in questi casi devi avere fede...sicuramente la loro anima è da qualche parte e vi sono vicini in questo momento di dolore e di certo stanno insieme anche lassù...
2007-09-03 00:03:03
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answer #1
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answered by studentessa1986 2
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Sì, io ci credo. Come sia fatto non lo so, e penso che trascenda la nostra logica.
Muore il nostro corpo, ma la nostra anima continua a vivere.
I nostri pensieri, il nostro dolore invece è fugace. Oggi c'è, domani passa.
2007-09-03 00:02:03
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answer #2
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answered by Stellina 6
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Come cattolico ti rispondo che si, IL PARADISO esiste.
Quindi stai sicura che i nostri cari, quando passano a miglior vita, PASSANO A MILIOR VITA!!!!
2007-09-03 00:14:47
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answer #3
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answered by arinswain6 4
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ascolta questa testimonianza, ti piacerà ne sono certo:
http://www.youtube.com/watch?v=Rhpn4qogTqc
2007-09-03 09:37:51
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answer #4
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answered by Pico 4
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eterno dilemma: esiste o no?
Se si ha Fede, si pensa che esista (e lo spero tanto anch'io).
Ma é inutile farsene un problema eccessivo; se dopo il trapasso c'é qualcosa lo vedremo, in caso contrario saremo come immersi in un sonno profondo (dico "saremo" anche se sarebbe giiusto dire non "saremo più")
2007-09-03 04:06:55
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answer #5
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answered by sandro 7
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N E S S U N O sà cosa c'è dopo la morte.
2007-09-03 01:06:13
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answer #6
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answered by selecao 6
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Condoglianze per la morte dei tuoi cugini.
La morte cifa riflettere che noi qui non esistiamo per sempre, ma prima o poi dovremmo trovarci dinanzi al Mistero.
Tutte le religioni sostengono che con la morte non finisce ogni cosa.
L'unica concezione della morte più trista che esiste è quella atea perchè gli atei sostengono che con la morte finisce tutto e solo il ricordo delle cose belle dei nostri cari ci rimane. Come vedi questa esperienza atea è molto triste, al contraraio delle religioni che credono che dopo la morte terrena la nostra anima si separa dal corpo e vive in un'altra dimensione.
La religione cristiana crede che le nostre anime, un giorno, quando Dio vorrà, risorgeranno con un corpo che non è più soggetto a malattie, morte, vecchiaia, ecc.
Ma la cosa più bella di tutte è che noi, con le anime dei nostri defunti possiamo parlarci in preghiera.
Se proviamo a raccoglierci e a pregare per loro., loro ci ascoltano e presentano a Dio le nostre preghiere.
Questa esperienza della morte è molto più ottimistica e serena di quella atea.
Dove sono i nostri cari?
Non possiamo dirlo con certezza.
E' Dio a decidere, perchè Lui solo sa ciò che è bene e ciò che è male.
Le anime dei defunti che maggiormente necessitano delle nostre preghiere sono quelle che stanno al Purgatorio perchè un giorno solo nel Purgatorio si soffre moltissimo di più che una vita intera piena di sofferenze e di dolori.
Li c'è la speranza che un giorno si passerà in Paradiso accanto a Dio e vicino ad altri cari defunti e santi e angeli.
Però non si può andare in Paradiso se qui sulla terra non c'è nessuno che preghi per loro.
All'inferno, invece, ci vanno coloro che: disprezzano la Chiesa, il Papa, i non credenti ostinati e ottusi, sono chiusi al bene, testardi, egoisti, assassini, bugiardi, ipocriti, lussuriosi, ecc e non si pentono neppure all'ultimo istante di tutto il male che hanno fatto o detto o pensato sena chiedere perdono ed avere fiducia in Dio.
Un esempio è Stalin: secondo un monaco santo aveva saputo in visione che Stalin era andato all'inferno e che nessuna preghiera può andar bene per lui.
In altri termini, coloro che stanno all'inferno, per tutta l'eternità saranno tristi, angosciati,addolorati, e soffriranno delle stesse pene con cui hanno fatto soffrire gli altri qui sulla terra senza nessun rimorso.
Perchè stanno li?
Non certo per colpa di Dio.
Uno scrittore contemporaneo ha immaginato, in un suo romanzo, che Dio concedeva ad alcune anime dell'inferno di andare a vedere per un po come era il paradiso. Queste anime, nell'autobus, man mano che si avvicinavano al Paradiso cominciavano a mormorare che era meglio che se ne stavano all'inferno perchè si annoiavano e volevano così ritornare all'inferno dove furono presto ricondotti.
Questo scrittore ha detto una verità teologica fondamentale: le anime che stanno all'inferno ci vanno perchè vogliono andarci loro, perchè si annoiano delle cose di Dio, disprezzandolo.
Noi non possiamo far altro che pregare per i nostri parenti defunti: è il miglior bene che possiamo far loro.
Loro stessi preghieranno per noi.
Per il resto pregherò anche per i tuoi parenti e per tutti i defunti quest'oggi.
2007-09-03 00:19:09
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answer #7
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answered by ts zooos 2
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io, personalmente, non so se credere nell'esistenza di un dopo. prima ci credevo ma ora, in seguito ad avvenimenti che hanno cambiato la mia drasticamente la mia esistenza, non ne sono più così sicuro...
2007-09-03 00:05:55
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answer #8
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answered by Anonymous
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Non voglio assolutamente essere scortese, pero' mi viene spontaneo dirti che non puoi pretendere che qualcuno riesca a rispondere a questa domanda.Uno puo' dire di crederci, di non crederci, di non esserne certo... ma come si fa ad avere una certezza simile?E anche se qualcuno l'avesse, si tratta comunque di supposizioni, non puoi prenderle come verità assolute.
Nessuno saprà mai rispondere a questa domanda.
Se ti rende le cose più facili, puoi convincerti che esista, che si sono ritrovati, che un giorno li rivedrai anche tu.... ma come si puo' dire se questo avverrà o no?Certo, puoi avere "fede"... ma è una cosa personale, una risposta che devi trovare da sola.
2007-09-03 00:01:12
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answer #9
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answered by Halinor92 3
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condoglianze sincere e sentite.
Non possiama sapere se sono in Paradiso, o in Purgatorio o, speriamo di no, all'inferno.
La maggior parte delle persone che va in Paradiso, ci vanno perchè si sono pentite dei loro peccati.
Possiamo pensare che sono ora tra le braccia di Dio, ma dobbiamo pregare per loro.
Se preghi per loro certamente avrai più coraggio, forza e speranza.
2007-09-03 01:03:50
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answer #10
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answered by fra'stuono 3
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