Spero mi vorrai perdonare il linguaggio assai meno forbito di tutti gli altri. La tua domanda è molto bella, splendide alcune risposte, complimenti a tutti.
Forse non so esprimerlo, ma so di cosa parlate. L'ho visto troppo da vicino per non conoscerlo, anche se solo da spettatrice. E volevo dedicare un pensiero a chi è sparito da tanto tempo da questa terra, ai suoi occhi azzurri sbiaditi dall'ero, al suo strano modo di amare sé stesso: facendosi del male. Con lui ho visto questo mondo, nascosto tra i banchi chiusi di un mercato, in un buio così strano nella rumorosa città accecante, l'egoismo autodistruttivo di chi lotta furiosamente per una bottiglia, per una dose, per mille lire. Ho suonato lo swordfish-trombone, ma ho preferito la vita: una scelta fatta tanto tempo fa.
Vado ad ascoltare "A Soldier's Thing" per completare il quadro.
Ciao
2007-10-17 00:55:43
·
answer #1
·
answered by aura20771 5
·
9⤊
2⤋
Innazitutto un attimo di pausa accendo le casse e faccio partire Tom Waits di sottofondo. Se permetti metto Orphans.
Non devi andare molto lontano per trovare questi personaggi se abiti nei carruggi dietro il porto antico ma e' inutile cercarli, appaiono tangenti alla tua vita per un secondo un ora o una vita e spariscono.
Puoi fare la spesa insieme ad un vecchio transessuale che ti racconta della collana di zaffiri che un suo amante gli regalo' e che lei diede via per un amore sbagliato, per spiegarti che ora le basta un po' di petto di pollo perche' i soldi facili li perdi facilmente.
Fermarti a chiaccherare col pittore che fa i quadri con i vetri di mare che ti chiede, a te che hai studiato, se e' vera arte quel collage infantile con le casette e le barchette di maniera, come dirgli la verità? Menti, e lui alza felice il prezzo di 5 euro
Bersi una birra con uno che "amministra i beni di famiglia" e ti racconta dei pregi delle bagasce lituane rispetto alle moldave e se vuoi, perche' gli sei simpatico, ti fa lo sconto
Puoi entrare dal droghiere e passare il tuo tempo con un giovane fascista che picchia gli scippatori e tiene con se un vecchio tossico che chiama fratello.
O vedere la fruttivendola cacciare via una anziana che le ha chiesto cosa puo' comprare con 70 centesimi. Le urla dietro che lei non e' un opera di beneficenza ma le riempe la borsa con patate e cipolle, imprecando che con patate e cipolle nessuno muore di fame Ma quei due pomodori che infila dentro quasi di nascosto danno un po' di sapore alla miseria.
C'e' poi l'amico che lascia le chiavi del portone alla ragazza dalla pelle di cioccolato che vende il suo sogno di una vita migliore sotto casa sua. Lei gli guarda la macchina di notte in cambio di una via di fuga, perche' lì gira delle gente normale che e' veramente pericolosa
Non c'e' molto senso in questo racconto , ma non ha molto senso il posto dove vivo, Tom si troverebbe bene
Signore e Signori, una delle piu' belle domande di tutti i tempi, e una serie di risposte stupende, temo che Pal dovra' sudare sette camicie a trovare la migliore
2007-10-16 07:41:39
·
answer #2
·
answered by dottor K 7
·
14⤊
0⤋
E' una gioia che aspettavo da tanto, quella di poter leggere una tua domanda: sapevo che mi avresti stupita, commossa, emozionata, e così è stato.
Nei miei rari, frettolosi, fugaci incontri con queste esistenze randagie, ho avvertito sempre, prepotente, la mia diversità; non tanto rispetto a loro, a cui mi sentivo immediatamente accomunata da un mio "randagismo" dell'anima, quanto nei confronti di tutti quelli esteriormente tanto simili a me che mi sfrecciavano accanto con il loro mezzo sorrisetto ridicoleggiante e incredulo.
I miei incontri migliori hanno avuto come loro teatro il treno, le ore oziose che mi regalavano, sorprendentemente, scoperte clamorose non appena alzavo la testa dai miei libri e i miei occhi incontravano quelli di qualche dirimpettaio che non aspettava di meglio che lasciar andar fuori il suo fiume di parole: disadattamento, disperazione, solitudine.
Suonare lo swordfih - trombone è un'esperienza mistica: è la paura del diverso che si annulla (incoscienza secondo gli altri), è un sentire parte pulsante di loro, un sorridere tra le lacrime, uno scoprire e uno scoprirsi, un capire che quegli strani personaggi sono forse più presenti a se stessi e al mondo di quanto lo sia tu, che nei loro sorrisi non esiste ambiguità.
"Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli,
In quell'aria spessa, carica di sale, gonfia di odori,
lì ci troverai i ladri, gli assassini, e il tipo strano,
quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.
Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese,
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli, son pur sempre figli,
vittime di questo mondo".
2007-10-16 07:32:09
·
answer #3
·
answered by Specchio800 7
·
11⤊
0⤋
Un fallimento alle mie condizioni. Credo, o temo, che tanti di quelli non abbiano mai avuto un'altra possibilita'. Anch'io guardo loro, fratello, dietro il vetro delle convenzioni-convenienze, appoggiando la mano come un carcerato. Ma il vetro non lo so rompere. Eppure sono loro, il clochard con la barba gialla di nicotina che non vedo piu' da tanto tempo, il portiere alcolizzato dello stabile dove lavoravo che invitavo al caffe' (e mi dicevano: ci vuole stomaco), il caro amico malato dalla nascita che invecchia, perde i capelli ed e' sempre quel bambino malato e trasognato di piu' di vent'anni fa'; sono loro a non abbandonare mai i miei sonni.
