Premetto che la mia fede l'ho ereditata, ma per svilupparla personalmente e indipendentemente da questo, ho dovuto per forza di cose ragionarci, approfondire la conoscenza attraverso lo studio e la ricerca personale e soprattutto confrontandola con le altre. Ovviamente questo tipo di cammino include anche la pratica e qualche servizio di volontariato....ma mi interesserebbe molto avere dei pareri sulla questione. Grazie
(chi non è interessato non risponda per offendere come al solito che tanto non serve a niente)
2007-09-18
11:19:13
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15 risposte
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inviata da
maria p
5
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
Apprezzo molto il tuo ragionamento, ma ti posso assicurare che è la fede che rende lumi alla ragione! Il tuo razionalismo è un po' quello che dice Marte nella sua risposta che condivido: "una Ragione senza l'ìilluminazione della Fede spesso è cupa, senza sbocchi, inquisitiva, ma limitata nella visione delle cose mentre la Fede, senza la Ragione e' l'aberrazione di cui sopra..."
Per quanto riguarda le prove, ti sbagli perchè avviene anche che l'oggetto (DIO) si faccia scoprire in maniera occulta ai più ma non per questo meno realistica della "ragione" che alla fin fine è la nostra mentalità umana che è sempre finìta, limitata rispetto a Dio.
Ecco perchè spesso si dice che la fede è un dono....grazie per il tuo apporto.
2007-09-18
22:26:18 ·
update #1
la mia risposta qui sopra era X Avatar!
2007-09-18
22:27:33 ·
update #2
X OTTO: stavolta concordo!
2007-09-18
22:29:18 ·
update #3
X Avatar:1)tutto il Creato parla di Lui! Io lo sento nel profumo del fiore, nella volta celeste; negli occhi delle persone...un drago è una bestia e che esista o meno nel tuo garage non mi emoziona...xché le bestie esistono, sai che ci sono.. so che è creatura e non mi crea curiosità alcuna. >" un quid è percepibile solo se si ha fede" e se uno non lo percepisce allora si deve dedurre non che questo quid non esista, ma che non viene percepito per mancanza di fede" allora tutto potrebbe esistere: perfino un drago nel mio garage. Non ci sarebbe bisogno di dimostrare niente.
**proprio così! Ma io non voglio dimostrarti niente, uno ci deve arrivare per sua propria capacità e volontà a cogliere quel 'quid'. A me sembra così evidente la grandezza e la perfezione delle opere create che rimango stupìta e riconoscente...la lode sale spontanea...e commuove la bellezza e la fantasia...è come contemplare l'opera di un artista incredibile, ma reale! l'opera c'è e l'Autore pure dev'essere! ciao
2007-09-19
10:49:42 ·
update #4
X Avatar: scusa se insisto, ma tutti i santi l'hanno avvertito! Tutti profeti santi:l'hannno avvertio! apri il tuo cuore alla Maestà divina e anche tu LO AVVERTIRAI il segreto è: l'umiltà e la sicnerità del cuore nella sana e retta coscienza. Altrimenti vana sarebbe anche la Parola di Cristo: "cercate e troverete; bussate e vi verrà aperto...."(scrivimi!)
2007-09-19
22:13:17 ·
update #5
Sono due concetti difficilmente conciliabili; la fede -per sua natura, se parliamo di quella religiosa -si basa su proposizioni apodittiche.
la principale di queste proposizioni è "dio esiste".
Questo concetto non è mai stato dimostrato; nessuno sa se dio esista oppure no; nessuno lo ha mai visto, nè avvertito.
Quindi non è razionale studiare un ente di cui nessuno ha le prove. Sì può discutere in maniera logica su dio, ma soltanto attribuendo a questo ente delle qualità che per l'appunto gli attribuiamo noi; ossia possiamo dire: "suppondendo che esista, e che abbia queste caratteristiche, allora dovrebbe essere così e così.." Non so se mi spiego.
Il ragionamento di per sè funziona, ma la base del ragionamento non è dio in sè; è quello che tu pensi di lui.
