:27
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answer #6
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answered by Tommy Jam 6
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I libri anche nell'epoca dei "media" restano importanti in quanto costituiscono una fonte di emozioni e cultura ineguagliabili.
2007-10-30 13:15:24
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answer #7
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answered by Dreamer 2
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a me piace molto leggere libri..soprattutto quelli che riguardano la psiche delle persone..
bacinoo
2007-10-29 15:01:26
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answer #8
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answered by lamialuce.2007 *ester*kinderina 6
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è brutto dirlo ma molti si adeguano alla mediocrità che serpeggia, in special modo in tv. purtroppo sembra si sia persa la capacità di scegliere, ci si accontenta un pò troppo facilmente di quello che passa al convento.
Il fatto che si legga sempre meno è indice di una certa apatia, per molti è preferibile seguire le tresche dei vip (o di gente che, chissà poi perchè, si considara tale), piuttosto che mettere in moto neuroni per seguire lo sviluppo di un romanzo.
Spero solo che, almeno per quanto riguarda il campo letterario, non si cada nell'inganno in cui è caduto il mondo della televisione: per scrivere un libro ci vuole talento, abnegazione, capacità. Chi lo sa fare si faccia avanti, chi non ne ha i mezzi se ne stia buono e faccia altro. Con buona pace dei vari Maurizio Costanzo & C. che hanno fatto già troppi danni imponendo al pubblico manichini capaci di nulla se no di far sfoggio della loro bellezza.
2007-10-29 05:17:27
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answer #9
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answered by VELENO 4
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cara luna, purtroppo oggi si dà poca importanza... ecco perché le "giovani menti" scrivono kk cmq nn ecc ecc e non hanno ancora capito come formulare un congiuntivo corretto... oscar wilde aveva pienamente ragione e la sua frase direi che è attualissima, anche se più che dal pubblici oggi i libri sono scritti da analfabeti pubblici... io sinceramente non riesco a non leggere, giusto in questo momento sto leggendo un libro di orhan panuk che si chiama "il mio nome è rosso"... bellissimo... e il mio autore preferito è Eco... ho letto tutto di lui, lo adoro, ho visto che adesso è uscito il suo ultimo saggio, se così si può chiamare "Storia della bruttezza nell'arte" (o del brutto...), mi manca solo quello. e poi il mio libro preferito in assoluto è "il maestro e margherita" di Bulgakov, non so se lo hai letto. se no, te lo consiglio vivamente.
i ragazzini di oggi non sanno che patrimonio immenso si perdono
un bacino luna
2007-10-28 17:08:48
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answer #10
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answered by fefotta 4
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