Tutte queste domande sono proprio la base di partenza del 'non giudicare'. A malapena conosciamo noi stessi, anzi non abbiamo nessuna idea di come reagiremmo a determinate sollecitazioni. Ed allora cadiamo occidentalmente in 'depressione' perchè non si sopportano certi pesi che ci capitano tra capo e collo, spesso con la nostra diretta, anche se magari inconscia partecipazione. E mi fà specie sopratutto constatare che per un'unghia rotta della velina di turno, che si dispera della disgrazia toccatale, allo stesso tempo si tirino vere e proprie bordate di insulti, di indifferenze (quando va bene), di ostacoli e di ogni razza di commento negativo ai poveracci che neanche se lo possono permettere di andare in depressione, perchè non ne conoscono nemmeno l'esistenza. Sto parlando degli ultimi delle nostre società, praticamente quasi esclusivamente immigrati regolari e no. Pensiamoci solo un attimo a cosa questa gente viene sottoposta giornalmente: lingua, cultura, comportamenti sconosciuti, quasi obbligatorio dargli del tu, anche se è una persona anziana, sfottimenti, musi duri, male parole, commenti sgradevoli a voce alta, rifiuti e dinieghi a iosa, porte chiuse ed inospitali, e via così all'infinito. Chi di noi sarebbe in grado di avere l'umana pazienza di sopportare a lungo una vita del genere, in mezzo a mille difficoltà, in un paese e tra gente straniera? Anzi, quanti di questi 'poveri cristi', al di là di quelli che lo erano già al loro paese, abbiamo aiutato sì, ma ad avviarsi per disperazione su strade illegali e fuorilegge?
Certo che la vittima può diventare il carnefice, anzi ritornerà dieci volte ciò che ha subìto, per rivalsa, per vendetta, per un senso errato di giustizia personale. I mostri non si creano dal nulla, al di là dei mentalmente deviati e dei malfattori per sete di ricchezza, siamo noi stessi che gli spianiamo la via!
2007-09-07 05:43:18
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answer #1
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answered by ombra mattutina 7
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ti ho acceso una stella perchè la domanda merita veramente..
quando un persona è in preda a profonda frustrazione, può non ragionare più con l'intelletto e mostra solo la parte animale (istintiva, quindi aggressiva) di se stessa. Ho avuto in passato esperienza diretta con queste cose, dolore intenso (non fisico ma morale) e umiliazione continuativa. Ovviamente non sono diventato carnefice ma ci sono andato molto vicino..Dio in primis e la mia famiglia (moglie e figlia)mi hanno anno aiutato a venirne fuori..ciao...
2007-09-07 02:00:00
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answer #2
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answered by Anonymous
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Molte vittime di violenza sono diventate a loro volta violenti, è difficile poi trovare un delinquente che abbia avuto un'infanzia felice.
2007-09-07 01:27:30
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answer #3
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answered by penelope 2
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giusto . Siamo tutti essere umani , ma prima di condannare ,dobbiamo intervenire affinchè la corda non si spezzi.
2007-09-07 05:38:14
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answer #4
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answered by Anonymous
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ohhh amico ...
è umana, è una autodifesa, non è colpevole, è per difendersi da una tortura eccessiva ...
quando mai l'uomo è onesto, sia tutti pirati nell'animo, la sofferenza ... è solo umano e loro meritano di finire nell'abisso con tutto l'oro maledetto accumulato
di fronte a una cattiveria smisurata che ti fa soffrire per anni e senza un perchè, senza possibilità di difesa?
ogni codice permette di uccidere anche molte persone!
si chiedeva solo di vivere come pirati, l'hanno rifiutato ora periscano non hanno diritto di compiere altro male.
uccidere è legittimo
nelle loro navi abbiamo dei traditori e amici
verranno giù crolleranno a picco sul loro oro amico mio
vedrai ...
è giusto diventare carnefici in un mondo di vittime, è l'unico modo di non soffrire
hanno rifiutato di ascoltare le nostre preghiere
le nostre lacrime
i "basta" urlati con le gole piene di lacrime
ora hanno creati vittime
che aspettano solo di essere attivati
loro sono i carnefici altrui e di loro stessi
noi siamo solo coloro che daranno giustizia ai disperati
noi abbiamo un codice
loro solo odio e disperazione
ohhh è giusto diventare ex vittime ed è giusto che i carnefici conoscano la loro minestra, ti giuro.
Comunque loro hanno tirato la corda, loro verranno appesi su quella corda!
2007-09-07 02:36:37
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answer #5
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answered by Anonymous
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Ti rispondo con la consapevolezza di non sapere se riuscirò a dartela, perchè la tua domanda meriterebbe una discussione profonda e lunga.
