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Ho da poco avviato un piccolo acquario da 12 litri circa, ad acqua fredda, con un filtro, ed ho inserito 2 pulitori e 6 orifiamma piccolini...dopo circa 2 settimane e mezzo il primo pesciolino ha iniziato a rimanere a galla, a non riuscire a scendere più nel centro e nel fondo dell'acquario, come se un filo lo tirasse su'...oggi è morto; ora mi sembra che anche un altro stia calcando lo stesso percorso...sigh sigh!! Ho dato loro poco poco da mangiare, nell'acqua avevo messo del biocondizionatore, il filtro lo pulisco una volta a settimana, l'acqua, ne cambierò un decimo domani...che ne dite?...dove puo' essere il problema?...ho dato loro anche un pisello bollito...caspita! in una vaschetta da 10 litri circa tengo ormai da 7 anni un comune pesciotto rosso...mai problemi...senza filtri e biocondizionatori vari...

sapreste darmi qualche dritta per mantenere al meglio il mio acquarietto ed i suoi abitanti

Grazie mille!

Kiss ;)

2007-10-12 11:45:40 · 6 risposte · inviata da Stella M 2 in Animali da compagnia Pesci

6 risposte

ciao!
innanzitutto l'acquarietto e` molto affollato,ti consiglierei di cambiare la vasca con una che sia almeno il doppio (va bene anche di plastica, e gli metti il filtro che hai).
se non puoi, ti consiglio l'acquisto di un aereatore (lotrovi sotto i 10 euro), in modo tale che l'acqua sia sempre bene ossigenata.
il problema che hai descritto del pesce che e` morto, sembra decisamente un problema alla vescica natatoria.
gli orifiamma hanno n corpo molto tozzo, se mangiano troppo o inghiottono aria l'intestino si gonfia comprimendo la vescica natatoria, responsabile del nuoto e dell'assetto.
dai loro da mangiare 1 sola volta al giorno, poco (deve sparire tutto in 20 secondi).
1 volta a settimana non dargli nulla, il giorno dopo gli dai qualche pisellino (2-3) bollito e sbucciato e schiacciato ta le mani.
ok i cambi di acqua parziali e il biocondizionatore.

2007-10-13 02:25:50 · answer #1 · answered by Saphira 6 · 0 0

eccoti qualche consiglio:

SE SI OSSERVANO QUESTI ACCORGIMENTI I NOSTRI CARASSIUS AURATUS (PESCI ROSSI) VIVONO ANCHE OLTRE 15 ANNI
1) ACQUA:
Biocondizionata ossia mettere il biocondizionatore nell’acqua nuova che annulla gli effetti nocivi del cloro e lega i metalli pesanti ed allo stesso tempo rinforza la mucosa dei pesci rossi, rinforzandoli contro micosi e batteriosi.
Valori ideali per acqua pesci rossi PH =7/7,5; dgh 8/18; KH 6/14; NO3 meno di 20
Temperatura ideale 24 gradi C. cambi acqua settimanali del 15%.acqua che va portata alla stessa temperatura di quella da cambiare (importante!);
2) Vasca:
Acquario quadrato calcolando 20 litri per ogni pesce rosso e 30 litri per le varietà shubunkin e cometa sarasa, arredamento minimo, non mettere rocce aguzze e spigoli vivi tipo radici acuminate potrebbero rovinosamente ferire i nostri pesci rossi “non campioni di nuoto acrobatico” le piante possono tranquillamente non esserci (essendo pesci litofagi se le mangiano tranne l’echinodorus e la vallisneria con foglie coriacee) Sostituirle con un areatore per fornire ossigeno che i pesci rossi adorano anche farsi trasportare dal flusso delle bollicine.
3) FILTRO:
Interno a vari scomparti, quello ideale è così: “”entrata acqua – sera biofibre -spugna - lana di perlon – buona dose di cannolicchi – eventualmente carbone in sacchetti – POMPA 400 L/H X 100 LITRI DI ACQUA - uscita acqua
4) ACCORGIMENTI VARI:
mai da soli i pesci rossi essendo particolarmente socievoli amano stare in branchetti di 5 o 6 esemplari, e soffrono la solitudine, si consiglia di non metterli insieme a pesci tropicali per svariati motivi tipo i valori dell’acqua e perché sono degli impiccioni socievoli.
Sifonare spesso il fondo, i pesci "rossi" producono tanti escrementi e siccome di notte dormono posandosi sul fondo vanno soggetti a patologie se non adeguatamente pulito il ghiaino che deve essere policromo di fiume, arrotondato di granulometria media 3/5 millimetri altrimenti quando lo aspirano (è una loro caratteristica) si potrebbero ferire la bocca;
cibo 2 volte al giorno di tipo scaglie e granulare (marca SERA, TETRA, JBL, ASKOLL) e 2 volte la settimana integrare con pezzetti di zucchine cotte e pisellini schiacciati tra le dita, sbucciati e la poltiglina data al pesce a motivazione di ciò devi sapere che hanno gli organi interni ravvicinati e sono soggetti a diverse costipazioni e a infezioni alla vescica natatoria, prevenirle dandogli il cibo a pezzetti vegetale (pisellini, mais, carotine, zucchina cotta in pezzetti, tutto sarebbe ottimo spezzettarlo e frullarlo con la buccia lavata accuratamente e la poltiglina data al pesce..
COMPATIBILITA’:
Raggrupparli in varietà similari per ottimizzare l’allevamento:
a) Testa di leone (lion head), chiccho di riso (pearl scale), ranchu (eggs fish)
b) Shubunkin, cometa sarasa, pesce rosso normale, veiltail
c) Blackmoore, orifiamma, oranda calico, ryukin, telescopici…

