Fumo...
2007-10-28 07:00:09
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answer #1
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answered by Anonymous
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Quello che tu descrivi è il risultato di una società atomizzata dove ci si rifugia nella sfera privata per godere delle gratificazioni emotive che la vita pubblica non concede.
Siamo tutti sdoppiati, in pubblico si corre con uno slancio incomprensibile verso il raggiungimento di obiettivi fasulli e modelli stereotipati.
Nel privato soffriamo e ci lamentiamo di questo, critichiamo e disprezziamo noi stessi ma solo per rinnegare ciò che il consumismo ci impone.
Dialogare insieme su questo tema è già un primo passo per combattere un mostro che altrimenti ci stritolerebbe tutti.
2007-10-27 20:21:11
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answer #2
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answered by Silvio 5
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Condivido pienamente, quello che hai scritto, stiamo diventando come degli insetti, tutti le stesse opinioni e tutti gli stessi bisogni. La realtà ci ha piegato e costretto rendendoci ombre di noi stessi, siamo prigionieri inconsapevoli, convinti di una libertà che neanche esiste. Il nostro modo di pensare viene plasmato a seconda dei bisogni di questa società, rendedoci come degli automi. Non è importante chi siamo o quale sogno brilla nel nostro cuore, gli unici veri valori da raggiungere, sono quelli che urlano le tv ed i giornali. Ottima riflessione. Ciao e buona giornata.
2007-10-28 22:20:55
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answer #3
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answered by Manwë 6
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...se siamo caduti così in basso preferisco di gran lunga certi pensieri e comportamenti espliciti per quanto sciatti e gretti essi siano...il perbenismo di comodo lo detesto ancora di più
2007-10-28 05:06:14
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answer #4
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answered by ₪djanma₪ [a man in the maze] 7
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spero che domande come questa vengano all'attenzione di tutti.Sentire il disagio non è sufficiente,confrontarsi è un passo avanti
2007-10-28 04:16:34
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answer #5
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answered by safar 3
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Magari le coscienze fossero plasmate! Avrebbero una forma! Il fatto è che a volte si ha l'impressione tragica che molte coscienze siano amebiformi, cioè che, al pari delle amebe, non abbiamo una forma propria.
E magari il res (nominativo, soggetto)-uomo ambisse a raggiungere un rem (accusativo, oggetto)-valore, cioè un valore su cu far passare l'azione, su cui influire e da modificare. Il punto è che il res-uomo si accontenta di acquisire un rem-valore chiamato conformismo, perché la massima aspirazione di questo soggetto, che dovrebbe in quanto tale essere attivo, è quella di non essere scocciato: né dal mondo né dagli altri esseri umani.
Quindi il res-uomo si trasforma in una res-pecora, contento di essere tale.
Che tragedia, ragazzi! Che picco, nell'arte di sprecare la vita!
2007-10-28 02:19:00
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answer #6
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answered by ♫☼Anna B☼♀♪♫ Free Tibet 6
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Suppongo che la domanda sia come se ne esce, non se sia vero quello che scrivi. Sbaglio?
Uhm, in questa prospettiva, forse la cura sarebbe di buttar a mare il materialismo. Oltre che questo implicherebbe una bella lotta con i numerosi materialisti i quali probabilmente son i responsabili dello stato di cose che descrivi, rimediare concretamente comporterebbe per ciascuno di noi lottare contro i nostri istinti molto materiali. Non ci resta che pregare l'Altissimo.
2007-10-27 23:28:58
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answer #7
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answered by raganelvannutel 7
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Una visione catastrofica dellle umane risorse dove le coscienze si nascondono nella conoscenza di altri, dove non si vuole affondare con la propria barca ma lasciamo la scelta a chi nemmeno ci conosce.
Purtroppo è una realtà,e pochi sfuggono a tale meccanismo dove è più facile vendere cose-res che creare sogni-rem. perchè la mente è libera di pensare ma il corpo non di fare.
2007-10-27 22:01:10
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answer #8
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answered by voce del cuore 7
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è LA SOCIETA' CHE RIESCE A GOVERNARE L'UOMO-COSA.
MA è ANKE VERO CHE LA SOCIETA'-COSA è STATA CREATA DALL'UOMO.
SIAMO IN PARTE COLPEVOLI DEL NOSTRO ESSERE....
2007-10-27 21:34:59
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answer #9
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answered by Anonymous
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Ottima domanda, complimenti !
Che dire...è il "sistema" che vuole tutto ciò, l'impostazione capitalistica e consumistica di una società superficiale, facilmente manipolabile ed influenzabile, la società del "fast - ..." fast in tutto e per tutto, e intanto dimentichiamo di vivere ; una società che tanto libera non è ...tutt'altro ; una società alla deriva.
... tendiamo a puntare il dito sempre sugli altri...ma chi sono gli altri se non altro che noi stessi ? Più introspezione , coraggio e partecipazione ci vorrebbero...
'notte
2007-10-27 13:06:15
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answer #10
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answered by a 6
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