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mi spiego meglio..in una fase particolare della nostra vita e che a volte continuiamo a portarci nell'età adulta abbiamo i nostri MITI!se vi fate un giro di domande su answer leggerete BILL KAULITZ sei un mito,CHE GUEVARA sei un mito,CRISTIANO RONALDO sei un mito, JIM MORRISON, JAMES DEAN e così potrei andare avanti all'infinito...
Ma perchè sono i nostri miti???la definizione etimologica di mito riguarda la leggenda...una cosa che non è verità a priori.
Dunque perchè si parla di miti???al di la dei bimbominkia...vorrei ricordare che anche noi da ragazzini andavamo matti per qualcuno-qualcuna del mondo dei famosi..
ma cos'è che ci spinge a considerare queste persone miti, e magari non sapere nulla della loro vita reale(non basta certo una biografia)..

2007-10-09 21:20:50 · 11 risposte · inviata da Bruna 4 in Scienze sociali Antropologia

11 risposte

...ma cos'è che ci spinge a considerare queste persone miti, e magari non sapere nulla della loro vita reale(non basta certo una biografia)..
Queste tue parole sono la risposta perfetta alla tua domanda.
Condivido perfettamente la tua opinione e credo davvero che sia in passato che nel presente..purtroppo temo anche nel futuro, molte persone, hanno la tendenza a "mitizzare" tutto e tutti...senza un vero motivo preciso...Così tanto per fare o per dire.
Se andiamo a vedere il tipo da te citato, cioè J. Dean... quello è morto giovane, grazie ad una gara automobilistica...in fondo ad un burrone... O tanti altri miti...
Non c'è un vero perchè, ma è un'esigenza che alcuni (troppi) hanno, di mettere davanti qualcuno da imitare o da osannare... Penso sia a causa di una scarsa personalità propria..
Apprezzare una persona per qualcosa che dice o che fa, non significa per me, restarne soggiogata al punto di farne un mito. Anche nell'antichità, molte persone si costruivano i propri idoli...Non è cambiato molto da allora...Semplicemente c'è più varietà...di miti.
Un abbraccio Alba

2007-10-09 21:51:47 · answer #1 · answered by Anonymous · 2 1

La tua domanda è interessantissima. Il mito riguardava in parte leggende. Che ci sarà di leggenda in James Dean o Morrison solo Dio lo sa!!!Ma sono i tempi moderni. Anche quando ero ragazzo io il problema esisteva ugualmente. Forse siamo stati noi che abbiamo contribuito a creare questa confusione. Sono nato nel 1953, ma non riesco a capire l'epoca in cui sto vivendo

2007-10-09 22:30:51 · answer #2 · answered by Sergio C 5 · 1 1

Direi che oramai la parola mito è utilizzata solo per definire che qualcuno è ineguagliabile.
La vera etimologia non conta nulla.
ciao

2007-10-09 21:41:41 · answer #3 · answered by centopassi 6 · 1 1

Domanda interessante... secondo me da sempre e per sempre l'uomo (e la donna) ricercheranno modelli di imitazione/ispirazione. e proprio il fatto di non conoscerli affatto li rende miti... quando penso ai "miei" miti sono consapevole di essere libera di immaginare la loro vita come voglio io...
come si diventa dei miti? dicendo/facendo/cantando/calciando in un modo che gli altri non sanno fare, facendo cose che ti lasciano un po' imbambolati e ammirati e magari ti fanno riflettere... poi ogni età ha i suoi miti e perciò quando ne avevo 8 il mio mito era mark paul gosselaar di bayside school solo perchè era biondo carino e con l'onda sui capelli....... ;-)

2007-10-09 21:30:10 · answer #4 · answered by LaLePi 3 · 1 1

Se sono del nostro stesso sesso.. come un alter-ego (o estetico o ideologico)....
del sesso opposto... o attrazione o condivisione di idee/concetti..
io la vedo così... poi dipende... nell'adolescenza è un punto di riferimento.... che può essere anche una persona non famosa.. anche un conoscente... un esempio da seguire.....
quando cresciamo... penso sempre e comunque un alter-ego o ammirazione o condivisione....
Ciao e buona serata!!!