Se si osservano le prescrizioni di cui sopra probabilmente avrai la soddisfazione di vedere persino dei piccoli nati…… per altre domande email ciao

2007-10-12 13:07:22 · answer #2 · answered by Gerardo 7 · 3 0

ma secondo te come possono vivere 8 pesci con esigenze diverse di temperatura ect insieme?????probabilmente non ti sei informata prima di comprarli....non so davvero che dire...a questo punto ti conviene mettere gli oriaframma in una vaschetta molto grande (le trovi nei negozi x animali)..e nell'acquario lascialrci i pulitori;che poi sofriranno pure loro,date le piccole dimensioni.e poi hai chiesto di quanto cresceranno...scua la schiettezza ma mi sa che hai fatto un buco nell'acqua....

2007-10-13 03:45:08 · answer #3 · answered by FRENCY 6 · 0 0

scusa, io ho 2 pesci rossi in 14 litri e stanno strettissimi, come ca.... credi che ci stiano 2 pulitori e 6 orifiamma? Hai la più pallida idea di quanto cresce un pesce rosso?

Un pesce rosso può raggiungere le dimensioni di 60 cm e quindi richiede molto spazio, minimo 20 lt. a testa, se possibile di più.
Se puoi prendi una vasca più grande, decisamente più grande.

Per i pesci che galleggiano:
Nuoto faticoso, strambo, posizioni strane, difficolta nel mantenere la posizione nell'acqua, gonfiore alla pancia e in casi più avanzati galleggiamento non controllato.

Diagnosi: Infiammazione alla vescica natatoria

Cura:
la famosa cura dei piselli. Alzare la temperatura a 24 °c. con l'ausilio di un termoriscaldatore. La cura dei piselli si usa in caso di problemi all'intestino e alla vescica. La ricetta é far bollire i piselli in scatola o surgelati per 3-4 min., vanno sgusciati e va fatto un puré di polpa e somministrato in piccoli bocconcini. Non arrenderti se fanno fatica a mangiare, tu insisti é per il loro bene. Continua finche non é guarito.
Se non riesce a mangiare lascialo con un aeratore al massimo e non dargli da mangiare per 2-3 gironi, dopo di che incomincia con i piselli. Se non mangia anche il 4° giorno non preoccuparti, dal 5° inizia a preoccuparti!