Quindi qualsiasi supposizione tu possa fare su dio -fino a che non viene dimostrata la sua esistenza -è destinata a restare una supposizione; il fatto poi che tu possa ottenere una conclusione logica a un tuo ragionamento di natura teologica, è possibile; ma riguarda il ragionamento in sè; non il suo oggetto. L'oggetto di tale ragionamento non è dio: è il tuo dio, sono le idee che tu hai su di lui. Idee che sono tutte apodittiche, perchè di dio tu non hai alcuna prova.
Spero di essermi spiegato.
saluti.
Secondo voi è la ragione che illumina la fede, o viceversa?
Premetto che la mia fede l'ho ereditata, ma per svilupparla personalmente e indipendentemente da questo, ho dovuto per forza di cose ragionarci, approfondire la conoscenza attraverso lo studio e la ricerca personale e soprattutto confrontandola con le altre. Ovviamente questo tipo di cammino include anche la pratica e qualche servizio di volontariato....ma mi interesserebbe molto avere dei pareri sulla questione. Grazie
(chi non è interessato non risponda per offendere come al solito che tanto non serve a niente)
"Apprezzo molto il tuo ragionamento, ma ti posso assicurare che è la fede che rende lumi alla ragione! Il tuo razionalismo è un po' quello che dice Marte nella sua risposta che condivido: "una Ragione senza l'ìilluminazione della Fede spesso è cupa, senza sbocchi, inquisitiva, ma limitata nella visione delle cose mentre la Fede, senza la Ragione e' l'aberrazione di cui sopra..."
Per quanto riguarda le prove, ti sbagli perchè avviene anche che l'oggetto (DIO) si faccia scoprire in maniera occulta ai più ma non per questo meno realistica della "ragione" che alla fin fine è la nostra mentalità umana che è sempre finìta, limitata rispetto a Dio.
Ecco perchè spesso si dice che la fede è un dono....grazie per il tuo apporto."
Grazie del tuo apprezzamento; il fatto che scrivi che dio si fa rivelare ai più, non costituisce una prova, però..
Somiglia molto a quello che mi hanno detto, ossia: tu non vedi dio perchè non hai -per così dire -gli occhiali giusti.
In base a tale ragionamento, io potrei dirti che nel mio garage c'è un drago. E' invisibile, immateriale, non reagisce a nessun agente fisico, non emette calore, non emette radiazioni, ma io lo vedo.
E se tu non lo vedi è perchè non hai la fede nella sua esistenza..
ma a questo punto, tu crederesti all'esistenza del mio drago?Non penso proprio..
qui non si tratta del fatto che la mente umana sia limitata o meno; questo è una dato oggettivo.
se ci si basa sulla tesi." un quid è percepibile solo se si ha fede, e se uno non lo percepisce allora si deve dedurre non che questo quid non esista, ma che non viene percepito per mancanza di fede" allora tutto potrebbe esistere: perfino un drago nel mio garage. Non ci sarebbe bisogno di dimostrare niente.
Io non posso ragionare in questo modo, non mi riesce. A me per credere ad una ipotesi, occorrono le prove. Non mi basta dire "è vero perchè sta scritto lì", oppure "è vero ma non lo vedei perchè non hai fede".
E' contrario alla mia natura, non posso farci niente.
comunque, grazie perl'apprezzamento.
2007-09-18 21:13:14
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answer #1
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answered by Avatar ® 6
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Potete girarvela come meglio vi pare per quanto mi riguarda.
Fede e Ragione restano per me un ottimo ossimoro, ma se voi ci credete potete autoconvincervi di tutto, anche che Fede e Ragione sono complementari.
Fate un po' ridere, ma se ci credete voi ...
A presto.
2007-09-18 13:20:15
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answer #2
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answered by Anonymous
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E' la Fede che illumina la Ragione. La Ragione, di per sè, non è in grado di illuminare niente se non è dotata di quel quid in più rappresentato dalla fede.
Tuttavia anche la Ragione ha il suo compito preciso nel raggiungere la Fede altrimenti questa diventa fideismo o, peggio, fondamentalismo.
