Ermete De Braies quella mattina pensò che la sua vita fosse una vita che non valeva la pena vivere, quindi usci di casa con una depressione che in Olanda non s’era mai vista. Strada facendo, con un intenzione che nascondeva a tutti ma che, se pur latente gli era ben chiara, raccolse dei grossi sassi e li infilò nelle tasche del giaccone. Era quasi inverno, o meglio era Ottobre ma l’inverno sembrava avesse una dannata fretta e più il tempo passava più Ermete aveva fretta di dirigersi verso il ponte. Verso quel ponte, con i sassi in tasca. Lui non sapeva che la sua decisione era ininfluente per ciò che chiamiamo caso e che caso è solo il nome che si dà a tutta una serie interminabile di eventi incontrollabili. Incontrollabili per noi.
Incontrollabile come fu infatti l’auto sportiva guidata da un tossicodipendente non proprio nel pieno delle sue capacità psicofisiche. Incontrollabile come il bambino di sei anni, che fece sgusciare la sua piccola mano da quella del padre, il quale si sarebbe dannato per sempre. Incontrollabile come la velocità, l’accelerazione, l’attrito e il tempo. Incontrollabile infine come i muscoli contratti di Ermete. Lui che non era mai stato uno sportivo quella volta volò parallelo alla strada da sembrare un rapace a volo radente e spinse il bambino di nuovo sul marciapiede, all’altro lato della strada.
Le gambe di Ermete erano un miscuglio di carne, sangue e brandelli di pantaloni, senza più forma ne idea, e lui si maledì per l’ennesima volta quella mattina.
Si maledì per trentacinque anni seduto con due moncherini su di una carrozzella.
Quella mattina si maledì, salvo capire il senso di tutto trentacinque anni più tardi quando Roberto Canicula, celeberrimo medico, premio Nobel ed ex bimbo fuggitivo, scoprì la cura definitiva per la leucemia. Quello che non seppe mai, è che ventidue anni dopo la terapia inventata dal dottor Canicula, salvò nello Utah un dodicenne di nome John Ryan Wesson, il quale all’età di cinquantacinque anni sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti.
Non sarebbe diventato il migliore tra i presidenti . . .
Ma sarebbe potuta andare molto peggio.
A tutti quelli sopra e a tutti quelli sotto, anche se a voi non interessa, la vostra vita se vissuta non sarà mai sprecata.
2007-10-23 14:01:23
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answer #1
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answered by Fish 7
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Quando stai sempre a casa, non esci mai, non ti fai amici, non ti fai una famiglia....
2007-10-23 22:26:05
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answer #2
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answered by sтεғιиα 3
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Mai, ogni esperienza porta l'individuo alla conoscenza del sè.
Ogni esperienza dalla più dolorosa alla più felice (meglio se felice sigh!!) ci aiutano a modificare i nostri punti di vista sulle cose, sul nostro essere.
Per me mai una vita è sprecata.
2007-10-23 20:47:59
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answer #3
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answered by vitaminae58 4
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vita sprecata, quando non fai nulla di produttivo e fumi sigarette tutto il giorno,quando perdi tutto,quando fai quello che non vuoi .invece non lo è quando fai quello che senti dentro di te e lo fai con passione
2007-10-23 20:22:29
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answer #4
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answered by misantropo 1
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secondo me lo scopo della vita e mettere famiglia essere felice con loro.. tirare qualke volta la cinghia per arrivare a fine mese.. andare in vacanza insieme, festeggiare i compleanni.. riunirsi nelle feste avere amici avere conforti sbattere il naso e tornare inditro, saper dire o sbagliato, essere apprezzato avere una buona autostima, avere dei sogni e col tempo cercare di realizzarli viaggiare,sentirsi utili, emergere non essere un numero fra tanti, avere le proprie idee e valorizzarle, ti sembro un pazzo??... secondo me è così forse perke sn ankora giovane.. cmq le cs belle delle vità sono le cose più normali non c'è bisogno di essere rikko.. devi essere felice sia con la pioggia ke con il sole, una vita sprecata secondo me è una vità senza tutte qst cose, banali e semplici ma fondamentali ... ciaoo
2007-10-23 20:01:34
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answer #5
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answered by ? 2
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In nessun caso. Non c'è proprio niente da sprecare.
2007-10-23 19:57:02
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answer #6
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answered by Io 4
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quando si è passato troppo tempo su answers
2007-10-23 19:56:50
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answer #7
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answered by Anonymous
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Mai.
(E se ti ritrovi completamente solo hai già un risultato: ti ritrovi.) (Scherzi a parte, chi si può mai ritrovare veramente solo snza volerlo?)
2007-10-23 19:54:32
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answer #8
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answered by Anonymous
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Fish ha risposto in modo eccellente.
Ritengo che una vita non sia mai sprecata.. al massimo qualcuno può sprecare la propria vita quando decide di arrendersi.
E ci son gradi differenti di resa:
ci sono persone che magari non seguono i propri sogni, barattandoli con la sicurezza di un lavoro fisso... ma magari troveranno la loro realizzazione in altro, come in una famiglia (dici poco).
Ci sono persone che si lasciano vivere perchè "non hanno voglia di sbattersi" ma anche questo è soggettivo.
Conosco persone che conducono una vita tranquillissima e sono motlo felici.. si godono i loro istanti di quiete e vogliono solo stare bene.
C'è poi la resa peggiore. Ovvero quando una persona pensa "non ho più senso. Mi ammazzo." Questa è la cosa peggiore, perchè secondo il mio motto "se ad ottobre c'è la *****, a maggio ci sono le rose" :)
Insomma, è tutto relativo e tutto soggettivo (come sempre), ma l'unica cosa che non concepisco è la rinuncia alla vita attraverso il suicidio. quella proprio non la capisco. Si può sempre ripartire.
Un saluto
2007-10-24 05:50:28
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answer #9
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answered by Alice travelling without moving 3
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Quando non hai obiettivi o nessuna voglia di realizzare qualcosa, quando si vive "passivamente" senza fare nulla per cambiare la situazione, ma soprattutto quando non si ha voglia di vivere, fiducia nel domani e nel prossimo...
2007-10-24 03:52:42
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answer #10
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answered by ♥oltreilmare♥ 6
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