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2007-08-29 04:45:49 · 18 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Filosofia

Del mondo esterno però, ciò che rifiutiamo è anche ciò che non fa parte del nostro modo d'essere, qiundi se rifiutiamo qualcosa, quel qualcosa esiste all'esterno, ma è il suo contrario ad esistere nel nostro interno, quindi la verità della frase sopra crolla, giusto?

2007-08-29 05:56:15 · update #1

18 risposte

io la interpreto in questo modo...
Ciò che proviamo, ciò che siamo nel più profondo si manifesta anche nella nostra esteriorità, nei nostri tratti e nei nostri modi di comportarci.
Il fatto che una persona ci piaccia o no a pelle forse è anche per questo...dall'esterno avvertiamo ciò che è più nascosto.
buona serata ;)

2007-08-29 04:52:55 · answer #1 · answered by cassiopea 5 · 1 0

Goethe, sicuramente si riferiva alla bellezza interiore che dipinge il nostro viso con la solarità che abbiamo dentro.
Una persona propensa al perdono, all'amore... Che ha dentro il suo cuore la necessità di aiutare gli altri..( bada che ho detto necessità, non altruismo..), ha la pace della certezza che solo l'amore può dare. Una persona così non può essere bella solo dentro... Lo sarà anche fuori per forza! Non parlo di bellezza estetica, ma di una luce speciale che ha negli occhi buoni che guardano con amore, che ha nelle sue mani che accarezzano... con amore...
Persone speciali, diverse, che quando le incontri, non le capisci subito..
Di conseguenza una persona rancorosa, astiosa.. Che non è capace di perdonare, nè di amare ( quindi non è neppure amata ). Una persona così ha l'acquazzone nel cuore, la rabbia che uccide la pace del cuore. Il suo viso sarà buio, spento.. opaco.. Nessuna luce negli occhi vuoti che guardano la gente con sufficienza, nessuna mano che appartiene a una persona così può accarezzare un altro..
In questo senso, l'anima sarà sempre lo specchio del nostro viso e gli occhi rifletteranno sempre ciò che abbiamo dentro.
Un abbraccio Alba

2007-08-31 19:16:43 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 0

Il mondo che vedi è la proiezione esterna del mondo che, dentro di te, concepisci.

2007-09-01 02:29:24 · answer #3 · answered by soulthief_01 5 · 1 0

In verità non c'è un interno ed un esterno, è questo su cui punta Goethe. C'è una cosa sola, un continuo, non c'è separazione. E' un illusione pensare che ci sia un dentro e un fuori, per togliere questo velo di illusione devi andare 'tutto dentro'. Se si ha il coraggio di perseverare, grande allenamento, si vedrà che tutto quello che vedo dentro è esattamente ciò che è fuori, è un effetto. I tibetani e non solo, insegnano. Da ricerche scientifiche è stato appurato che i migliori in grado di leggere nelle espressioni dei volti, che tipo di emozioni le hanno originate sono gli agenti della CIA. Questi superano di gran lunga psicologi, avvocati, giudici, poliziotti (e questo ci fa pensare...).
I monaci tibetani invece hanno superato di gran lunga gli agenti della CIA. Ma come fanno? Sono chiusi in un monastero per mesi, non vedono nessuno, come fanno a leggere il volto dell'altro e a capire cosa prova? Perché si sono guardati con talmente tanta attenzione e costanza dentro, che conoscono tutte le loro emozioni. Ne colgono 30.000 sfumature differenti. E' chiaro che guardando il volto di un altro sappiano riconoscere ciò che hanno già visto. Tu puoi vedere solo ciò che già conosci, ciò che hai già ri-conosciuto.

2007-08-31 03:07:59 · answer #4 · answered by Nessuno 2 · 1 0

Ciò che rifiutiamo è solo una parte di noi che lo rifiuta, gli neghiamo la possibilità di apparire ai nostri occhi (interni o esterni), ma questo non vuol dire che non continui ad esistere in noi e fuori di noi e a provocare effetti, sempre in noi e fuori di noi. Ma esiste davvero un interno e un esterno, o sono solo concetti che servono per guidarci nell'ambito della nostra pretesa di poter agire sullo stato delle cose (quanto meno quelle che pensiamo stiano fuori)?

2007-08-30 14:13:55 · answer #5 · answered by etcetera 7 · 1 0

Ciò che è interno è anche esterno: penso che dentro di noi abbiamo tutte le caratteristiche anche le peggiori che non necessariamente fanno parte del nostro modo di essere.
All'esterno le riconosciamo es.la violenza che se non fa parte del nostro modo d'essere rifiutiamo, al di dentro diviene il contrario:pacifismo.
Dentro di noi coesistono realta' contrarie come all'esterno.

2007-08-30 04:59:23 · answer #6 · answered by penelope 2 · 1 0

noi siamo uno nessuno e centomila la realtà esterna ci influenza e questa a sua volta viene influenzata da noi

2007-08-29 19:04:24 · answer #7 · answered by Anonymous · 1 0

No, non può crollare anzi, è una grande verità!
Quando rifiutiamo qualcosa fuori di noi rifiutiamo anche una parte di noi. Il problema è che siamo convinti di conoscere noi stessi, e quindi riteniamo a volte di non dover far nulla per cambiare, aspettando che cambino le circostanze esterne.
Io la interpreto come: "Cambia, e il mondo cambierà con te!"

Nothing is external. The world is such because you're such

2007-08-29 15:11:33 · answer #8 · answered by Lupelius 4 · 1 0

L' esterno è una proiezione del nostro Io interiore, null'altro.
Essendo un' illusione reale è anche possibile appunto modificarla a nostro piacimento rendendo partecipi gli atri di Noi stessi.

2007-08-29 14:21:14 · answer #9 · answered by Luce del Mondo 5 · 1 0

Io penso che voglia significare che quello che c'è dentro di noi, i pensieri, la sensibilità, si manifesta attraverso i nostri comportamenti e le nostre azioni. In pratica noi siamo quello che la nostra mente, il nostro cuore, la nostra anima ci dice diessere

No, perchè è un esterno che non è nostro, che non ci appartiene, che non riconosciamo, perchè appunto non è una conseguenza di quello che noi siamo all'interno.

2007-08-29 12:16:10 · answer #10 · answered by maria giovanna b 4 · 1 0

semplice che molto spesso il mondo è come noi lo vediamo, e come lo vediamo dipende da ciò che viviamo dentro di noi in quell'istante, e che poi a sua volta ci viene dalle esperienze che facciamo, che sono tutte cose che arrivano da fuori ma come le elaboriamo questo è davvero xsonale e costituisce la nostra più xsonale caratteristica..non a caso quei pochi momenti in cui c innamoriamo o siamo davvero felici sono quelli in cui c pare che ci accomuni uno stesso "sentire" a un altra xsona, a tutto il mondo xfino!
oltretutto se lo riesci ad esprimere il tuo particolare punto di vista .. capita d essere felici anche x il solo fatto d starlo facendo..

2007-08-29 12:06:08 · answer #11 · answered by suonij 4 · 1 0

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