Io conosco la natura del fulmine, i principi di rifrazione che generano l'arcobaleno, i meccanismi di selezione naturale che hanno portato alla nascita di miriadi di specie, animali e vegetali. Ma questo non sminuisce il mio stupore immenso di fronte a tutte queste meraviglie. L'uomo scientifico non ha come prerogativa l'assenza di stupore o meraviglia, anzi, io direi che è proprio la grande meraviglia che prova di fronte alla natura che lo spinge ad indagarne i meccanismi, a scoprirne le leggi. Quando non c'è un fine puramente utilitaristico (denaro, potere...), la conoscenza è guidata soprattutto dall'amore.
Questo è quello che rispondo quando alcuni mi chiedono come possa io vivere avendo una visione del mondo "fredda e razionale". Semplicemente il fatto che sia "razionale" non implica che la mia visione del mondo sia fredda. Seppur spogliato di ogni divinità, vuoto di spiriti, coboldi e folletti, il mondo mantiene intatto il suo fascino, ed anceh il suo mistero.
E quando scende la sera, e ammiro in una fredda radura, il capriolo uscire dalla bassa foschia, fermarsi un istante, e ripartire, capisco che quell'istante è pura magia, che quella nebbia è una driade, che l'erba brulica di spiriti silvani, e che la falce di luna è un sorriso di sbieco di una madre celeste...
... e il sapere che tutto questo non è realtà, ma fantasia, non lo rende meno affascinante!
2007-09-11 22:07:46
·
answer #1
·
answered by jhon d 5
·
0⤊
0⤋
sai ci pensavo proprio l'altro giorno, a proposito dell'odore della pioggia, o meglio del fatto che la pioggia sembri amplificare tutti gli odori delle cose, o meglio sembri conferire un odore percepibile a cose che sembrerebbero non averne nei giorni "asciutti" (l'odore dell'asfalto, l'odore della terra, l'odore delle foglie...)...e mi chiedevo: se anche qualcuno mi desse una spiegazione scientifica di questo fenomeno, avrebbe per questo meno fascino? sapendo cosa c'è almeno in parte nel cielo, diventa meno poetico stare a guardare un cielo stellato? probabilmente no, almeno questo è quello che mi sono risposta.
2007-09-11 01:02:20
·
answer #2
·
answered by Bice Reni 5
·
3⤊
0⤋
Che bella domanda.
Comunque non credo che lo stupore e la meraviglia siano qualcosa di primitivo e, soprattutto, possono esserci nonostante le spiegazioni scientifiche. Non sono due aspetti che si escludono a vicenda.
Bisogna volerlo ed avere il dono dell'essere in grado di stupirsi.
2007-09-11 00:21:51
·
answer #3
·
answered by ?alice? 4
·
2⤊
0⤋
La meraviglia dell'uomo di fronte al mondo non è tanto o solo il sentimento di meraviglioso stupore che espande il nostro essere, ma è forse soprattutto un sentimento che lascia sgomenti, che sconvolge paralizzando, è il terrore del sentirsi annichiliti dalla forza del cosmo. Per questo l'uomo ha sempre inutilmente cercato radici salde a cui aggrapparsi: la verità indubitabile, la religione, la filosofia, (perché gli antichi dicevano che è la filosofia a nascere dalla meraviglia, dal cercar riparo al terrore) e per ultime la scienza e la tecnica. La tecnica soprattutto sembra offrire riparo, perché chi la padroneggia sa come si fa a domare i fulmini e a rendere impotente il dio che li usa.
La scienza può spiegare, ma non comprendere; la tecnica nega ogni comprensione, la ritiene superflua, anche la comprensione di noi stessi che ci riconosce solo come utili mezzi per aumentare sempre di più le sue possibilità. E' inevitabile allora che, scampati dall'attonito terrore (e sorpresi quando la natura ci dimostra che forse scampati del tutto non lo saremo mai). affondiamo sempre di più nella più disperata quotidiana alienazione del sentimento superfluo.
2007-09-11 09:33:11
·
answer #4
·
answered by etcetera 7
·
1⤊
0⤋
Secondo me l'uomo ha perso molte doti e capacità tra cui quella di stupirsi , siamo diventati automi cui il solo scopo è diventare sempre più ricchi e sopprimere il prossimo e l'ambiente circostante . L'uomo ha soffocato la vera essenza del vivere , è difficile per me sopportare tutto ciò , mi piace vedere la luna di notte sulla spiaggia da solo e rimanere ipnotizzato pensando che sia la cosa migliore che potessi vedere , fa parte dell'ambiente in cui vivo è una parte di me .
