sempre più spesso in tv si sente questo modo scorretto di indicare alcune zone italiane. Un tempo si usava dire "nord" per indicare il settentrione, "centro" per toscana, umbria, marche, lazio e a volte abruzzo, e sud per il resto d'Italia.
Ora ho sentito parlare di centro-nord addirittura per indicare il mantovano o la romagna e centro-sud per indicare la Puglia o la basilicata...
la cosa tragica è che persino esperti geografi o meteorologi usano queste imprecise definizioni...
2007-07-18
20:28:50
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6 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Notizie ed eventi
➔ Giornalismo e media
horse basta prendere un libro di geografia per comprendere come il centro sia chiaramente composto da toscana, umbria, lazio e marche. Talvolta abruzzo. Mentre il nord il resto dell'Italia continentale a nord di marche e toscana. Non ci sono scusanti da questo punto di vista. e io mi riferisco comunque alla connotazione geografica non politica.
2007-07-18
20:36:32 ·
update #1
non è che me la prendo troppo ma il fatto è che se in tv ti dicono che al centro-nord farà molto caldo e molto afoso e poi ti citano come esempio Mantova..capisci che la confusione comincia ad essere parecchia.
Stesso discorso quando dicono che al centro-sud farà molto caldo e ti parlano di lecce o di Reggio Calabria.
insomma qui non ci sono dubbi. bisogna stare fuori di testa per definire mantova centro nord e reggio calabria centro sud.
secondo me per evitare questi eccessi basterebbe parlare di centro nord e sud e in quei luoghi in cui possono sorgere dubbi parlare di toscana, abruzzo, romagna. è più semplice, più chiaro ed evita di considerare la lombardia centro-nord e la puglia o la calabria centro sud.
secondo me è una moda priva di motivazione reale che genera solo confusione.
2007-07-18
22:48:45 ·
update #2
e in ogni caso non è un modo pratico. se per esempio io scrivessi che al centro nord farà molto caldo per chi vive a Terni, Rieti, Roma, Ascoli ci sarebbero grossi problemi a comprendere se la propria città è inclusa o meno.
secondo me questo pressappochismo giornalistico poi riguarda molti altre materie storiche, letterarie e scientifiche.
un esempio: stile romanico-gotico. è errato si può parlare di tardo romanico o di gotico.
altro esempio: caldo torrido ma afoso. è sbagliato torrido vuol dire secco, afoso umido. o l'uno o l'altro.
eppure simili eresie si sentono tutti i giorni in tv
2007-07-18
22:53:55 ·
update #3
non è mia intenzione entrare in polemica con te horse, ho tenuto solo a precisare che è sbagliato usare termini che si prestano ad una confusione assoluta. centro-nord e centro-sud indicano tutto e niente. i giornalisti nel centro nord ci vedono firenze, come ci vedono mantova mentre nel centro sud ci vedono napoli, cosenza e lecce.
la nostra lingua è molto varia e può essere arricchita usando gli appropriati termini.
2007-07-18
23:24:48 ·
update #4
L'uso di centro-nord e centro-sud è stato introdotto per primo in ambito economico, in cui queste definizioni hanno un senso ben preciso che "segnala" l'appartenenza a una delle due macro regioni economiche d'Italia.
Il "Centro-nord" che ha determinate caratteristiche che arriva fino alla Toscana/Lazio/Marche (e include l'Emilia Romagna).
Con il passare del tempo, questo uso è stato esteso ad altri ambiti in cui è stato scambiato per una questione geografica.
Dal punto di vista geografico, queste espressioni hanno senso solo in relazione alle 3 macro-regioni storicamente "valide": nord, centro e sud. Volendo fare una sintesi, il "centro" sparisce, la sua parte nord viene aggregata alla macro regione "nord" e la parte sud alla macro regione "sud".
Da questo punto di vista, tutto ciò che è a nord di Roma è "centro-nord", tutto ciò che è a sud è "centro-sud".
Purtroppo, questi modi di dire fanno parte, come molte altre espressioni, della perdita di precisione nell'indicare le cose tipica sia del parlare comune che del parlare giornalistico odierni.
Purtroppo.
2007-07-18 20:59:40
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answer #1
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answered by khamul99 4
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Forse perché il centro non sa mai da quale parte stare. Vedi centro destra e centro sinistra.