Non lo so dire bene come specchio, ma randagio, sì. Anche io capisco cosa vuole dire. Anche se e' solo un brivido nella schiena che dura un attimo, prima di ripartire al semaforo avendo detto l'ennesimo "no, grazie".
Sono felice che tu sia tornata, questo risponderti e' solo un modo di dirti ciao.
2007-10-16 07:54:28
·
answer #4
·
answered by ErricoMalatesta 3
·
10⤊
0⤋
Forse non ne sarei degno... ma mi metterei in un angolo... in una strada buia... e sarei pronto ad ascoltare le loro storie... storie di giganti, di mostri, di fate e folletti, di gioie e dolori... storie di tutti i giorni di un mondo che non mi appartiene... e che non sono degno di giudicare e di condannare...
2007-10-16 06:39:59
·
answer #5
·
answered by Char Aznable 6
·
10⤊
0⤋
Ciao.
Difficile per noi più o meno "regolari" entrare in rapporto coi suonatori di swordfish-trombone senza ritrovarci, nostro malgrado, in una posizione di involontaria condiscendenza. A fare del turismo intelligente nostro malgrado.
Una sera di tanti anni fa un grande amico morto da poco, Franco, mi ha invitata a fare una chiacchierata con la gente di don Gallo, a Genova. Una specie di conferenza in un posto molto strano per una conferenza, e su un argomento altrettanto strano.
Non è stato facile trovare le parole e essere lì resistendo alla tentazione di mascherarsi. Abbiamo finito tardissimo, bevendo vino. Straniamento totale.
Per quanto riguarda il fallire alle proprie condizioni. Il dilemma non riguarda solo i suonatori di swordfish-trombone. Ogni tanto capita di dover scegliere se tenere la schiena dritta, fallendo, o pagare con un compromesso piccolo o grande il prezzo di un successo. Sto affrontando questo dilemma, su un tema specifico, da qualche giorno, e devo dire che non ci dormo.
Ho sempre tenuto la schiena dritta ma ... che fare se il fallimento può coinvolgere anche terze persone?
2007-10-16 08:25:51
·
answer #6
·
answered by blupiù 3
·
8⤊
0⤋
Il mondo onirico d'armonia e rumore, di notte e di randagismo, di fuga dagli schemi, di pazzia e lunatisme, lo sognano un po' tutti, identificandolo con la liberta'.
Ma, no.
Non e' semplicemente incrociando le esistenze dei Suonatori, che si puo' suonare assieme a loro.
E non si puo' avere altro, con "loro", con i "reietti", che un fugace incontro, uno scambio di sguardi e di storie, e poi via, ognuno nel suo mondo. Si puo' avere ammirazione e invidia, certo, ma non si puo' suonare assieme a loro.
Eccetto che ad una condizione.
Diventare "loro". Abbattere la barriera ed entrare in quel mondo. Ma questo significa anche perdere se stessi. O, almeno, i se stessi che si e' conosciuti fino a questo momento, e che lavorano, leggono, mangiano a tavola con le posate, vanno al cinema, si incontrano su Answer...
Magari si perdera' un se' e se ne ritrovera' un altro, di se'; magari piu' autentico, non si discute; ma comunque se ne e' perso uno, di se'.
E' la follia la porta tra i due mondi, intesa come perdita di se'.
Se si tocca una bolla di sapone, scoppia. Se si acchiappa un fiocco di neve, si scioglie.
Solo il folle riesce ad entrare nella bolla di sapone, a danzare col fiocco di neve...
2007-10-18 00:50:25
·
answer #7
·
answered by ? 7
·
7⤊
1⤋
Mi sembra che il mio spartito si armonizzi bene. E' uno spartito tutto scarabocchiato...le note si sovrappongono e ad un tratto un grandissimo spazio bianco.....delirio di ritmi e ad un tratto il nulla...........un "patchanka" di suoni. E rumori.
Il vinto, il reietto, il disperato....tre condizioni umane...tre fasi di una vita...tre momenti di un'esistenza...
La mia vita senza sicurezze, senza stabilità, senza dogmi, senza un amore fisso mi fa sentire reietta. Disperata, a volte. Una continua ricerca che, prima o poi, mi farà sentire perdutamente schiacciata.
E allora sarò io a chiedere: "Suonereste lo swordfish-trombone con me?"..............
2007-10-17 18:33:46
·
answer #8
·
answered by valigaia83 5
·
5⤊
0⤋
Passo solo per dire che ho le lacrime agli occhi.
Una domanda profonda degna di cotante risposte.
2007-10-17 06:04:18
·
answer #9
·
answered by Annapi 6
·
5⤊
0⤋
Mi hai precipitato in una strada buia e fredda,dove nessuna signora impellicciata lascerebbe il suo tacco.Difficile non affogare nell'imbarazzo,quando incontri qualcuno di questi personaggi che hanno poco di vinto,ma molto di disperato.
Disperazione animale,perche' gli animali che sono disperati hanno una dignita' interiore e difficilmente reggi il loro sguardo.
Suonerei davvero?
La ritengo una occasione unica,perche' in quel momento lascerei scorrere dentro me un fiume caldo e liberatorio senza dovermi vestire,senza timore di giudizio,nel silenzio della poesia
2007-10-16 08:23:45
·
answer #10
·
answered by loredanam 3
·
5⤊
0⤋