Ci sono così tante variabili da considerare quali il carattere della vittima, il tipo di male che le viene inflitto, le possibilità alternative di uscita (ce ne sono, non cene sono, potrebbe ma non vuole), l'aiuto che potrebbe ricevere, la durata della persecuzione. Alla luce di questo credo si potrebbero contare su poche dita le persone che potrebbero (ma non mi arrogo io il diritto di giudicare) dirsi giustificate.
Se si vuole si possono prendere altre strade e Nonsononessuno ce lo ha testimoniato.
2007-09-07 02:31:29
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answer #6
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answered by milka16 6
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Il peccato c'è.
Non si può mai dare colpa ad un altro del male che si fa.
L'unico caso in cui la colpa potrebbe annullarsi è la malattia mentale perchè il soggetto no sa che cosa ha fatto.
Il malessere, la sofferenza, le situazioni difficili dobbiamo aspettarcele tutti perchè possono giungere per tutti, non ultima la morte e l'agonia che la precede.
Questo dev'essere un motivo di incitamento a prendere sul serio la vita, a saper affrontarla con responsabilità e fiducia senza mai scoraggiarsi delle difficoltà.
Chi ha Dio ha su cosa appoggiarsi, su Chi avere fiducia e speranza. Immagino che per gli atei sia più difficile prendere le proprie croci....ma questo dev'essere anche un motivo di riflessione: può l'uomo con le sue deboli capacità portare pesi così pesanti? Non è meglio cercare Dio, Qualcuno che ci aiuti a portarle con fiducia, speranza, e amore?
L'amore non può essere quella forza capace di farci portare anche i pesi più difficili e andare avanti con speranza e ottimismo.
Mai scoraggiarci!
Rifletti: prima vivevano peggio di noi: non avevano tv, macchina, medicinali, corrente elettrica, servizi igienici a casa,ecc. eppure hanno vissuto e sopravvissuto...oggi, invece, con tutto quello che abbiamo non rischiamo di scoraggiarci facilmente per nulla.
Spesso mi è capitato di andare all'ospedale e accorgermi del nervosismo che c'era in molti pazienti anziani....come se la malattia non doveva colpirli, come se fossero autorizzati a gridare contro il cielo....la più cupa disperazione.
Eppure Gesù ci ha insegnato il contrario....la sofferenza, la malattia, nell'ottica della Fede, non sono una condanna, una maledizione....ma una grazia che Dio fa perchè l'anima possa purificarsi, salvarsi, salvare le anime, andare in Cielo e aiutare gli altri ad andarci. So che per un ateo sono parole incomprensibili, ma pensa se una persona ammalata accettasse con serenità, pace e addirittura gioia, la sua sofferenza con uno scopo di carità verso Dio e tutti: secondo te non porterebbe meglio la sua croce? Non trasmetterebbe anche agli altri ottimismo, serenità, gioia?
Non insegnerebbe un modo di vivere alto, coraggioso e ottimistico?
Questo è quello che ci dona la Fede e spero che tu, un giorno, possa trovarla.
Buona strada!!
2007-09-07 01:32:52
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answer #7
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answered by ts zooos 2
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Se così fosse dovremmo allora giustificare tutti i crimini.
C'è sempre un motivo, un movente che ti porta ad agire in maniera violenta, ora è proprio dell' intelletto umano riuscire a filtrare il tutto e comportarti tenendo un codice morale e di rispetto.
2007-09-07 00:57:21
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answer #8
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answered by oniric 5
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Quando si arriva al limite, hai davanti due strade: o ti lasci andare e affidi la tua vita a Dio, o ti lasci andare e l'affidi a quell'altro....
Il resto è solo conseguenza di questa decisione...
2007-09-07 04:15:15
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answer #9
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answered by maryann 6
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bella domanda......
io l'ho provato...credimi si spezza eccome e fa un sacco di danni anche....
io sopporto sempre sto buono...tendo a non difendermi anche quando un altro al mio posto menerebbe le mani. soprattutto non capisco la stupidità e la cattiveria. questa incapacità di calarmi nei panni dello stupido e dell'arrogante mi impedisce di muovermi (me l'ha impedito in passato)
ma quando proprio anche questa ottusità nel'adattarsi ad un'ingiustizia si satura....beh allora AUGURI! è una reazione umana!!! è giusto che chi viene oppresso ad un certo punto diventi omicida.
ti ripeto E? GIUSTO!!!!!!!
ed è anche liberatorio...
la giustizia dovrebbe essere basata sul principio di RECIPROCITA'!!
non 'me ne frego e faccio il ****** che mi pare, amazzo , stupro, rubo...tanto la faccio sempre franca'...
vabbè ciao che divago.......
2007-09-07 04:00:11
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answer #10
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answered by Anonymous
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