Prevenzione: una buona alimentazione. Il mangime ideale per i pesci rossi deve contenere le vitamine A,B,C, fibre, calcio, polifosfato e carotenoidi per dare colore, però spesso non le indicano sulle confezioni e indicano solo le vitamine aggiunte come i mangimi Tetra o Sera che contengono queste tre vitamine, ma non le indicano.
Le dosi sono indicate sulla confezione: "somministrare più volte al giorno in dosi da essere consumate in pochi minuti" se hai dei pesci rossi comuni (quelli magri) puoi dargli da mangiare massimo 3-4 volte al giorno, mentre se hai degli oranda (quelli grassottelli) dagli da mangiare una sola volta al giorno. In entrambi i tipi non devi dargli da mangiare di più anche se ne chiederanno di più, ma é per il loro bene, sopratutto per gli oranda che non hanno senso di sazzietà e potrebbero mangiare troppo causando gravi danni all'apparato digerente. Per mantenere la regolarità intestinale, specialmente negli oranda che per via della loro forma "ad uovo" hanno tutti gli organi schiacciati, dagli delle verdure bollite per una o due volta a settimana, sopratutto piselli, zucchine e carote. All'inizio potrebbero fare fatica, ma non ti arrendere perché questa cura previene le occlusioni e le infiammazioni all'intestino e alla vescica natatoria. La ricetta é far bollire le verdure fino a quando non sono molli (ai piselli bastano 3 minuti), sgusciali o sbucciali, e fai un paté di polpa e dagliene in piccoli pezzetti. Ti consiglio di darglieli prima di cambiare l'acqua perché questa ricetta inquina molto l'acqua. Evita esperimenti, se vuoi provare una verdura o un frutto chiedi prima a noi perché non tutti i vegetali vanno bene, ad esempio le patate non vanno bene.

Tutto chiaro? Per altre info chiedi pure, ti aspettiamo. Ciao

Mi raccomando, trattali bene, ok? Ciao

2007-10-13 00:43:17 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

6 orifiamma e 2 pulitori in 12 litri??? Sono troppissimi!!! Davvero!!! E' normale che muoionao, lo spazio non è sufficiente per loro, e ci sarà mancanza d'ossigeno. Sono pesci che necessitano di almeno 20 litri a testa, quindi per 6 pesci dovresti avre un acquario da almeno 120 litri. Quindi o riporti i pesci al negozio dove li hai presi (prima che ne muoiano altri), o compri un acquario adatto.
Ciao

2007-10-12 20:51:18 · answer #5 · answered by Oº°‘Francesca¨‘°ºO  2 · 0 0

Dopo aver preso in esame rapidamente alcuni dei numerosi Orifiamma che si trovano in commercio (molti negozi specializzati hanno un reparto interamente dedicato a loro), bisogna considerare la vasca che li deve ospitare. Tenuto conto delle dimensioni ragguardevoli che le varietà eteromorfe possono raggiungere (primi fra tutti gli Oranda che, pinne escluse, arrivano facilmente a 15 cm e oltre), è buona norma optare per acquari di capacità effettiva non inferiore a 70-80 l. Utilizzando un calcolo empirico, criticabile, ma non privo di utilità, potremmo affermare che ad ogni centimetro di pesce (pinne escluse), dovremo riservare circa 3 l di acqua.

Ecco, per esempio, che in una vasca dalla capacità effettiva di 100 l possono vivere senza problemi due o tre maestosi Orifiamma adulti (il numero dipende dalla taglia massima propria della razza che si sceglie), oppure un gruppetto di cinque o sei vivaci giovani (facili da trovare sul mercato). Un acquario più capiente (200-300 l) è, in linea di massima, più semplice da gestire ed offre maggiore spazio per riunire un folto e scenografico gruppo di questi Ciprinidi che tanto amano la compagnia dei conspecifici.

Parlando di spazi, va ricordato che molti acquariofili esperti conducono egregiamente anche vasche più "affollate", dove i Pesci rossi vivono in perfette condizioni di salute: questa rimane comunque una scelta puramente soggettiva, che rimanda alla sempre accesa discussione sul "vivere" e il "sopravvivere".