2007-10-10 04:36:07 · answer #5 · answered by Cherry'83 5 · 0 1

Ricorda che nella definizione da vocabolario il mito non è qualsiasi leggenda, ma la parte leggendaria di una religione: tecnicamente parlando.

Quando si parla di mito, riguardo a personaggi famosi si fa riferimento ad aspetti che, pur non essendo religiosi, hanno somiglianze con il culto:
- il mito è adorato a prescindere dalle sue qualità: può essere un'opera o un artista scadente, tuttavia è (acriticamente) adorato. Anzi sul mito non si discute: questo vale per Bill Kaulitz come per Casablanca (film mitico per antonomasia)
- il mito è immagine e prescinde dal significato o dall'importanza reale del personaggio: l'immagine di Che Guevara è appesa alle pareti anche di chi di lui non sa nulla (non generalizzo e non parlo di tutti; ma è appeso alle pareti anche di alcuni militanti di estrema destra). La stessa cosa dell'immagine di Ghandi.
Tutti conosciamo la faccia del Che, del Mahatma o di James Dean, ma non tutti sappiamo cosa hanno fatto o hanno detto.
- il culto del mito accomuna le persone; è un fenomeno collettivo in cui ci si identifica. Un po' come la sagra del santo che abitudine, tradizione più che fenomeno religioso.
Spesso il mito (attore, gruppo rock) piace perché piace ad altri (e detto, tra noi, i Tokyo Hotel non sono certo peggio dei Duran Duran dei miei tempi nei quali noi maschietti giudicavamo sexy quel bussolo di Samantha Fox o la cozza di Madonna).

2007-10-09 21:56:16 · answer #6 · answered by ? 7 · 2 3

ovviamente le parole hanno diverse interpretazioni. Attenendosi, pertanto a quella etimologica non c'e' una buona ragione di parlare di miti ne', forse, di eroi. Ma la lingua e' una realta' dinamica che si evolve continuamente con l'uso quotidiano. Leggere Cicerone che va contro Catilina e' ben lontano dal latino che lo stesso Marco Tullio usa nelle sue epistulae, per es., alla figlia, cosi' come sarebbe inimmaginabile che il greco medio parlasse il greco di Lisia...stante a questa dinamicita' le parole si connotano in modo diverso per poter esprimere in una parola cio' che si vuole dire. Nel caso specifico dire XXX e' il mito e' un, dal punto di visto linguistico, un'iperbole o qualche altra diavoleria e serve per indicare quanto il personaggio sia un punto di riferimento per i motivi piu' disperati (ossia aldila' dei meriti reali del nostro). Ieri credo di aver chiesto sul Che se fosse eroe e guerrigliero e ho puntualizzato che lo conosco non per via biografica. Anzi la fonte precisa e' "scritti scelti" un simpatico cofanetto in cui si riportano gli scritti il cui autore e': ernesto che guevara che non e' il mio mito (etimologico) ma e' per certo un riferimento ideologico forte (sempre per me) ad maiora

2007-10-09 21:50:28 · answer #7 · answered by marco 2 · 0 1

io sn il mio mito..poi nn lo so....

2007-10-09 21:25:52 · answer #8 · answered by **Simply me** 4 · 1 2

Non andrò a sfogliare la " tre cani "nè riesumerò l'atavico "nuovissimo melzi" perchè risposte sul significato letterale ed etimologico te ne hanno già date a sufficenza permettimi di dartene una personale ,riferito ai giorni odierni .
MITO- CHI RIESCE A FARSI INVIDIARE PER IL SUCCESSO
NELLA VITA ANCHE SE IN UN CAMPO PARTICOLARE
INSOMMA UNO CHE SA FARSI MOLTO BENE GLI AFFARI PROPRI A PROPRIO VANTAGGIO DIVENENDO COSI' DA EMULARE I-MITARE SINTETIZZIAMO 2 SI FA' MOLTO BENE I C..ZI SUOI

2007-10-10 00:35:02 · answer #9 · answered by Franconissimo 2 · 0 2

... hai chiamato?

2007-10-09 21:37:44 · answer #10 · answered by Fish 7 · 0 2

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