un mio amico ha un negozio di alimentari e vorrebbe lavorare lì. perché deve essere obbligato a studiare anche se ha un'attività e se non gli serve a nulla studiare, visto che la sua attività richiede solo una minima conoscenza con il resto e con i soldi e basta??'
2007-10-13
00:13:00
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8 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Scuola ed educazione
➔ Scuole primarie e secondarie
commessi!! guarda che il negozio è il suo. ma questa è una democrazia o cosa?? la libertà dove sta. se io voglio fare il commesso al supermarket o voglio gestire una mia attività non lo posso fare? devo parcheggiarmi a scuola a fare casino, pur sapendo che lo studio non mi servirà a nulla???
andiamo bene si...
2007-10-13
00:27:14 ·
update #1
lasciando da parte luoghi comuni e pregiudizi vari. la scuola dell'obbligo in Italia esiste da circa 40 anni e dovrebbe prevedere un periodo di studio obbligatorio fino a 14 anni. Tale obbligo è stato esteso ora a 16 anni.
Il problema è molto complesso. serve veramente innalzare l'obbligo a 16 anni? veramente la scuola è maestra di vita? il sistema scolastico funziona in Italia?
intanto ti dico subito che io sono parzialmente d'accordo con l'obbligo scolastico. va da se che se una persona non ama studiare non è l'obbligo a trasformarla in uno studente modello né in un cittadino modello, ma l'interesse personale.
Personalmente in una scuola in cui molti professori non insegnano e in cui i programmi ministeriali sono a dir poco obsoleti, l'interesse lo perdi quasi completamente.
se poi aggiungiamo che, in termini pratici, la scuola altro non è che un luogo chiuso, in cui doversi uniformare a ciò che si studia, in cui dover obbligatoriamente studiare determinati argomenti e altri no...be così strutturata è una scuola molto scadente e fondamentalmente inutile.
una volta insegnato a leggere e scrivere, allo studente viene impartito un bombardamento di nozioni e un lavaggio del cervello talmente elevato da farti odiare la scuola e da rendere le lezioni di una noia assurda.
Molti anni fa un famoso pedagogo definì la scuola un tribunale in cui i bambini vengono giudicati pur non avendo commesso nulla.
sostanzialmente sono d'accordo con questa definizione.
la vera scuola era quella dei tempi di Socrate, in cui studiare all'aperto, in cui il percorso educativo veniva fatto su pochi alievi per volta e non in classi superiori, in cui il compito non era di insegnare nozioni ma di insegnare a educare nel senso etimologico del termine, e cioè insegnare all'alunno a comprendere il mondo e conoscere se stessi, farli ragionare.
oggi la scuola insegna l'opposto: è conformista, nozionista, non ti fa ragionare e ti uniforma su un pensiero imposto dallo Stato.
in altre parole è utile allo Stato e ai governanti inutile all'individuo.
siccome in Italia non si vuole creare una scuola così rivoluzionaria e veramente interessante, si mettono delle pezze qui e lì nel tentativo vano di rendere la scuola almeno più seria. i risultati sono disastrosi.
Una volta imparato a leggere e scrivere e delle nozioni basi ognuno dovrebbe scegliere se continuare a studiare oppure lavorare.
la nostra scuola non ti prepara né allo studio né al lavoro.
Insomma un disastro. se avesse almeno un intento veramente pedagogico potrei essere d'accordo ad un minimo di obbligatorietà (fino a 13 anni) e poi scegliere se continuare o meno. Purtroppo vogliono portare il limite a 18 anni, dimostrando di sbagliare completamente.
Credo che ci sia sempre tempo per toccare il fondo...
al disastro non c'è mai limite.
2007-10-13 05:37:28
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answer #1
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answered by alberto 7
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per salvaguardare il livello della cultura italiana!
2007-10-13 07:56:13
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answer #2
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answered by chiara s 1
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Per non essere un ignorante, mi sembra un ottima ragione!
2007-10-13 07:50:44
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answer #3
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answered by fratt0la 2
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Perché l' istruzione ti apre la mente,ti permette di pensare con il tuo cervello senza seguire la massa..Avere una cultura significa aprirsi tutte le porte di questo mondo,essere in grado di avere una propria opinione..e poi,parlando dal punto di vista puramente materiale,nella vita più hai un grado di cultura elevato,più essa ti sorriderà..N.B. ognuno poi sceglie il proprio destino..Non studiare è un solo un rimpianto in futuro,non un errore vero e proprio..
2007-10-13 08:00:45
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answer #4
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answered by Anonymous
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Perchè l'Italia si impegna a formare italiani,non solo commessi al supermercato
2007-10-13 07:21:06
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answer #5
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answered by **Vale** 3
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Beh un minimo di cultura, di sapere scrivere e magari di sapere in che mondo si vive non è male... Tuttavia nessuno costringe chicchessia a studiare dopo la terza media (o biennio superiore? sono rimasto indietro. Quindi uno finisce la scuola dell'obbligo e poi se vuole lavora.
Il discorso che per gestire un negozio di alimentari basta saper dare il resto non funziona. Chi gestisce un negozio deve conoscere le normative che regolano il suo settore (quello degli alimentari poi è particolarmente delicato), deve avere qualche nozioncina di gestione aziendale. Certo uno si fa anche con l'esperienza ma un minimo di base e di elasticità mentale aiuta. Seppoi il negozio dovesse fallire (gli auguro di no), saper fare qualcosa potrebbe aiutarlo a non ritorvarsi a piedi.
2007-10-13 07:40:50
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answer #6
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answered by kleinkief 4
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studiare è una rottura di scatole, ma l'unica risposta che ti darebbero i prof o chiunque altro credo sia questa: studiare è importante per avere un educazione, essere parte integrante della società....la scuola serve per educare i ragazzi a nn commettere sciokkezze ecc ecc..ma allora xkè ci sono così tanti delinquenti mi kiedo? cmq nn è vero..x fare il commesso nn serve mika un diploma...forse nel centro delle + importanti città si..ma nn dappertutto..
2007-10-13 07:34:47
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answer #7
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answered by debby90an 1
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faccia rinuncia agli studi per iscritto e vada a lavorare
2007-10-13 07:17:03
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answer #8
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answered by aliénor 6
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