si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammóna”.+ Dal Vangelo secondo Luca [Lc 16,1-13 (forma breve: Lc 16,10-13)
[In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli:]
“C’era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore.
L’amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua.Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d’olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. Poi disse ad un altro: Tu quanto devi ? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta.
2007-09-21
23:10:49
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14 risposte
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inviata da
maria p
5
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la iniqua ricchezza, perché quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
[Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella iniqua ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Domanda:
Dio lodò l'amministratore disonesto....
Non facile questa parabola; basta però metterla nella giusta ottica cristiana...ossia, di cosa sta parlando Gesù?
2007-09-21
23:13:58 ·
update #1
Gesù, intende che nessuno debba dare a Dio ed alla vita, più di ciò che può.
Non si possono sperperare inutilmente capacità che ogni singolo ha ottenuto per il bene altrui ed utilizzare i frutti di questo bene solo per il proprio tornaconto.
In questo caso il bene proprio diventa danno colllettivo.
Chi ha sbagliato può rimediare favorendo i debiti degli altri pretendendo il giusto interesse, salvando così la sua reputazione nei confronti di chi gli ha dato fiducia e acquisendo la stima amichevole di coloro che egli ha aiutato.
Il peccatore diviene, così, corretto e giusto servitore del bene comune che indirettamente avvantaggia anche il bene proprio.
Morale: La corretta amministrazione della vita dell' uno, porta sempre vantaggio alla vita di tanti.
2007-09-21 23:56:59
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answer #1
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answered by Anonymous
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Gesù nel suo Vangelo,per farci comprendere meglio i suoi insegnamenti,si rifà alla vita di tutti i giorni. Ricordiamo alcune sue frasi:-Siate candidi come colombi,ma astuti come serpenti...
Oppure ci rimprovera:-I figli delle tenebre(cioè gli uomini in generale) sanno come comportarsi e guardando il cielo sanno se verrà bel tempo o se verrà la pioggia...e voi che siete figli della Luce...
In questo brano del Vangelo Gesù loda l'amministratore disonesto...non per la sua disonestà,ma per la sua scaltrezza nell'amministrare i Beni del Padrone;la sua abilità nel maneggiare il denaro del Padrone.Così noi se considereremo i doni che possediamo come beni di Dio e non nostri,dovremo essere buoni amministratori nei confronti degli altri.Dice il salmo:Se tu hai due tuniche,non doni nulla al povero,perchè il povero che non ha la tunica ha diritto ad averne una per vivere;nulla doni a lui, perchè è un suo diritto possederla.
Farsi amici significa,lottare nell'uso dei beni perchè a tutti gli uomini non manchi il pane...Il denaro, che spesso è simbolo di divisione, deve diventare momento di comunione fraterna.Solo così il Padrone delle Ricchezze sarà contento, perchè vedrà distribuiti equamente i doni che ci ha affidato non solo per noi,ma per tutti gli uomini.
Ciao Maria p ciao Rox.Buona domenica a tutti Mimì.
2007-09-22 07:27:49
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answer #2
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answered by Mimì 7
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Secondo me questa parabola è equiparabile alle parole scritte in un'antichissima lettera, La lettera a Diogneto. In un passo, lo scrivente si rivolge all'amico dicendogli che i cristiani devono vivere 'nel' mondo, ma senza appartenervi, cioè non essere 'del' mondo. Questo significa che la guida della propria vita può essere solo la Parola di Dio e non le parole del mondo, intendendo per 'parole del mondo' tutto cò che è intriso di vanità, di inutilità, di sovrastrutturale, di mortale come le mode, le ideologìe, il mercato del futile e del lussuoso, mentre Dio non lo è. Dio non ci spinge ad una vita 'autarchica', ma ad una vita vissuta in pienezza usando ed usufruendo delle cose che ci servono e che nello stesso tempo non ci allontanino da Lui. Abbiamo 'l'ira di Dio' di cose gratis, ripeto GRATIS. L'amore, non costa nulla nè darlo, nè riceverlo, la natura, tutta quanta a nostra disposizione, la mente, la ragione, la buona volontà insita nel lavoro quotidiano, l'essere immersi nella vita con miriadi di altre persone, per cui non soli, per cui condividenti, se tolleranti. Ma è l'amore che regola tutto, esso non arriva dalle cose 'mondane', ma solo dalle 'cose' di Dio. E con 'queste', secondo me, anche se con non poca difficoltà, si può benissimo vivere. Ciao.
2007-09-22 08:51:41
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answer #3
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answered by ombra mattutina 7
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Sarò pure monotono ma non mi stancherò mai di linkare questo video :
http://www.youtube.com/watch?v=SLUriTQD0IY
2007-09-22 07:49:56
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answer #4
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answered by Anonymous
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Carissima, se segui soltanto la tua coscienza servirai veramente soltanto un padrone che coincide con te stesso nella sua vera essenza : anche quando farai del bene o del male, perché sarai tu che lo vuoi fare in obbendienza al Te Stesso che è questa Coscienza.
2007-09-22 07:12:39
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answer #5
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answered by Anonymous
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Nessuno può essere schiavo di 2 padroni..è chiaro questo versetto..ripensate un attimo anche a 1°Giovanni 5:19..è chiaro di quali padroni qui si parla..
Gesù stesso ne fu un esempio..non solo rilevò l'attività del padre quindi poteva arricchirsi..inoltre il malvagio (Satana,diavolo) gli offrì tutti i regni del mondo di allora..poteva governare su tutto..lui invece scelse di servire un solo padrone in questo caso suo padre Dio..predicando a tutti la buona notizia che viene da Dio..
L'altro padrone quindi è Satana e tutto quello che sta in suo potere..essere amanti delle ricchezze più che di Dio ad esempio..
Tra l'altro Dio ha un nome..se l'abbiamo noi che siamo stati creati da lui..perché non dovrebbe averlo ?..
Si chiama Geova..
2014-06-17 08:42:56
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answer #6
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answered by Anonymous
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Non attaccare il cuore alle ricchezze, ma servitene per il bene, con il pensiero dell'eternità... Le ricchezze possono portare a renderci insensibili alla parola, agl'inviti e alla grazia di Dio.
2007-09-22 08:01:07
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answer #7
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answered by Anonymous
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era prima della Legge Biagi
2007-09-22 07:51:21
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answer #8
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answered by ? 7
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....Forse dell'Amministrazione Pubblica Italiana ??
2007-09-22 06:48:16
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answer #9
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answered by ELVIATAR 6
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e se uno dei 2 padroni ubbidisce all'altro padrone , che cosa diresti ?
2007-09-22 06:32:08
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answer #10
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answered by Anonymous
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