Onestamente penso che ci stiamo perdendo , io sono del parere che le più grandi scoperte e i più grandi studi sono nati grazie a gente che sa stupirsi e ha voglia di stupirsi ancora e sopratutto gente che sa sognare e realizzare i proprio sogni .
la scienza deve aiutare l'uomo e non renderlo un automa altrimenti non saremmo differenti da una macchina .
ciauz kiss !
2007-09-11 03:12:40
·
answer #5
·
answered by Loniterp 3
·
1⤊
0⤋
Nella frenesia e nella superficialità del mondo contemporaneo è diventato sicuramente una rarità trovare persone adulte che riescano ancora a stupirsi delle piccole cose naturali...
Il fatto che la scienza abbia trovato le risposte a domande che per molti secoli invece parevano inesplicabili, non giustifica però l'aumento della mancanza di sensibilità (intesa nel senso proprio e letterale della parola) di molti uomini...
Forse bisognerebbe rivalutare le VERE cose importanti della vita, i VERI sensi della vita di ogni persona, le VERE e VIVE situazioni che ogni uomo vive... e perché no, avvicinarsi al modo di percepire il mondo dei bambini... che nonostante tutto, sempre e comunque, riescono a emozionarsi e a stupirsi delle piccole cose...
E, forse, il trucco è non smettere mai di porsi domande nella vita... e trovare le proprie risposte...
"Infatti gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo. Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia riconosce di non sapere; […] Cosicché, se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di sapere e non per conseguire qualche utilità pratica. E il modo stesso in cui si sono svolti i fatti lo dimostra: quando c’era già pressoché tutto ciò che necessitava alla vita ed anche all’agiatezza ed al benessere, allora si incominciò a ricercare questa forma di conoscenza."
Un sorriso :-)
2007-09-11 01:58:03
·
answer #6
·
answered by Stargirl 2
·
1⤊
0⤋
Mi stupisco di tantissime cose, senza domandarmi troppo il perchè, e spero di non smettere mai. La mia vita sarebbe troppo triste senza questi piccoli momenti di gioia.
Riesco a stupirmi davanti ad un fiore che sboccia, alla neve che cade, ad un sorriso sincero, a quanto sia bello farsi abbracciare da qualcuno che ti vuol veramente bene. Mi stupisco di riuscire a piangere leggendo una frase che mi tocca il cuore oppure mentre guardo una scena commovente.
Come rinunciare a tutto ciò??? Chi se ne frega della spiegazione scientifica....dico io!!
2007-09-11 00:51:18
·
answer #7
·
answered by Anonymous
·
1⤊
0⤋
La scienze spiega le cose ke all'inizio non sapevamo spiegare e che ci meravigliavano e allo stesso tempo spaventavano.Il fascino di un fulmine c'è tuttora,solo ke ormai è limitato a poche persone.Si,è vero ke con la scienze ci meravigliamo sempre meno.ti di piena ragione!
ciaociao
kiss
2007-09-11 00:28:16
·
answer #8
·
answered by Anonymous
·
1⤊
0⤋
Una mia amica, pur essendo atea e convivente, ha battezzato il figlio perché pensa che frequentare l. a. chiesa da piccolo, coi suoi amichetti, possa fargli bene. Molti valori sostenuti dai cattolici sono condivisibili anche dagli atei e l. a. mia amica pensa che non sia giusto privare il proprio figlio di questa esperienza. Se tutti i suoi amici vanno alla dottrina e lui no, potrebbe sentirsi escluso. In parte, poi, l'ha fatto anche in line with accontentare i nonni. Io non so che cosa avrei fatto al suo posto, ma apprezzo l. a. sua volontà di rispettare il bambino, di non volergli imporre a forza le proprie idee. Quando sarà grande, deciderà lui se credere o no.
2016-12-31 19:27:07
·
answer #9
·
answered by Anonymous
·
0⤊
0⤋
Non parlerei di superstizione legata alla nostra epoca, quanto di istinto primordiale e primitivo connaturato alla natura animalesca e perciò istintiva dell'uomo, che ha bisogno di totem,di divinità(emotivamente), di conoscenze ,categorie o sperimenti (razionalmente) per conservare la specie ed adattarsi alle evoluzioni.
2007-09-11 09:44:27
·
answer #10
·
answered by solare 2
·
0⤊
0⤋
un conto è la conoscenza,altro conto è ciò che solletica l'emotività..l'emotività può continuare a meravigliarsi anche dopo che c'è stata conoscenza..
può stupirsi dell'ordine perfetto o imperfetto delle cose e del loro verificarsi.
Inoltre possiamo anche scegliere a cosa credere.Possiamo credere alla scienza,ma la scienza stessa non spiega da dove è nato tutto,anche i processi stessi che può spiegare devono aver avuto un'origine....ancora ignota.
2007-09-11 06:03:47
·
answer #11
·
answered by ♥sonia s 6
·
0⤊
0⤋