E una Ragione senza l'ìilluminazione della Fede spesso è cupa, senza sbocchi, inquisitiva, ma limitata nella visione delle cose mentre la Fede, senza la Ragione è l'aberrazione di cui sopra e di fedi così purtroppo ce ne sono troppe.
L'armonica sinergia tra Fede e Ragione rappresenta l'ottimo ed è nececssario coniugarle non importa se con la Fede si illuminerà la Ragione o se con un poco di Ragione si raggiungerà la Fede.
2007-09-18 20:24:45
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answer #3
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answered by marte 6
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ragione e fede sono due termini inconciliabili
la ragione si lega alla scienza
la fede, invece, si lega alla superstizione e a tutto ciò che non è spiegabile, secondo me
(questo è un mio parere, siamo in una nazione libera, non tentate di segnalarmi solo perchè ho esternato un mio pensiero)
2007-09-18 11:31:25
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answer #4
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answered by Anonymous
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La fede (cristiana) annebbia la ragione.
Il resto si commenta da sè.
2007-09-18 19:44:21
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answer #5
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answered by Anonymous
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Il buio del mistero della fede, la luce della conoscenza e della ragione: bella differenza, vero? Serve questo o nn afferri la differenza.
Ciao.
Avatar sei un ottimo analista razionale con la fede in te stesso, assai migliore della fede nelle invenzioni truffaldine.
Impossibile nn conoscere le invenzioni di Abramo per assoggettare il popolo ebraico facendogli credere che sarebbe stato il popolo eletto se avesse seguito Yeova. Ora è eletto cm bersaglio dei razzi di Gaza e dell'odio dei musulmani dopo essere passato da quello dei papi e di Hitler. Yeova ha detto il falso, era un dio falso, o era falso Abramo e i profeti a seguire? Nn è una risposta difficile, chi vince ha il caffé pagato a P.za di Spagna. Vedi Avatar, i credenti sn come bambini che credono alla befana e nn diventano mai adulti. Vuoi negare ai bambini questo piccola illusione che li rende felici? Saresti un cattivaccio ammazza fantasie, innocue nei credenti, opportunistiche e contro natura nei loro "pastori", continuamente inquisiti dalla magistratura per reati infamanti, compresa l'evasione fiscale che è il minimo. La mente dei credenti è debole, facilissima al plagio e fortemente influenzabile come quella dei creduli di Vanna Marchi. Alzano un muro alla dialettica, sanno che se cominciassero a pensare e a conoscere potrebbero perdere la loro unica boa nel mare in burrasca. Perdiamo tempo, lasciamoli cuocere nel loro brodo di coltura, servono per esperimenti di tenuta del potere e del denaro, molti ne approfittano, come capita quando girano ricchezze che nemmeno i primi cento paperoni del mondo. Simonia è la parola giusta.
2007-09-18 11:34:40
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answer #6
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answered by Anonymous
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Lo Spirito trascende tutto cio'. Cio' che E' dimora oltre il positivo e il negativo, oltre l. a. fede e l. a. ragione. In altre parole, sono un'unica entità, e non sono divise da alcuna linea di demarcazione
2016-12-26 17:19:04
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answer #7
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answered by ? 4
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Per me sono due lampade, una a sinistra e una a destra, che illuminano tutto quanto troviamo nella vita.
Se è accesa una sola di esse, ci sono parti che restano in ombra, che quindi non arriviamo a conoscere e, in conseguenza di ciò, viviamo in modo lacunoso tanto l'esperienza della fede quanto quella della ragione.
2007-09-19 04:21:40
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answer #8
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answered by ♫☼Anna B☼♀♪♫ Free Tibet 6
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sono due concetti incompatibili tra loro.
2007-09-18 13:05:19
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answer #9
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answered by notamerican 2
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Nella ragione nasce la fede che illumina tutto, anche la ragione stessa.
2007-09-18 11:52:45
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answer #10
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answered by Vangelo di Tommaso 1
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