Ho perfettamente capito che non ti riferivi alla politica, la mia era solo una battuta, ma parlando seriamente la diversificazione a te tanto cara è solo relativa ad uno modo più pratico di definire certe zone, non è un assioma. Se i geografi e i meteorologi considerano centro Italia la Toscana e nord Italia l' Emilia Romagna entrano in contraddizione in quanto la punta nord della Toscana è molto più a nord della punta sud dell'Emilia Romagna perciò sostengono che il nord è più a sud del centro. E' chiaro che è un paradosso, ma è solo per dire che le definizioni in Geografia di Settentrione, Meridione, Centro, Occidente e Oriente sono molto relative.
Dimenticavo: un paio di anni fa in un servizio di Striscia la Notizia hanno fatto rilevare come un libro di geografia avesse dimenticato una provincia siciliana (non ricordo bene, ma mi pare si trattasse di Agrigento o Trapani) quindi non ti fidare troppo di quello che dicono.
Ciao e non te la prendere troppo per cose del genere.
Non vorrei che la cosa diventasse un discussione tra noi due, ma mi sembra di capire dall' ultimo commento che il tuo pensiero è che si deve evitare di usare e/o abusare di definizioni improprie e generiche che generano confusione in chi riceve un determinato messaggio
2007-07-18 20:32:18
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answer #2
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answered by Horse 6
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perchè ci sono regioni che sono ibride e cioè una via di mezzo per la geografia e per la cultura e la storia come ad esempio l'Abruzzo che geograficamente è parte dell'Italia centrale ma storicamente faceva del Regno delle due Sicilie ed era legato al Sud.
quindi è più corretto dire che l'Abruzzo è una regione del centro sud.
2016-06-19 01:55:44
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answer #3
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answered by Marco 2
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penso che sia solo un modo più pratico niente di più..!!!!
2007-07-18 21:34:24
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answer #4
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answered by Anonymous
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C'è qualche ragione per usare queste espressioni.
Per esempio il "centro" non è sempre ben definito, tu stesso scrivi "e a volte l'abruzzo".
Poi non si sa se comprenderci, per esempio la Sardegna o se creare la quarta denominazione: le Isole.
Dal punto di vista metereologico, tutto è permesso, anche se impreciso, perchè lo è, per sua natura, la stessa meteorologia.
Il fenomeno delle "unioni" e degli "accorpamenti, del resto, è sempre più diffuso, a scapito della chiarezza...
Ciao.
Hei, Gf, vieni a trovarmi a Verona. Ti mostrerò quanto sono allegri, compagnoni, solari e generosi i veneti. E ti offrirò anche un delizioso pranzetto a Borghetto sul Mincio, uno dei posti più romantici per portarci una coppia.
Ariciao.
2007-07-18 21:05:45
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answer #5
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answered by Bruno A 6
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Si vogliono moltiplicare le differenze (non dimenticare ancora che si parla anche di nord-ovest e nord-est e isole).
L'Italia in fin dei conti e' molto omogenea per cultura e mentalita' (un Milanese o un Napoletano per uno straniero sono indistinguibili dal Siciliano che la letteratura cinematografica ha esportato in tutto il mondo quale immagine rappresentativa dell'Italianita'), ma la si vuole polverizzata in micro-cellule.
Poi le divisioni (almeno nelle parole) portano aspetti positivi e negativi. La gente di solito da valore solo a quelli negativi.
Una parola con l'aggiunta di una locuzione si ingentilisce. In questo modo la Puglia diviene meno sud (meno corrotta di Sicilia e Campania) nell'immaginario culturale, e la Romagna meno nord (meno burbera e glaciale di Veneto e Lombardia, interessate solo ad accumulare soldi).
Poi sentivo alcuni amici sardi, qui su answers, definirsi di centro-Italia. Anche loro inconsciamente rifuggono la denominazione di sud che porta con se una connotazione dispregiativa, dimenticando che Cagliari e' di poco a sud di Cosenza, mentre Porto Cervo e' pochissimo a nord di Napoli.
Insomma le definizioni geografiche finiscono troppo facilmente per essere definizioni socio-antropologiche e molti, per questo, le rifuggono.
Quando parleremo finalmente di una sola unica Italia?
PS. Ciao Bruno. Io adoro il Veneto (che ho dovuto abbandonare per motivi di lavoro) e la Lombardia. La mia e' una riflessione puramente legata al significato sotteso alle parole (che sono legate all'immaginario collettivo italiano, cioe' a tutti quei discorsi quotidiani che ho avuto modo di sentire nei vari luoghi d'Italia in cui ho vissuto), non un giudizio razzistico. Se mi sbaglio, correggetemi....
Un saluto affettuoso!
2007-07-18 20:53:43
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answer #6
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answered by 3,141592653589793238462643383279 6
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