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Ciao a tutti... Perfavore potreste dirmi come preparare al meglio la mia tartaruga per il letargo? ciao e bacioni a tutti... ! Rispondete in tanti!

2007-09-25 02:39:04 · 4 risposte · inviata da Anonymous in Animali da compagnia Rettili

Volevo dirvi che è una tartaruga d'acqua dolce.. Ciao

2007-09-25 02:42:47 · update #1

4 risposte

Il letargo è un'esigenza fisiologica delle testudo hermanni: non rispettare questa esigenza può portare all'alterazione dei loro ritmi di attività (es: periodo di deposizione delle uova) e a ritmi di crescita eccessivamente rapidi, soprattutto per i piccoli.

Questo principio vale in generale per tutte le testuggine mediterranee, ad eccezione di una specie che nel suo ambiente naturale non vanno in letargo (la Testudo Graeca Tunisina).

Nella mia zona (pianura lombarda) verso ottobre-novembre le testudo hermanni entrano in letargo, rifugiandosi sotto terra ad una profondità di circa 10-20 cm, per poi ricomparire a primavera.
Nelle zone più calde dell'Italia, il letargo ha una durata inferiore; addirittura negli inverni più caldi, certi esemplari non fanno neppure un vero letargo, ma alternano brevi fasi di quiescenza a fasi di veglia.

Le testudo hermanni allevate in un ampio giardino e che godono di buona salute non hanno bisogno di particolari cure per il letargo (questo vale per il clima delle regioni italiane).

Le uniche precauzioni che prendo per affrontare al meglio il letargo sono le seguenti:

quando vedo che le temperature esterne si abbassano e che le testuggini sono meno attive durante il giorno, non cerco di invitarle a mangiare: mi spiego meglio, lascio a loro disposizione il cibo, ma non glielo metto davanti alla bocca...

Infatti è vero che prima del letargo le testuggini si nutrono adeguatamente per accumulare le riserve necessarie per l’inverno, ma è altrettanto vero che, alcuni giorni prima di entrare in letargo, quando il loro metabolismo è rallentato, smettono di alimentarsi.
Non preoccupatevi, è assolutamente normale e non spingetele a mangiare!
E' infatti importante che tutto il cibo ingerito venga digerito prima di iniziare il letargo, per evitare che possa fermentare nello stomaco, con seri danni per l'animale.


lascio a disposizione parecchi contenitori con acqua, in modo che riescano a bere ed idratarsi, prima del letargo


copro le zone dove si sono interrate con foglie secche, per proteggerle dal gelo



al risveglio avvicino loro un abbeveratoio con acqua, in modo che possano bere e recuperare i liquidi persi durante il letargo.



E' opportuno anche verificare che le zone in cui si interrano non siano allagabili.
Anni fa, durante violente piogge invernali, il mio giardino è rimasto allagato per un pomeriggio: a primavera tutte le tartarughe si sono risvegliate dal letargo, ma sconsiglio ad altri di riprovare l'esperienza...



Faccio fare il letargo anche ai piccoli nati in incubatrice a luglio-agosto in modo da evitare di alterare il loro ritmo biologico e di farli crescere eccessivamente.
Infatti se sono nati prima di settembre hanno avuto abbastanza tempo per alimentarsi, crescere ed accumulare riserve per riuscire ad affrontare l’inverno all'aperto sin dal primo anno.
Una considerazione: per decidere se un piccolo è cresciuto a sufficienza per andare in letargo, credo che non sia importante tanto il peso assoluto del piccolo, ma verificare quanto il piccolo sia cresciuto dalla nascita: manderai in letargo con più tranquillità un piccolo di 10 g che alla nascita pesava 6 g, rispetto ad un piccolo di 11 g che non è però cresciuto rispetto alla nascita.

Discorso diverso può essere fatto per i piccoli nati a settembre.
Per questi potrebbe essere utile un letargo breve: consiglio di lasciarli all'aperto fino a quando iniziano a scavare per andare in letargo; a questo punto si ripongono (a digiuno!) in una cassetta per un letargo controllato (vedi box sottostante), per poi risvegliarli dopo circa 2 mesi; da questo momento, fino a primavera inoltrata, dovranno essere allevati e mantenuti svegli e vispi in un terrario allestito in casa.