E' un vero piacere osservarli dall'alto
Per la collocazione dell'acquario consigliamo vivamente l'angolo più fresco della casa: le razze eteromorfe andrebbero infatti allevate ad una temperatura di 19-22° C. In inverno è semplice garantire queste condizioni climatiche, e regoleremo il termoriscaldatore per intervenire solo nel caso in cui l'acqua dovesse scendere al di sotto dei 19° C. In estate ,invece, l'acqua può raggiungere temperature proibitive e quindi "impoverirsi" pericolosamente di ossigeno. Purtroppo gli Orifiamma, bisognosi di un livello di ossigeno sempre prossimo alla saturazione, sopportano a fatica questi "picchi termici" (es.: 30-32°C), uscendone sensibilmente provati. Per rimediare alla situazione, possiamo attivare un potente aeratore, creare forte turbolenza superficiale, liberare la vasca dalle coperture superiori e dai gruppi d'accensione delle lampade, raffreddandola allo stesso tempo con dei ventilatori: riuscire a contenere la temperatura estiva entro 25-26° C è già un ottimo risultato. Ci sono poi degli acquariofìli, proprietari di pregiatissimi e costosi esemplari di Oranda, che per evitare queste emergenze, sono ricorsi ad un pratico "climatizzatore" per acquari, grazie al quale impostano la temperatura dell'acqua in modo che questa rimanga inalterata a prescindere dalle condizioni climatiche esterne e dall'ubicazione della vasca.

Per quanto riguarda il filtraggio, confermiamo innanzitutto che i diffusissimi acquari con vano filtro incorporato sono ideali per gli Orifiamma, a patto che il vano stesso abbia un volume pari o superiore al 15% di quello della vasca. Il filtro meccanico-batterico (o biologico) deve avere una resa oraria decisamente sovradimensionata (es.: 300 l/h per un acquario da 120 l), capace di garantire una buona ossigenazione favorendo gli scambi gassosi in superficie. Tuttavia, se si allevano razze molto lente nel nuoto, bisogna evitare che in vasca si crei una turbolenza troppo stressante.
Consigliamo, inoltre, di alloggiare all'intemo dell'acquario un "filtro rapido" (con semplice funzione meccanica) a supporto del principale, accessorio utile soprattutto in contesti troppo popolosi.

Per il fondo si può scegliere un ghiaietto policromo del diametro di 3-5 mm e dai granuli ben arrotondati, che i carassi possono rovistare alla ricerca di cibo con la consueta ed innata caparbietà, senza rischiare di ferirsi. L'acqua di rubinetto, opportunamente trattata con un biocondizionatore, va benissimo per i nostri ospiti, poco esigenti da questo punto di vista. Per eliminare le copiose sostanze di rifiuto che i pesci rossi (anche nelle loro varietà più "nobili"!) producono, è buona norma compiere frequenti cambi parziali (es.: 30% ogni 1-2 settimane), provvedendo anche ad aspirare i residui organici dal materiale di fondo.
L'arredamento non deve prevedere oggetti taglienti o che presentino asperità (es.: rocce laviche), pericolosi per il corpo di tutte le varietà, ma soprattutto per i delicati globi oculari dei Telescopio, degli Occhi a bolla, dei Celestiali, e per le escrescenze molli degli Oranda e dei Testa di leone. Particolarmente indicati sono i legni esotici ("Manila", "Mopani", ecc.), le radici di torbiera (che però colorano molto l'acqua), le rocce ben levigate, le sempre più rifinite piante di plastica e, per chi ne gradisce la presenza, le decorazioni artificiali.

Non assecondarne l'inesauribile ingordigia

Le piante vere diventano facile preda dei voraci Ciprinidi che ne mangiano volentieri le foglie più tenere. Tra le poche coriacee specie consigliabili ricordiamo: Anubias, Vallisneria, Nuphar, Crinum e Potamogeton. Alimentare i nostri onnivori beniamini è un vero piacere, anche grazie alla vastissima gamma di mangimi secchi "specifici" presenti in commercio (in fiocchi, granuli e pellets). Integrando la dieta con cibi liofilizzati (es.: artemie), surgelati (es.: chironomi, dafnie ecc.) e della verdura cotta a pressione, avremo dei pesci sani che allieteranno le nostre giornate per molto tempo (raggiungono e superano spesso l'età di 15 anni).
Veri "schiavi" dell'ingordigia (attenzione quindi a non commettere il grave errore di sovralimentarli), questi pesci dai modi goffi ed amabili si lasciano addomesticare con estrema facilità, imparando subito a prendere il cibo dalle mani dell'acquariofilo con inaspettata audacia. Non stupisce il fatto che molti appassionati preferiscano allevare gli Orifiamma in vasche aperte, nelle quali è ancora più divertente nutrire ed osservare dall'alto i propri pesci rossi, secondo l'antica tradizione orientale.

2007-10-12 12:03:19 · answer #6 · answered by teto_neurazzo86 3 · 0 0

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