Il letargo controllato

Scelgo il letargo controllato quando qualche esemplare esita a scavarsi un rifugio sotto terra anche quando la temperatura esterna si avvicina a 0°C (o se non avete a disposizione un giardino dove far andare in letargo la vostra tartaruga).

Prendo la tartaruga (è importante che nei giorni precedenti non abbia mangiato, ma che abbia avuto acqua a disposizione) e la poso in una grossa cassetta con terra sul fondo, ricoperta con foglie secche.

Il contenitore va riposto al buio ad una temperatura di circa 5°C (ad esempio in garage).

E' opportuno proteggere la cassetta con una rete metallica, per evitare eventuali intrusioni di topi.

Periodicamente (ad esempio una volta a settimana - soprattutto se si tratta di piccoli) inumidisco le foglie.

All'arrivo della primavera, espongo la cassetta in un ambiente più caldo dove la testuggine si risveglia.



Attenzione

Osservate i vostri animali prima che vadano in letargo, per assicurarvi che siano in salute!

Non permettete ad animali malati o feriti di entrare in letargo perché durante questa fase il metabolismo dell'animale è rallentato e quindi il sistema immunitario è meno efficiente. Mantenete questi animali in un terrario in casa ad una temperatura di circa 25-30°C affinché restino attivi fino alla guarigione.



Inoltre, se nel vostro giardino hanno accesso i ratti, è opportuno costruire ripari che abbiano una rete metallica sul fondo (interrata per almeno 20 cm).
Infatti purtroppo capita che i ratti riescano a scavare nel terreno fino a raggiungere le tartarughe in letargo per predarle.
Contenitori dotati di una rete metallica sul fondo, impediscono invece ai ratti di arrivare alla tartaruga.



Gli errori più comuni del letargo:

forzare le tartarughe a mangiare fino a pochi giorni prima del letargo

nei mesi che precedono il letargo, portare dentro-fuori da casa le tartarughe: vanno lasciate fuori finchè non cominciano ad interrarsi; l'entrata in latenza deve essere graduale e seguire il normale andamento stagionale.

lasciare la tartaruga in un ambiente troppo caldo (temperatura superiore a 9-10°C), che impedisce di rallentare a sufficienza il metabolismo.
Molti credono che prendere una scatola e lasciarla in casa durante l'inverno significhi avere allestito un terrario. E' invece un modo per far morire una tartaruga.
Se volete allestire un terrario, dovete garantire temperatura, raggi UV e luminosità corrette.
Se scegliete la strada del letargo controllato, la temperatura deve essere inferiore ai 10°C.
Non sono ammesse vie intermedie!

nel caso del letargo controllato, dimenticarsi di inumidire il contenitore (soprattutto le piccole tendono a disidratarsi)

far fare il letargo ad animali malati
ciao sono una veterinaria specializata in tartarughe spero di esserti stata utile buona giornata

2007-09-25 07:07:53 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 0

se la tua tarta è molto piccola non mandarcela!!!è ancora troppo debole.se ha piu di un anno invece devi lasciarla nel suo contenitore e metterla in un luogo a T° costante tipo un fondaco o una veranda in modo che l'acqua non possa ghiacciare, ma che la temperatura non sia troppo alta (T° ideale per il letargo tra 4 e 6°C)....Buon letargo!!

2007-09-25 03:55:54 · answer #2 · answered by s.scaram 2 · 2 2

Lasciala nel suo solito contenitore, allestito come é ora, ma riposto in ambiente più fresco e tranquillo di quello di casa (cantina, mansarda).

2007-09-25 02:48:45 · answer #3 · answered by sandro 7 · 2 2

Cappottino, sciarpetta, scarpine imbottite e cappellino da pinocchio (stile anni 50)!!!
Aloha!

2007-09-25 02:44:37 · answer #4 · answered by *** 2 · 1 5

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